CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 81
CRISPONI - COSSA - DEDONI - FENU - PITTALIS - CAPPELLACCI - CHERCHI Oscar - RUBIU - PINNA Giuseppino - TUNIS - TRUZZU - FASOLINO - LOCCI - ZEDDA Alessandra - SOLINAS Christian - TOCCO - RANDAZZO sullo stato di crisi delle micro, piccole e medie imprese della Sardegna, in particolare nei comparti del commercio, artigianato, turismo e servizi, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- l'impatto generato dalla crisi economica e finanziaria continua a procurare gravissime e rilevanti problematiche alle attività d'impresa, che continuano a resistere su un mercato quanto mai indebolito e con un tasso di crescita inesorabilmente avviato verso la recessione;
- in particolare i comparti dell'artigianato, del commercio, del turismo, dei servizi e più in generale della micro, piccola e media impresa sono trascinati verso un vortice negativo contro il quale gli stessi imprenditori lamentano di non poter disporre di strumenti con cui potersi contrapporre in maniera efficace e risolutiva;
VALUTATO che la situazione finanziaria della Regione non pare disporre di quelle necessarie risorse per assicurare nuove opportunità quali la ristrutturazione aziendale, la qualificazione commerciale o l'esplorazione nei rassicuranti ambiti dell'internazionalizzazione, spesso inficiate dal ritardo nei pagamenti della macchina pubblica;
CONSIDERATO che gli istituti di credito continuano ad adottare eccessive norme restrittive nel rinnovare il credito alle micro, piccole e medie imprese, limitandone fortemente il loro rafforzamento e semmai cagionando all'intero tessuto produttivo esasperanti censure e l'impossibilità al riposizionamento negli ambiti dell'economia reale;
RITENUTO che l'attuale situazione nella erogazione del credito si avvia inesorabilmente verso le nuove più stringenti norme stabilite dagli accordi di Basilea 3 dove si prevede un disastroso inasprimento dei requisiti di accesso al credito per il sistema produttivo, che le banche, a loro volta saranno chiamate al generale adeguamento alle stringenti norme europee sugli accordi, che imporranno alle stesse l'accumulo di riserve patrimoniali e di liquidità, facendole fatalmente mancare alle economie locali, generando ulteriori tagli nelle linee di fido e nella mancata erogazione di mutui e finanziamenti,
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) affinché sia assicurata la messa a disposizione di adeguate risorse atte a favorire l'emanazione di bandi per le leggi di settore delle micro, piccole e medie imprese;
2) siano costantemente monitorate le attività da parte degli enti e agenzie regionali (Sfirs, Bic, Sardegna Ricerche) affinché garantiscano stabili volumi di finanziamento, essenziali per lo sviluppo e l'innovazione dei comparti produttivi;
3) siano previste per gli eventuali nuovi bandi, idonee e innovative misure regolamentari tendenti alla semplificazione e velocizzazione delle formalità burocratiche e amministrative;
4) si provveda a supportare con adeguati finanziamenti i consorzi di garanzia collettiva fidi e si impegnino al contempo gli istituti di credito nell'adozione di criteri di accantonamento patrimoniale dei confidi, non superiori all'evidente risparmio di capitale assicurato alle banche dall'intervento suppletivo degli stessi consorzi;
5) si assicuri la necessaria vigilanza sull'effettivo e coerente impiego del maxi prestito recentemente assegnato dalla Banca centrale europea (BCE) condizionato all'erogazione di prestiti all'economia reale, a favore dei raggruppamenti bancari a capo dei vari istituti.
Cagliari, 15 ottobre 2014