Mozione n. 130

FANTOLA - DEMONTIS - MARRACINI sulla individuazione dell'iter procedurale per giungere allo scioglimento del Consiglio regionale della Sardegna.


Il Consiglio regionale

considerato che:
- la Sardegna, a tre anni dall'inizio dell'undicesima legislatura, vive per l'ennesima volta una pesantissima crisi politica;

- l'Assemblea, in questa prima parte della legislatura, anche a causa di una assurda legge elettorale basata su un ballottaggio a tre, ha purtroppo espresso maggioranze instabili che non hanno potuto mai garantire il suo regolare funzionamento e che hanno, conseguentemente, impedito l'adozione di atti adeguati alla grave crisi economica dell'Isola;

- lo sfaldamento dei Gruppi, testimoniato dalla presenza nel gruppo misto del 10% dei Consiglieri e la obiettiva impossibilità di trovare accordi politici tra i Gruppi, radicalmente divisi al loro interno, hanno tolto al Consiglio regionale ogni possibilità di funzionamento e non è obiettivamente prevedibile una evoluzione in senso positivo della situazione;

- sono da ritenere del tutto inutili ulteriori tentativi per dare vita a Giunte regionali autorevoli sostenute da valide maggioranze;

rilevato che:
- tale decisione, per quanto grave, non ha oggi alternative e deve essere responsabilmente assunta nell'esclusivo interesse della Sardegna; non è infatti ipotizzabile che la soluzione, o perlomeno, l'avvio a soluzione degli annosi e pesantissimi problemi dell'Isola, debbano essere ingiustificatamente rimandati per due anni in attesa delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale previste per la primavera del 1999;

- è indispensabile che i sardi possano già dal prossimo autunno scegliere a chi affidare le speranze di riscatto della loro regione attraverso un sistema elettorale che, rompendo gli equilibrismi di quello vigente, preveda il confronto tra schieramenti contrapposti, ben identificati nei valori, nei programmi e negli uomini, dei quali uno abbia la reale possibilità di governare e l'altro possa svolgere l'altrettanto delicata funzione di controllo;

- si è in presenza della condizione per cui "il Consiglio non sia in grado di funzionare" prevista dalla Costituzione (comma 2, art. 126) e dello Statuto (comma 2, art.50) per poter attivare le procedure di scioglimento dell'Assemblea;

impegna il Presidente della Giunta regionale
che comunque dovrà essere eletto per far fronte, nelle more dello scioglimento del Consiglio, alle infinite emergenze della Sardegna e soprattutto per permettere che venga introdotta una nuova legge sulla forma di governo e sulla legge elettorale che ripristini 1'incompatibilità tra il ruolo di Consigliere e quello di Assessore e, compatibilmente con i vincoli statutari, consenta l'elezione diretta del Presidente della Regione

ad individuare
con la massima urgenza, ed a riferire in Consiglio non oltre il 30 luglio, in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Presidenza della Commissione Interparlamentare per le questioni regionali, l'iter procedurale per giungere allo scioglimento del Consiglio, oggi non sufficientemente chiaro nelle norme statutarie.

Cagliari, 4 luglio 1997