Mozione n. 131

TUNIS Marco Fabrizio - PITTALIS - LOCCI - FLORIS - FOIS Pietro - BERTOLOTTI - BIGGIO - LOMBARDO - LIORI - OPPIA - LIPPI - NIZZI sulla incompleta attuazione, da parte della Regione autonoma della Sardegna, della delibera della Giunta regionale del 24 giugno 1987 (n. 29/21) - Regione Turistica Mediterranea Integrata di Chia - e della delibera del 13 settembre 1988 (n. 37/12).


Il Consiglio regionale

premesso che
la Regione Autonoma della Sardegna con delibere della Giunta regionale del 24.06.1987 (n. 29/21) e del 13.09.1988 ( n. 37/12) aventi per oggetto la definizione di un accordo di programma finalizzato alla realizzazione della "Regione Turistica Integrata di Chia - Domus De Maria", espresse apprezzamento per l'iniziativa imprenditoriale e dispose conseguentemente l'invio del progetto all'allora Ministero per il Mezzogiorno per gli ulteriori adempimenti previsti dalla Legge n. 64/86;

rilevato che
il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) con propria deliberazione del 29.03.1990 approvò il terzo piano annuale di attuazione del programma triennale di sviluppo del Mezzogiorno 1990/92 e inserì tra le iniziative da finanziare la "Regione Turistica Integrata di Chia - Domus De Maria" per una cifra complessiva di lire 18 miliardi (circa 35 miliardi al valore attuale);

denunciato che
la SARIT S.p.A., principale soggetto economico proponente e attuatore dell'iniziativa turistico imprenditoriale in oggetto, a causa di successiva scarsa collaborazione da parte degli enti pubblici territoriali (Regione Sarda e Comune di Domus De Maria), sottoscrittori pure essi dell'accordo di programma per la realizzazione della medesima, non ebbe mai la concreta disponibilità del finanziamento statale sopra indicato;

sottolineato che
la SARIT S.p.A. (oggi SARIT S.r.l.) - caso raro di grande impresa turistica sarda - malgrado il pesante handicap finanziario ha realizzato l'ottanta per cento dell'investimento complessivo originariamente previsto, con la costruzione tra l'altro anche di infrastrutture civili (invasi montani, viabilità, impianto di depurazione) di interesse collettivo, ricorrendo necessariamente al normale mercato del credito;

evidenziato che
il complesso turistico realizzato, entrato in attività nel 1990, rappresenta una realtà economico-occupazionale fondamentale per tutti i Comuni facenti parte della Comunità Montana n. 22 nonché per i Comuni di S. Anna Arresi, Masainas, Giba, Piscinas e Narcao in quanto grande struttura ricettiva aperta 365 giorni all'anno caratterizzata dall'attività turistico-balneare e turistico-congressuale, le quali incentivano flussi turistici verso l'entroterra sulcitano (grotte di Zuddas e Parco Archeologico di Montessu, Foresta di Pantaleo);

osservato
in particolare che nel complesso turistico-alberghiero del gruppo SARIT lavorano stabilmente oltre 100 persone con punte di 350 nel periodo estivo, e il medesimo ha raggiunto i 15 miliardi di fatturato nel 1996, registrando nello stesso periodo 55 mila presenze, con previsione di una crescita di circa il 40% nel 1997;

considerato che,
quindi, l'iniziativa turistico-imprenditoriale sebbene non completata si è dimostrata valida e capace quindi di reggere sul mercato, senza alcun intervento assistenzialista;

denunciato, altresì, che
gli Istituti di Credito (Banco di Sardegna, CIS) come già peraltro in altri settori (agricoltura, commercio, e artigianato) praticando interessi elevatissimi pari a circa il 15% tra il 1990 e il 1995 stanno portando alla rovina finanziaria una delle poche grandi imprese turistiche sarde, la quale non ha potuto contare, anche per responsabilità della Pubblica Amministrazione, su un finanziamento già disposto a suo favore, condannandola al fallimento (il primo dei tanti che investiranno nel prossimo futuro, per simili ragioni, altre imprese del settore);

impegna la Giunta regionale
1) ad intervenire presso gli Istituti di Credito citati che peraltro sono di diritto pubblico o addirittura di proprietà pubblica (CIS) affinché venga impedito il vergognoso (per tutti i sardi) tracollo finanziario e, conseguentemente, economico-occupazionale del polo turistico di Domus De Maria;

2) verifichi la possibilità di recuperare ed attuare, con le opportune modifiche e aggiornamenti, quanto non realizzato nell'accordo di programma sottoscritto tra R.A.S., Comune di Domus De Maria, Amministrazione Provinciale di Cagliari, Comunità Montana n. 22, CASIC, Camera di Commercio di Cagliari, EPT, ESIT, ISOLA, GRUPPO SARIT, che in mancanza di altre valide iniziative di area, rappresenterebbe un volano di sviluppo economico per l'intero territorio circostante (come da delibera della Giunta regionale del 13 settembre 1988 n. 37/12),

Cagliari, 8 luglio 1997