CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 273
COSSA - DEDONI - CRISPONI sulla chiusura notturna e festiva del Servizio di emodinamica dell'Ospedale Sirai di Carbonia.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che il più importante dei diritti soggettivi è il diritto alla salute, uno dei diritti inviolabili riconosciuti e garantiti dall'artitolo 2 della Costituzione italiana, e che tale diritto può essere violato attraverso atti, comportamenti od omissioni;
CONSIDERATO che la chiusura notturna e festiva del Servizio di emodinamica del Sirai di Carbonia è davvero un fatto eclatante ed esemplificativo della continua erosione dei servizi cui è soggetta la sanità del Sulcis Iglesiente;
ATTESO che il Servizio di emodinamica del Sirai era in funzione 24 ore al giorno per sette giorni la settimana, come si conviene ad un tipo di servizio la cui principale funzione è quella di intervenire in emergenza su pazienti con infarto acuto del miocardio;
TENUTO CONTO che il trattamento di angioplastica coronarica è più efficace quando è effettuato quanto più tempestivamente possibile rispetto al momento dell'insorgenza della sintomatologia miocardica acuta;
PRESO ATTO che dal momento dell'insediamento dell'attuale Giunta regionale e del commissario straordinario, da essa nominato, si è assistito ad una progressiva erosione dei servizi offerti ai cittadini del Sulcis Iglesiente;
APPRESE le notizie apparse sulla stampa, peraltro confermate dallo stesso commissario, circa la chiusura notturna e festiva del servizio a causa dell'asserito trasferimento di alcuni dipendenti del servizio;
RILEVATO che un servizio di emodinamica così limitato serve solo all'attività ordinaria e di routine, mentre ha pochissima utilità nella sua funzione principale di evitare le morti in acuzie;
SOTTOLINEATO che appare francamente insopportabile che un intero territorio venga privato di un servizio così essenziale per mere questioni burocratiche, pur essendo installate macchine ed attrezzature adeguate alla bisogna;
EVIDENZIATO che il provvedimento di chiusura notturna e festiva rischia di provocare la morte di diversi pazienti che non dovessero essere tempestivamente trasferiti a Cagliari o comunque di produrre danni ben più gravi di quelli che si sarebbero verificati con un intervento precoce;
CONSTATATO che il commissario straordinario attribuisce le responsabilità della semichiusura a trasferimenti di personale che sono stati ritenuti dal giudice perfettamente legittimi;
APPRESE le dichiarazioni sindaco di Carbonia, che sembrano attribuire le responsabilità a ipotetiche assegnazioni di fondi a privati non meglio specificati,
impegna la Giunta regionale
1) a riferire in Aula su quanto su esposto;
2) ad intervenire immediatamente presso la ASL n. 7 al fine di accertare come siano andate realmente le cose e se la responsabilità sia del commissario che non ha saputo prevenire i "buchi" in pianta organica o della Regione che non ha prontamente risposto alle richieste della ASL per una immediata riapertura del reparto;
3) ad attivare le opportune procedure affinché vengano immediatamente concesse le deroghe al blocco delle assunzioni necessarie alla riapertura del reparto di emodinamica;
4) a verificare se risultino vere le affermazioni del sindaco di Carbonia, apparse sul L'Unione Sarda del giorno 1° dicembre 2016, sullo spostamento, o l'assegnazione preferenziale, di fondi a soggetti privati invece che al servizio di emodinamica dell'Azienda sanitaria.
Cagliari, 2 dicembre 2016