Mozione n. 104

PITTALIS - BALLETTO - BERTOLOTTI - FLORIS - TUNIS Marco Fabrizio - LIPPI - PIRASTU - LOMBARDO - BIANCAREDDU - NIZZI - MILIA - GRANARA - OPPIA - CASU - BOERO - SANNA NIVOLI - LOCCI - BIGGIO - MASALA - FRAU - CADONI - LIORI - AMADU - USAI Edoardo in ordine alle affermazioni del Presidente Palomba contenute nelle distinte lettere inviate agli Assessori Ballero e Serrenti di cui L'Unione Sarda e La Nuova Sardegna del 2 febbraio 1997 hanno pubblicato uno stralcio.


Il Consiglio regionale

premesso che
- il Consiglio regionale in sede di esame della legge finanziaria della Regione per il 1997 non ha approvato l'articolo 17, comma 8, con il quale si disponeva lo stanziamento di due miliardi per spese riguardanti lo studio di un progetto di riforma della Regione da destinarsi all'Assessorato degli affari generali;

- lo stesso Consiglio regionale ha sonoramente bocciato il successivo emendamento presentato dalla Giunta regionale alla legge di bilancio attraverso il quale, surrettiziamente, si intendeva ripristinare lo stanziamento per i fini di cui sopra;

- per quanto attiene alla celebrazione della ricorrenza "Sa Die de sa Sardinia" il Consiglio regionale, nella stessa occasione, ha notevolmente ridimensionato lo stanziamento riducendo i relativi fondi a 500 milioni;

preso atto
con viva preoccupazione e disappunto che il Presidente della Giunta regionale in due distinte lettere inviate agli Assessori interessati, pubblicate sui quotidiani L'Unione Sarda e La Nuova Sardegna il 2 febbraio scorso, ha testualmente scritto: (all'On.le Ballero) "Ho difeso in Aula la necessità di disporre di fondi necessari per portare a compimento il progetto di riforma indispensabile per porre la nostra Regione al passo coi tempi: progetto al quale non intendo rinunciare e per il quale sono pronto a darti ogni sostegno"; (all'On.le Serrenti) "Ti assicuro il mio impegno perché le risorse necessarie siano reperite da altri fondi per analoghe destinazioni, in modo che, senza spreco alcuno, questa manifestazione abbia la solennità che merita";

considerato che
le lettere del Presidente lasciano intendere che la Giunta regionale può utilizzare discrezionalmente fondi di bilancio, non meglio precisati, prescindendo e in totale dispregio della volontà del Consiglio regionale;

sottolineato che
il Presidente con le sue gravi dichiarazioni, oltre a violare i principi fondamentali della gestione del bilancio, offende pesantemente le prerogative del Consiglio regionale in quanto si impegna a vanificare le sue solenni decisioni democraticamente assunte;

censura
il comportamento del Presidente della Giunta regionale e

impegna la Giunta regionale
a garantire, nella esecuzione della legge finanziaria e di bilancio, il pieno rispetto delle decisioni adottate dal Consiglio regionale.

Cagliari, 6 febbraio 1997