CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Mozione n. 440

TOCCO - ZEDDA Alessandra - CONTU - COINU - FASOLINO - PERU - TUNIS - TEDDE sullo sviluppo del comparto aerospaziale in Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- in data 30 Settembre 2013 è stato inaugurato nel territorio di San Basilio il più grande radiotelescopio d'Europa sul quale la Regione ha investito oltre venti milioni di euro;
- a seguito delle scelte maturate dalla Regione e dei conseguenti indirizzi, è operativo dal 15 ottobre 2013 il Distretto aerospaziale della Sardegna (DASS) sotto forma di società consortile a responsabilità limitata che contempla, al momento, ventotto soci di cui sei pubblici e ventidue privati;
- i livelli occupazionali del comparto comportano ad oggi in Sardegna circa trecento unità e che quelli di altre regioni d'Italia dove il settore aerospaziale è attivo si attestano come ordine di grandezza sulle migliaia di addetti;
- la Regione, conscia delle relative prospettive di sviluppo, ha inserito il settore aerospaziale nella propria strategia di specializzazione intelligente nell'ambito del programma quadro 2014-2020;
- la finanziaria 2016 ha stanziato per lo sviluppo tecnico-scientifico del DASS 600mila euro;
- il 4 agosto 2016 è stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra la Regione e il DASS, con l'obiettivo di istituire un rapporto di collaborazione finalizzato alla realizzazione di progetti di ricerca e innovazione e potenziamento infrastrutturale nel settore aerospa¬ziale anche attraverso l'accesso ai fondi di coesione europei PO FESR 2014-2020;
- in data 29 maggio 2017 la Regione ha emanato un bando per la presentazione di progetti di ricerca e sviluppo nel settore aerospazio della strategia di specializzazione intelligente (S3) con una dotazione di cinque milioni di euro aumentata a sette milioni di euro a valle dell'espletamento delle valutazioni dei nove progetti presentati di cui otto hanno superato la soglia di punteggio minima per la finanziabilità (pari a 70/100);
- in data 18 dicembre 2017 il Ministero della difesa e la Regione autonoma della Sardegna hanno approvato un accordo quadro, di durata biennale, per il coordinamento delle attività militari presenti nel territorio della Regione; nel piano è previsto lo sviluppo di programmi di studio, ricerca e sperimentazione tecnologico-industriale di possibili attività duali di comune interesse tra il Ministero della difesa, altri dicasteri interessati (MISE e MIUR in particolare) e la Regione;
- la finanziaria 2018 ha stanziato per lo sviluppo tecnico-scientifico del DASS 400mila euro per gli anni 2018, 2019 e 2020;
- in data 27 marzo 2018 il Ministero della difesa e il DASS hanno sottoscritto un protocollo d'intesa, di durata quinquennale, per lo svolgimento di attività di studio, sviluppo e sperimentazione in campo spaziale ed aerospaziale di tipo civile, mettendo anche a disposizione proprie infrastrutture e mezzi, nel rispetto della legislazione vigente;
- in data 8 maggio 2018 è stato inaugurato presso il radiotelescopio, il Sardinia deep space antenna (SDSA) dell'Agenzia spaziale italiana (ASI) che offrirà supporto, nell'ambito di uno specifico accordo ASI-NASA, alle missioni nello spazio dialogando con i satelliti, in un sistema che coinvolge soltanto 5 infrastrutture del genere al mondo, una delle quali in Sardegna nel territorio di San Basilio;
- in data 6 giugno 2018 la Regione ha deciso di cofinanziare, con 790 mila euro ovvero il 3 per cento dell'investimento complessivo, di concerto con il Ministero sviluppo economico, che partecipa con quasi 8 milioni di euro, lo Space propulsion test facility (SPTF) nel Sarrabus, infrastruttura tecnologica unica in Italia e in Europa proposta da Avio Spa che, con un investimento complessivo di 26 milioni di euro e circa 40 assunzioni, permetterà alla Sardegna di diventare strategica nella filiera dello spazio a livello mondiale;

EVIDENZIATO che la Regione dovrebbe:
- indirizzare le proprie attività sui seguenti obiettivi strategici connessi con il settore aerospaziale;
- creare le condizioni per uno sviluppo e crescita delle imprese sarde nel comparto;
- favorire la costituzione di nuove realtà industriali, anche attraverso una forte incentivazione alla collaborazione tra piccole medie imprese e il sistema della ricerca;
- orientare e, ove possibile, potenziare la capacità di fornire sistemi e prodotti con forti capacità di integrazione per spostarsi nella parte a più alto valore aggiunto della filiera produttiva;
- la Regione dovrebbe cogliere le opportunità di collaborazioni strutturali con i principali attori a livello globale, a partire dalle fasi introduttive di nuovi progetti contemperando l'esigenza di individuare e sostenere programmi di ricerca funzionali agli obiettivi del comparto, concentrando le risorse su settori tecnologici ben identificati e capaci di garantire occupazione e sviluppo, tentando di modernizzare, sviluppare e potenziare le fonti delle forniture e il sistema delle infrastrutture, incentivando la collaborazione con altri territori, promuovendo e sostenendo attività di formazione professionale e alta formazione, per il settore aerospaziale con lo sviluppo di iniziative di internazionalizzazione e politiche di marketing;

RILEVATO che:
- gli avamposti per la crescita dell'aerospazio in Sardegna, di grande respiro internazionale nei diversi campi, saranno incardinati sugli aeroporti civili di Fenosu e Tortolì, sulla struttura militare di Decimomannu e sulle infrastrutture del Poligono interforze del Salto di Quirra, come pure sulla presenza del radiotelescopio più grande d'Europa sito nel territorio di San Basilio, infrastrutture che messe a sistema costituiscono un unicum nazionale di livello tecnologico inarrivabile;
- tale comparto si candida a diventare il perno della rivoluzione che la Sardegna si appresta a vivere nel solco ormai tracciato che condurrà allo sviluppo di numerose attività connesse con il settore aerospaziale, che dovranno prevedere l'attrattività di investimenti ad alta tecnologia, contribuendo al rafforzamento delle competenze tecnico-scientifiche degli attori al momento operativi sul territorio isolano e del sistema di ricerca a livello regionale, nazionale e internazionale;

ATTESO che:
- gli obiettivi da raggiungere, contando su investimenti ingenti di diverse società e puntando a ridare ossigeno all'occupazione, con professionalità di eccellenza da impiegare all'interno delle diverse realtà, prevedono servizi avanzati di protezione civile e ambientale, per la sicurezza dei cittadini e il monitoraggio, previsione e gestione delle condizioni dell'ambiente terrestre, marino e atmosferico, attraverso lo sviluppo di programmi "user-driven" e l'utilizzo delle informazioni fornite dai dati di misurazione (GPS e Galileo), di osservazione terrestre (satelliti sentinella dell'Unione europea), di DVB e telecomunicazione satellitare, dalle misure in situ e dai modelli previsionali;
- appare cruciale dare vita allo sviluppo di una piattaforma nazionale di test, validazione e certificazione regionale permanente (unmanned test range), per sistemi aerei a pilotaggio remoto di qualunque tipo e dimensione, che fruisca sia delle infrastrutture già disponibili sul territorio della Sardegna, sia dei già definiti corridoi di spazio aereo segregati, che potranno ospitare anche uno spazioporto per il volo suborbitale e dove potranno essere testate nuove tecnologie per l'esplorazione robotica e umana di Luna, Marte e Asteroidi, incluse le implicazioni biologiche e mediche e la preparazione delle sperimentazioni su volo parabolico e stazione spaziale orbitante;
- lo sviluppo del comparto, che si avvarrà della sinergia delle università e di altri enti di ricerca, prevede la sperimentazione di materiali e tecnologie innovative per l'astronomia e l'aerospazio, tra cui sistemi avanzati di bordo per l'aeronautica come pure lo sviluppo di sistemi per la sorveglianza, il tracciamento e la predizione delle rotte di oggetti orbitanti intorno alla terra (detriti spaziali, microasteroidi, ecc.), con lo scopo di aumentare la sicurezza del patrimonio orbitante favorendo la nascita di un centro nazionale di Space surveillance and tracking (SST) e di Space situational awarness (SSA), in collaborazione con gli altri centri europei, e la definizione di una appropriata sede della sala operativa nel territorio della Sardegna;

APPRESO che con questi obiettivi di ampio respiro si potrà procedere all'utilizzo per scopi e applicazioni di tipo civile delle basi militari dislocate nel territorio della Sardegna, con significative ed importanti ricadute occupazionali sul territorio, che consentiranno di rafforzare la presenza dell'isola nella "space economy" nazionale e internazionale;

DEDOTTO che:
- siamo di fronte ad uno scenario destinato a produrre uno sviluppo economico futuristico, mai verificatosi in Sardegna, nel settore aerospaziale favorendo la nascita di nuove realtà industriali, anche attraverso una forte incentivazione alla collaborazione tra piccole medie imprese e il sistema della ricerca;
- tra le applicazioni progettuali prevedibili sarà possibile un controllo sulle emergenze ambientali, con il conseguente monitoraggio ad esempio di incendi ed alluvioni, anche attraverso l'utilizzo dei droni e delle opportunità strumentali offerte dalle infrastrutture militari anche per attività di ricerca e formazione nel settore dell'aerospazio;

CONDIVISE le preoccupazioni che il comparto aerospaziale, non adeguatamente assistito sotto il profilo del cofinanziamento pubblico ai progetti che saranno presentati, possa andare incontro a rallentamenti che impedirebbero la finalità di intraprendere iniziative idonee al relativo sviluppo;

VISTO che il decollo del settore aerospazio in Sardegna consentirebbe anche a diversi giovani isolani, di alta professionalità, con lauree in materie tecniche, ad esempio dell'ingegneria, della fisica e delle telecomunicazioni, di intraprendere un percorso altamente specialistico con il conseguente raggiungimento di competenze specifiche nel settore incrementando in modo significativo i livelli occupazionali nel settore;

CONSTATATO che i progetti del comparto aerospaziale dovranno essere supportati con risorse sempre maggiori per rafforzare una prospettiva straordinaria dal punto di vista tecnologico, della ricerca e della formazione, con risvolti di grande respiro sull'ambiente,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale:

1) ad adottare azioni e provvedimenti urgenti tesi a favorire, in tempi strettissimi, tutti i presupposti per il decollo dei progetti del comparto aerospaziale in Sardegna che consentano l'attrazione di importanti "player" nazionali e internazionali, puntando decisamente a livelli occupazionali dell'ordine delle migliaia di addetti;
2) ad aprire immediatamente un tavolo di confronto con il Governo perché gli avamposti di tali progetti possano concretizzarsi nelle basi militari di Decimomannu e del Poligono interforze del Salto di Quirra, come pure negli aeroporti civili di Fenosu e Tortolì e nel radiotelescopio situato in territorio di San Basilio;
3) a riprogrammare nuove formule di sostegno finanziario per garantire un futuro ai progetti del comparto aerospaziale, favorendo a titolo di mero esempio le finalità di monitoraggio dell'ambiente e di approccio virtuoso alle emergenze, anche mediante apposita sinergia con il sistema della protezione civile.

Cagliari, 17 luglio 2018