CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 307
USULA - BUSIA - ANEDDA - AGUS - LEDDA - CARTA - SOLINAS Christian - COCCO Daniele Secondo - PIZZUTO - LAI - ZEDDA Paolo Flavio - ZANCHETTA - PERRA - GAIA - SOLINAS Antonio sulla salvaguardia del territorio regionale dall'uso inappropriato dei diserbanti chimici, in particolare di quelli contenenti il principio attivo "glyphosate", in agricoltura e al di fuori delle pratiche agricole, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- vengono indicati in agricoltura come fitofarmaci quelle sostanze pesticide che interferiscono, ostacolano o distruggono organismi viventi (microrganismi, animali, vegetali) e che oggi caratterizzano l'agricoltura su base industriale (diserbanti, fungicidi, agenti chimici usati per difendere le colture da insetti, acari, batteri, virus, funghi e per controllare lo sviluppo di piante infestanti);
- la pratica del diserbo, nata per il controllo delle commensali in agricoltura, erroneamente considerata come alternativa agli interventi di tipo meccanico e sostenuta dalle industrie chimiche che producono il diserbante più aggressivo e meno selettivo presente sul mercato (glyphosate), viene oggi messa in atto, in alcuni casi, senza le adeguate misure di controllo e di cautela, per pratiche routinarie e sistematiche di decoro e manutenzione di strade pubbliche, aiuole e margini stradali e per il mantenimento della fascia di pulizia del sedime ferroviario e altri spazi pubblici e privati;
CONSIDERATO che:
- l'Agenzia per la ricerca sul cancro (Agency for research on cancer - IARC) ha dichiarato i probabili rischi per la salute umana derivanti dall'uso di questo erbicida come sintetizzato in un documento pubblicato a marzo 2015 su "Lancet Oncology" (Guyton et al. - Carcinogenicity of tetrachlorvinphos, parathion, malathion, diazinon, and glyphosate);
- l'International society of doctors for the enviroment (ISDE), segnala in numerosissime pubblicazioni che "una mole crescente di evidenze scientifiche documenta che l'esposizione cronica ai pesticidi può essere all'origine di alterazioni a carico di svariate strutture dell'organismo umano" quali il sistema nervoso, quello endocrino, immunitario, riproduttivo, renale, cardiovascolare e respiratorio; l'Agricoltural Health Study (AHS), ha evidenziato che sono significative le correlazioni tra l'esposizione alle principali categorie di pesticidi (insetticidi, erbicidi, fungicidi) e l'insorgenza di malattie tumorali alla mammella, alla prostata, al polmone, al cervello, al colon retto, al testicolo, al pancreas, all'esofago, allo stomaco, oltre al melanoma e linfoma non-Hodgkin;
DATO ATTO che:
- secondo gli studi succitati l'esposizione diretta o indiretta ai pesticidi comporta innegabilmente gravi conseguenze per la salute con un significativo aumento dell'incidenza di patologie tumorali e degenerative (linfoma non-Hodgkin, Parkinson, Alzheimer, ecc.) tanto che in Francia, per esempio, la malattia di Parkinson è stata riconosciuta come malattia professionale degli agricoltori per la diretta correlazione causale dell'esposizione ai pesticidi;
- nei familiari degli imprenditori agricoli, quindi anche nei bambini, si registra un aumento delle incidenze delle malattie tumorali e, inoltre, l'uso dei pesticidi può essere collegato ad altre patologie quali, per citare alcuni esempi, diabete, obesità, patologie cardiovascolari, disordini riproduttivi, malformazioni congenite, difetti di sviluppo, malattie endocrine e patologie renali;
- l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) nel "Rapporto nazionale pesticidi nelle acque" del 2014 ha sottolineato che il glyphosate è il pesticida che più di ogni altro determina il superamento degli standard di qualità ambientale delle acque superficiali;
- è altresì in corso una campagna europea contro il glyphosate, attraverso una raccolta firme che ha già ottenuto 800.000 adesioni con il raggiungimento del quorum in sei paesi su sette richiesti: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania Belgio e Lussemburgo, finalizzata a richiedere alla Commissione europea la sospensione della produzione del prodotto, della sua commercializzazione e uso, e che il 13 maggio sarà celebrata una giornata europea contro il glyphosate;
- per la Regione è stata presentata il 22 giugno 2015 la proposta di legge n. 233 finalizzata a disciplinare e limitare l'uso di pesticidi potenzialmente dannosi per l'ambiente e la salute umana e animale nella quale emerge la chiara volontà e consapevolezza della necessità di rinunciare, in nome del principio di precauzione, all'utilizzo di prodotti chimici (molecola glyphosate in testa), riconosciuti da molteplici evidenze scientifiche, responsabili o comunque aventi un ruolo determinante nell'insorgenza delle menzionate patologie croniche e degenerative;
- la tutela della salute è, ai sensi dell'articolo 32 della Costituzione, fondamentale diritto dell'individuo ed interesse della collettività alla sua salvaguardia, nonché, prerogativa della legislazione regionale che, ai sensi dell'articolo 4, lettera i) dello Statuto speciale, vi concorre nei limiti dei principi stabiliti dallo Stato;
EVIDENZIATO che la discussione della suddetta proposta di legge ad oggi, con grave ritardo, non risulta avviata neanche nella Commissione consiliare competente, mentre resta del tutto evidente la necessità di una chiara e urgente disciplina in merito;
VERIFICATO che:
- l'Unione europea è intervenuta nella materia introducendo, nella direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi, un apposito articolo, il n. 11, che così recita: "Gli Stati membri assicurano che siano adottate misure appropriate per tutelare l'ambiente acquatico e le fonti di approvvigionamento di acqua potabile dall'impatto dei pesticidi" e, ancora, si auspica "La riduzione, per quanto possibile, o l'eliminazione dell'applicazione dei pesticidi sulle o lungo le strade, le linee ferroviarie, le superfici molto permeabili o altre infrastrutture in prossimità di acque superficiali o sotterranee oppure su superfici impermeabilizzate che presentano un rischio elevato di dilavamento nelle acque superficiali o nei sistemi fognari";
- le medesime norme sono state riprese dall'articolo 14 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150, con il quale lo Stato italiano ha recepito la direttiva; nella stessa direzione vanno la direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque, e il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari;
- è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 35 del 12/02/2014 il decreto 22 gennaio 2014 di adozione del Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN), ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150, recante la "Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi";
- con decreto del 9 agosto 2016 il Ministero della salute ha disposto la revoca dell'autorizzazione d'uso dei preparati contenenti glyphosate nelle aree frequentate dalla popolazione o da "gruppi vulnerabili" quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie e il divieto d'uso in campo agricolo in pre-raccolta nonché la revoca dell'autorizzazione all'immissione in commercio e impiego "di tutti i prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glifosato ed il coformulante ammina di sego polietossilata";
- risulta in capo all'Agenzia Laore Sardegna, come stabilito dalle deliberazioni della Giunta regionale n. 52/16 del 23 dicembre 2014 e n. 12/35 del 27 marzo 2015, la programmazione, l'organizzazione e la realizzazione di corsi di formazione, anche con la collaborazione delle (ex) ASL, per gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari, ma anche per gli addetti alla vendita e consulenti, nonché la competenza a rilasciare gli attestati dietro superamento di un esame di valutazione a conclusione del corso;
- l'Agenzia Laore Sardegna supporta, sotto l'aspetto scientifico, le funzioni fitosanitarie regionali e predispone studi scientifici e di sviluppo tecnologico su richiesta dell'Amministrazione regionale per le materie di competenza;
TENUTO CONTO che:
- l'utilizzo dei diserbanti ed in particolar modo del glyphosate quale erbicida totale non selettivo, oltre alla salute umana, arreca danni diretti e indiretti anche alla fauna minore e, in particolare, provoca danni irreparabili al patrimonio apistico, in quanto determina il deterioramento dell'apparato neurosensoriale di questi preziosissimi insetti provocandone la morte o irreparabili alterazioni riproduttive e, pertanto, già vietato in fioritura dalla legge regionale 24 luglio 2015, n. 19;
- il diserbo dei bordi stradali, rispetto alle tecniche tradizionali, attuato da ANAS e da talune amministrazioni locali non presenta alcun vantaggio e potrebbe determinare numerosi danni diretti creando le condizioni per effetti negativi anche gravi e a volte non recuperabili: non permette infatti alla vegetazione seminaturale di svolgere il ruolo di difesa del terreno ed espone le scarpate stradali all'erosione e agli smottamenti;
- l'utilizzo dei diserbanti ed in particolar modo del glyphosate arreca danni gravi alla vegetazione in quanto può comportare la scomparsa locale di numerose specie e l'impossibilità, in alcuni casi, del ritorno allo stato precedente ai trattamenti neppure dopo l'abbandono della pratica tenendo conto, peraltro, che in molte aree collinari le strade costituiscono gli ultimi centri di conservazione della biodiversità;
- l'utilizzo dei diserbanti ed in particolar modo del glyphosate rende obbligatorio l'intervento anche negli anni successivi, in quanto le fasce denudate se non più trattate vengono invase da poche specie annuali particolarmente vigorose e aggressive;
- l'utilizzo dei diserbanti ed in particolar modo del glyphosate comporta l'acquisto di attrezzature e prodotti chimici inutili, oltre che dannosi, mentre non si investe nel miglioramento delle conoscenze, della preparazione dei tecnici, oltre che nell'adeguamento dei mezzi e delle tecniche di manutenzione delle scarpate,
impegna la Giunta regionale, l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e l'Assessore regionale dei lavori pubblici, in riferimento alle rispettive competenze
1) a promuovere un'azione di informazione e di sensibilizzazione, attraverso i Servizi dell'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente, il Servizio fitosanitario dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale e mediante le Agenzie Agris e Laore Sardegna e anche con le associazioni agricole di categoria, rivolta agli operatori e a tutti i cittadini sui rischi per l'ambiente e per la salute umana nell'utilizzo e vendita di prodotti diserbanti;
2) a promuovere una campagna rivolta ai comuni e alle amministrazioni provinciali su questo tema affinché, per il principio di precauzione e prevenzione, si attuino misure per una progressiva riduzione fino all'eliminazione dell'uso di tutti i prodotti dannosi per l'ambiente, così come previsto dal Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari;
3) a fornire ai comuni e alle amministrazioni provinciali adeguate linee guida mirate alla regolamentazione dell'uso dei prodotti fitosanitari;
4) a vigilare sulla reale efficacia dei corsi di formazione avviati dalle agenzie regionali o degli altri enti abilitati e sulla reale e dimostrata titolarità e competenza degli stessi formatori nonché ad effettuare controlli successivi anche mediante gli ispettori fitosanitari sull'utilizzo dei prodotti;
5) a eseguire l'aggiornamento dell'elenco delle sostanze inquinanti, derivanti dall'uso dei fitofarmaci e ricercate da servizi di controllo ambientale (ARPAS e ATS), definito prendendo come riferimento i principi attivi dei fitofarmaci maggiormente utilizzati e commercializzati nella regione Sardegna;
6) ad attivarsi nei confronti di ANAS e delle Ferrovie per l'eliminazione immediata e futura dell'uso dei fitofarmaci per le finalità di "manutenzione" di loro competenza;
7) ad avviare regolari controlli e servizi di monitoraggio sulla rete di distribuzione dei fitofarmaci al fine di verificare la correttezza del rispetto dei criteri di vendita e al contempo sensibilizzare i venditori sulla pericolosità di un uso inappropriato e non consapevole delle sostanze suddette,
impegna altresì le forze rappresentate in Consiglio regionale
ad avviare immediatamente la discussione sulla proposta di legge n. 233 del 2015 al fine di disciplinare e limitare l'uso di pesticidi potenzialmente dannosi per l'ambiente e la salute umana e animale e anche al fine della previsione di una regia unica regionale per la materia fitosanitaria.
Cagliari, 11 maggio 2017