Mozione n. 163

BONESU - SANNA Giacomo - SERRENTI sul servizio postale in Sardegna.


Il Consiglio regionale

Rilevato
che nel marzo 1997 gli organi di informazione hanno pubblicato un piano di ristrutturazione dell'allora sussistente Ente Poste Italiane che prevedeva la soppressione di 174 uffici postali in Sardegna.

Considerato
che tale fatto avrebbe comportato che il quaranta per cento del territorio sardo sarebbe restato sprovvisto del servizio postale, con grave pregiudizio del diritto costituzionale alla comunicazione, con aggravio dei costi per le attività economiche, con grave pregiudizio delle condizioni di vita di numerosi cittadini.

Considerato
altresì che tale fatto avrebbe avuto effetti pesantemente negativi per i paesi delle zone interne in via di spopolamento, con ulteriore compromissione degli assetti civili. In Provincia di Oristano, per esempio, a seguito di tale piano di ristrutturazione, sarebbe stata servita una infima minoranza dei comuni, 30, contro 48 che non avrebbero avuto il servizio postale. La cessazione del servizio postale in gran parte della Sardegna rappresenterebbe l'ultimo episodio dell'abbandono della Sardegna da parte dello Stato. Seguirebbe infatti alla chiusura degli uffici giudiziari e delle scuole dimostrando l'incapacità del Governo di Roma di assicurare ai sardi i servizi minimi di tutte le comunità civili ed allontanandoci dall'Europa.

Rilevato
che tale piano è stato formalmente smentito, ma nei fatti sta trovando, da parte della nuova società per azioni che gestisce il sistema postale, seppur parziale attuazione, con la chiusura a giorni alternati degli uffici postali di cui era stata prevista la soppressione.

Considerato
che appare necessario che il popolo sardo, servendosi delle sue istituzioni, assuma l'esercizio dei servizi necessari per la propria vita ed il proprio sviluppo.

Rivendicato
il diritto del popolo sardo ad avere il servizio postale, anche al di fuori dei centri cittadini, ed affermato che se il Governo centrale, i suoi enti e le sue società, non intendano assicurare tale servizio, il sistema postale sull'intero territorio della Sardegna va assicurato, da strutture di emanazione regionale, sotto forma di ente pubblico o di società per azioni, che, nel quadro delle compatibilità economiche, assicurino comunque un servizio adeguato alle esigenze dei sardi.

Considerato
che nell'Unione Europea vi sono i precedenti delle isole di Man, di Jersey e di Guernesey, per la Gran Bretagna, e le isole Faroer per la Danimarca, con amministrazione postale autonoma rispetto a quella dello Stato, per cui la creazione, o per meglio dire la rifondazione, delle Poste Sarde si inserisce in un processo europeo di valorizzazione della insularità,

chiede

il trasferimento, ovvero la delega, alla Regione delle competenze in materia di servizio postale.

Cagliari, 14 luglio 1998