Mozione n. 109
PITTALIS - LOMBARDO - MARRAS - FLORIS - BALLETTO - BERTOLOTTI - BIANCAREDDU - CASU - FEDERICI - GRANARA - LIPPI - MARRACINI - MILIA - NIZZI - OPPIA - PIRASTU - TUNIS Marco Fabrizio sul sequestro di Silvia Melis.
Il Consiglio regionale
premesso che:
- il brutale rapimento della giovane signora Silvia Melis, avvenuto il 19 febbraio 1997, segna una nuova recrudescenza del fenomeno dei sequestri di persona e getta vivissimo allarme tra la popolazione che non si sente adeguatamente difesa e tutelata di fronte a questa barbara forma di delinquenza;- la drammatica dimensione del fenomeno - oltre 160 sequestri effettuati in Sardegna negli ultimi trent'anni con almeno trenta ostaggi assassinati - sta ad indicare che siamo di fronte ad una forma stabile e specifica di delinquenza in cui si integrano pericolosamente le capacità organizzative proprie della cultura urbana con quelle dell'antica tradizione agro-pastorale;
- il susseguirsi in questi ultimi anni di numerosi sequestri, quasi tutti andati a segno, sta chiaramente ad indicare la sostanziale inefficacia delle misure di prevenzione del fenomeno nonché l'insufficienza dei controlli su vaste aree del territorio sardo, il che configura una sostanziale quanto inaccettabile rinuncia da parte dello Stato ad esercitare la propria sovranità su parte del proprio territorio, nonostante l'impegno generoso delle forze dell'ordine e della stessa magistratura sarda;
- l'azione repressiva si è dimostrata inadeguata a mettere in difficoltà le bande di criminali che, infatti, tornano con frequenza inquietante a perpetrare nuovi rapimenti, spesso con esiti tragici per i sequestrati,
impegna la Giunta regionale
ad attivarsi urgentemente presso il Governo perché questo:1) intensifichi ed estenda le misure di prevenzione dei sequestri di persona, potenziando soprattutto la presenza stabile delle forze dell'ordine e in particolare dell'Arma dei Carabinieri nelle zone più impervie della Sardegna centrale dove trovano rifugio i sequestratori con i loro ostaggi;
2) potenzi e renda continuativa l'attività investigativa, non solo in termini di repressione, ma anche e soprattutto in termini di prevenzione dei sequestri contrastando efficacemente e permanentemente le organizzazioni criminose che vi si dedicano;
3) renda possibile, anche sulla base della positiva esperienza dell'esercitazione "Forza Paris", una presenza stabile di forze militari nelle zone di tradizionale rifugio dei sequestratori al fine di ostacolarne le attività criminose limitando, anche in tal modo, la loro troppo ampia libertà di movimento in aree certamente impervie, ma non per questo incontrollabili;
4) utilizzi al meglio i magistrati che hanno fatto esperienza sul campo nella repressione dei sequestri di persona, concentrandoli nelle procure più interessate da questo drammatico fenomeno che offende la coscienza civile della Sardegna;
5) copra gli organici dei Tribunali.
La Giunta regionale si impegni altresì
a sostenere una lotta più decisa alla disoccupazione giovanile, dalle cui file disperate sembrano provenire le nuove leve della delinquenza urbana e agro-pastorale che si sono saldate nel sequestro di persona, utilizzando a questo fine non soltanto i fondi comunitari disponibili, ma anche risorse aggiuntive a carico del bilancio dello Stato.Cagliari, 18 marzo 1997