Mozione n. 107

LADU - SECCI - MARTEDDU - PIRAS - TUNIS Gianfranco sul problema dei sequestri di persona.


Il Consiglio regionale

considerato che:
- già da due settimane Silvia Melis, una giovanissima madre di famiglia di Tortolì, è stata strappata all'affetto dei suoi cari ed è in mano a sequestratori spregiudicati e senza scrupoli che ancora non hanno dato il minimo segnale;

- in questi giorni ci sono state tantissime manifestazioni di solidarietà e prese di posizione da parte del mondo civile, sociale, culturale, politico, della scuola, dello sport (mondo a cui Silvia era particolarmente legata); lo stesso Santo Padre Giovanni Paolo II ha lanciato qualche giorno fa un accorato appello ai rapitori implorando la liberazione della giovane sequestrata;

consapevole,
purtroppo, che rivolgere appelli ai sequestratori non basterà per convincere questi nemici della società senza volto a recedere dai loro propositi, che sono quelli di barattare la vita di una persona per un pugno di soldi; si tratta di una piaga che colpisce soprattutto la nostra Isola e che mortifica l'intelligenza e la dignità dei sardi che sono in gran parte onesti e laboriosi;

considerato,
altresì, che da questa Assemblea deve partire un segnale politico forte, capace di entrare efficacemente nel merito, che sia di aperta condanna e che contribuisca a scoraggiare e porre fine a questo tremendo e umiliante reato che è il sequestro di persona; si è parlato in questi giorni di possibile inasprimento delle pene nei confronti dei sequestratori, di inefficacia della Legge n. 82 del 1991 che dispone il sequestro dei beni che appartengono alla persona sequestrata, al coniuge, ai parenti e affini conviventi in quanto la forza della disperazione delle famiglie interessate supera puntualmente questo ostacolo, questo muro. Si è parlato di altre possibili iniziative per eliminare questa terribile piaga che infanga e danneggia la Sardegna;

ritenuto che
da questo Consiglio deve partire un segnale alto e autorevole, nei confronti degli interessati, di tutta la società civile e di tutti i sardi; un segnale che arrivi anche ai palazzi romani, al Parlamento e che sia capace di attivare un dibattito politico in grado di rivedere, e se il caso riscrivere, un sistema legislativo in materia che è inadeguato, per non dire controproducente, e lesivo nei confronti delle stesse vittime del sequestro;

considerato che
in questo momento un figlio della sua terra assieme alla sua famiglia stanno vivendo ore drammatiche,

decide
di dedicare una sessione straordinaria dei propri lavori per affrontare questo problema che tanti danni sta causando - non solo in termini di immagine - alla Sardegna e per attivare eventuali iniziative.

Cagliari, 13 marzo 1997