Mozione n. 121

LIPPI - FLORIS - BERTOLOTTI sul commissariamento dell'Ente Minerario Sardo.


Il Consiglio regionale

visto
il perdurare della situazione di incertezza sul futuro dell'Ente Minerario Sardo e delle società direttamente e indirettamente controllate, che anche nel corso del 1996 hanno registrato risultati del tutto negativi (la sola Progemisa ha registrato perdite per 11 miliardi contro i 5 miliardi del 1995);

considerato che:
- a distanza di tre anni la Giunta regionale non ha ancora presentato un piano di riassetto e riordino dello stesso ente, che registra perdite per oltre 60 miliardi l'anno, ha debiti per 250 miliardi e ha sottoscritto fideiussioni per circa 120 miliardi, così come recentemente confermato dallo stesso Assessore dell'industria;

- la Commissione industria del Consiglio regionale ha recentemente negato il finanziamento di 25 miliardi, così come richiesto dal competente Assessore dell'industria, ritenendo il piano di spesa proposto non in linea con i criteri di economicità e risanamento più volte richiamati dal Consiglio regionale;

appurata
la scarsa volontà di voler procedere in tempi rapidi ad un approfondimento della realtà EMSA sollecitata dal Consiglio regionale tramite la costituzione di una apposita commissione di inchiesta, che ancora non ha attivato i lavori e stabilito le proprie competenze;

considerato che
appare evidente la volontà degli attuali amministratori dell'ente di voler proseguire nella dannosa logica della lottizzazione, così come dimostrato dalle recenti nomine e conferme ai vertici delle società controllate, operate in regime di prorogatio e in dispregio della legislazione vigente che limita l'attività degli enti alla ordinaria amministrazione, facendo così trasparire una chiara volontà di perseguire in una logica di pura gestione del potere e non di reale assetto e risanamento dell'ente stesso;

constatato che
il Consiglio regionale della Sardegna ha recentemente respinto la proposta di legge per la proroga degli amministratori degli enti regionali;

considerato che
pareva ormai prassi acquisita il voler semplificare la gestione delle società controllate EMSA, prevedendo come organo di gestione la figura dell'amministratore unico, mentre si è proceduto alla nomina di interi consigli di amministrazione che appaiono come una vera e propria rincorsa alla spartizione di poltroncine di sottogoverno;

constatato che
alla luce di questi avvenimenti risulta indispensabile e urgente attivare quanto prima l'avvio del programma di privatizzazione, riordino e riassetto dell'intero gruppo,

impegna la Giunta regionale
ad attivare le procedure per l'immediata sostituzione dell'attuale Consiglio di amministrazione dell'Ente provvedendo alla nomina di un Commissario straordinario.

Cagliari, 16 maggio 1997