Mozione n. 175

BALLETTO - PITTALIS - CASU sulle problematiche economiche ed occupative connesse alla realizzazione del "Parco geominerario'' nel Sulcis-Iglesiente.


Il Consiglio regionale

premesso che:

  • è stata annientata l'intera attività mineraria del Sulcis-Iglesiente e Guspinese-Arburese che per oltre un secolo ha costituito un modello sul quale si è imperniata l'intera economia di quelle aree e di altre zone della Sardegna;
  • questo fatto ha originato una verticale caduta dei livelli di occupazione ed ha generato un esercito di disoccupati e di altri potenziali senza lavoro;
  • questa attività ha lasciato in eredità sui territori interessati cumuli di macerie, disastri ambientali anche con gravissime conseguenze per la salute delle popolazioni;
  • negli ultimi decenni, l'attività mineraria in Sardegna è stata svolta sotto il controllo diretto del sistema delle Partecipazioni statali cui facevano capo le attuali migliaia di disoccupati impegnati nel settore,
  • agli inizi degli anni '90, sulla base di una serie di iniziative industriali elaborate e portate avanti dall'attuale presidente dell'EMSA per dare attuazione al nuovo modello di sviluppo - del quale il promotore se ne faceva garante - la Regione si sostituiva alle Partecipazioni statali, assumendo cosi a proprio carico gli oneri del personale dipendente;
  • su queste macerie e su questo dissesto ambientale si vuole inventare uno pseudo modello di sviluppo fondato su un fantomatico "Parco geominerario";
  • per il raggiungimento di questo obiettivo si stanno distribuendo notevoli risorse finanziarie in progetti, comitati, gruppi di studio, stipulando convenzioni con funzionari di ministeri ed altri organismi internazionali, al fine di accreditare e di sponsorizzare nelle popolazioni interessate e nell'opinione pubblica in generale, la nascita di questo Parco;

appurato che:

  • invece nulla si è realizzato di quelle iniziative che avevano costituito il presupposto dell'ingresso della Regione nel comparto minerario e che avrebbero dovuto dare l'avvio alla nascita di un nuovo modello di sviluppo economico di quelle aree;
  • si vuole contrabbandare questo Parco per il nuovo modello di sviluppo quando in nessun modo è stata dimostrata l'utilità in termini di ricadute economiche ed occupazionali sul territorio;
  • gli altri Parchi esistenti nel mondo aventi analoghe caratteristiche, hanno dimostrato non solo di non poter dare occupazione stabile ed impulso alle attività economiche, ma hanno addirittura richiesto il continuo intervento di sostegni esterni, in quanto neppure capaci di autofinanziarsi;
  • così facendo si ripropone e si ricade nello stesso male che si voleva eliminare, ottenendo quale risultato quello di aver fatto le fortune di progettisti, consulenti, vari componenti di organismi scientifici e progettuali, e di aver, ancora una volta sprecato e dilapidato risorse pubbliche illudendo i lavoratori e i disoccupati;

considerato che
nell'epoca della globalizzazione e della apertura alle logiche del libero mercato, qualora l'iniziativa fosse valida, si potrebbe (e si dovrebbe) ricorrere esclusivamente all'imprenditoria privata per progettare e gestire iniziative di questo genere;

valutato che
è improcrastinabile l'esigenza di avviare un processo di sviluppo nelle aree di che trattasi al fine di dare risposte urgenti ed immediate alle popolazioni incolpevoli ed esasperate dalla disoccupazione e che hanno visto il loro territorio degradarsi e diventare una seria minaccia per la salute,

impegna la Giunta regionale

  • a definire per le aree del Sulcis-Iglesiente e Guspinese-Arburese un nuovo modello di sviluppo economico, basato su iniziative imprenditoriali produttive capaci di dare risposte occupative;
  • a individuare metodologie e strumenti che consentano di attrarre nuove imprese al fine di dare concreta e sollecita attuazione al modello sopra descritto;
  • a rivedere, con ottica nuova e responsabile, l'iniziativa relativa al "Parco geominerario", accantonandola come intervento pubblico e stimolando, invece, l'eventuale interesse dell'imprenditoria privata.

Cagliari, 11 dicembre 1998