CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 159
SALE - ZEDDA Paolo Flavio - USULA - ARBAU - LEDDA - AZARA - PERRA - UNALI - ANEDDA - CHERCHI Augusto - PIZZUTO - LAI - COCCO Daniele Secondo - DESINI - BUSIA sulle perdite e sprechi alimentari in Sardegna e sul loro recupero e utilizzo ai fini di implementare politiche di inclusione sociale e sistemi di welfare innovativi, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- secondo il report della FAO del 2011 "Global Food Losses and Waste, Causes and Prevention" circa un terzo della produzione mondiale di cibo destinata al consumo umano si perde o si spreca lungo la filiera alimentare ogni anno;
- il World resources insitute nello studio "Reducing Food Losses and Waste" del 2013 indica che lo spreco alimentare globale corrisponde a circa il 24 per cento se misurato in calorie; tale quantitativo corrisponde ad uno spreco di circa 1,6 miliardi di tonnellate di alimenti (inclusa la parte non edibile dell'alimento) o 1,3 miliardi di tonnellate se si considera solo la frazione edibile;
- la FAO nello studio "Food Wastage Footprint, Impacts on Naturai Resources" del 2013 distribuisce come segue la filiera degli sprechi e perdite alimentari:
1) 510 milioni di tonnellate si sprecano durante la produzione agricola (32 per cento);
2) 355 milioni di tonnellate si sprecano nelle fasi immediatamente successive alla raccolta (post-harvesting and storage) (22 per cento);
3) 180 milioni di tonnellate si sprecano durante la trasformazione industriale (11 per cento)
4) 200 milioni di tonnellate si sprecano durante la distribuzione (13 per cento);
5) 345 milioni di tonnellate si sprecano al livello del consumatore, a livello domestico e nella ristorazione (22 per cento);
VALUTATO che l'impatto ambientale dello spreco alimentare (FAO 2013) è così distribuito:
- acqua: il quantitativo di acqua richiesto per produrre il cibo che viene sprecato ogni anno nel mondo è pari a circa 250.000 miliardi di litri; un quantitativo sufficiente per soddisfare i consumi domestici di acqua di una città come New York per i prossimi 120 anni;
- suolo: l'estensione di suolo agricolo necessario per produrre il cibo sprecato ogni anno nel mondo è pari a circa 1,4 miliardi di ettari, circa il 30 per cento della superficie agricola disponibile a livello globale;
- cambiamenti climatici: il cibo sprecato ogni anno nel mondo è responsabile dell'immissione in atmosfera di circa 3,3 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente (CO2eq); se lo spreco alimentare fosse un paese, sarebbe il terzo emettitore mondiale dopo USA e Cina;
- scarsità idrica - 164 miliardi di dollari/anno: costi legati all'aggravarsi della condizione di scarsità idrica, in particolare nelle regioni aride del mondo;
- erosione del suolo - 35 miliardi di dollari/anno: costi legati alla perdita di nutrienti del suolo, riduzione delle rese agricole ecc.;
- biodiversità - 32 miliardi di dollari/anno: include i costi legati agli impatti causati dall'impiego di pesticidi in agricoltura, i costi legati ai fenomeni di eutrofizzazione acquatica, alla perdita della capacità di impollinazione degli insetti, al sovrasfruttamento delle risorse ittiche;
- conflitti - 396 miliardi di dollari/anno: costi dovuti all'incremento del rischio conflitti dovuti alla scarsità delle risorse, con particolare riferimento al suolo agricolo;
- sostentamento - 333 miliardi di euro/anno: costi legati alla perdita della capacità di auto¬sostentamento causata, in primo luogo, dell'erosione dei suoli;
- salute - 153 miliardi di euro/anno: costi legati agli effetti negativi sulla salute umana dovuti all'esposizione ai pesticidi utilizzati in agricoltura;
PRESO ATTO che l'Assemblea nazionale francese è in procinto di votare una legge chiamata "Loi Macron" grazie alla quale vieterà ai supermercati superiori ai 400 metri quadrati di gettare il cibo che si avvicina alla data di scadenza e di utilizzare la candeggina per avvelenare i generi alimentari da buttare, in modo da allontanare le persone che si avvicinano ai rifiuti in cerca di qualcosa da mangiare;
CONSIDERATO che:
- secondo la relazione dell'Agenzia italiana per le erogazioni in agricoltura (AGEA) dal titolo "Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2013" la consistenza degli indigenti "assistiti" nel 2013 si è incrementata di 381.308 persone, che vuol dire un ampliamento percentuale del 10,3 per cento; è stato pertanto confermato il trend di incremento che ha visto gli indigenti passare dai 2.763.379 del 2010, ai 3.380.220 del 2011, ai 3.686.942 del 2012 ed ai 4.068.250 del gennaio 2013; tra il 2010 ed il 2013 gli indigenti sono cresciuti del 47,2 per cento pari a 1.304.871 persone;
- secondo il Last Minute Market (LMM) il valore economico dello spreco alimentare domestico in Italia è di 8,1 miliardi di euro all'anno; nel 2013 il quantitativo di prodotti non raccolti, ovvero lasciati in campo è stato pari a 1,4 milioni di tonnellate pari al 3 per cento della produzione agricola italiana; lo spreco alimentare nella trasformazione industriale è di circa 2 milioni di tonnellate mentre quello generato dalla distribuzione commerciale raggiunge le 300 mila tonnellate;
- la dinamica dello spreco consuma una grande quantità di energia se si considera che il 15 per cento del consumo totale di energia in Italia sia imputabile alla filiera agro-alimentare; lo spreco dal campo alla tavola porta via il 3 per cento dei consumi finali di energia pari a 1.650.000 cittadini;
RILEVATO che:
- secondo il rapporto di ricerca "La povertà in Sardegna" edito dalla Fondazione Emanuela Zancas Onlus e CSV Sardegna Solidale la percentuale di popolazione a rischio povertà assoluta o esclusione sociale in Sardegna è pari al 31,7 per cento della popolazione residente;
- la Regione ha già avviato il progetto sperimentale Alimentis, voluto dall'Agenzia regionale per il lavoro per coniugare la lotta allo spreco alimentare con l'assistenza alle parti più deboli della società applicando il modello Last Minute Market al territorio sardo,
impegna il Presidente della Regione
1) a dotare la Sardegna di una politica sullo spreco alimentare attraverso una normativa in linea con le più avanzate leggi in materia;
2) a potenziare il progetto sperimentale Alimentis attraverso la creazione di centro interassesoriale che pianifichi precise politiche al riguardo attraverso la generazione di report, studi e statistiche sull'andamento di tale progetto;
3) a fare proprie le indicazioni presenti nel Piano nazionale degli sprechi alimentari promosso dal Ministero dell'ambiente istituendo anche la giornata nazionale sarda contro lo spreco alimentare.
Cagliari, 24 giugno 2015