Mozione n. 91
FOIS Pietro - FALCONI - LA ROSA - OPPIA - TUNIS Gianfranco - OBINO -MARROCU - GIAGU - DEGORTES - USAI Edoardo - BERTOLOTTI - LOCCI sulla situazione del comparto chimico in Sardegna e la smobilitazione delle Partecipazioni Statali.
Il Consiglio regionale
premesso che
a) la politica delle privatizzazioni è oggi un passaggio indispensabile nell'ambito dei criteri e dei requisiti necessari a competere in un sistema economico produttivo e complesso che attraverso il superamento delle barriere doganali, dettato e facilitato 'dalle normative europee, si avvia a connotarsi per gli elementi di globalizzazione;b) questo processo può rappresentare per la Sardegna una importante occasione per proiettarsi e allinearsi alle moderne tendenze dello sviluppo dei Paesi a più alto tasso di industrializzazione;
c) il settore chimico rappresenta per la Sardegna e 1'Italia una risorsa economica importante e strategica anche per gli elementi legati ai processi di ricerca di innovazione tecnologica, di internazionalizzazione produttiva e di mercato propri di tale settore;
d) l'unitarietà del patrimonio industriale della chimica in Sardegna può essere elemento di vantaggio nella affermazione delle produzioni sul mercato internazionale;
e) la politica delle privatizzazioni posta in essere dall'ENI con l'avallo del Governo nazionale, funzionale esclusivamente al recupero di risorse finanziarie, rischia di porre in essere un eccessivo frazionamento del patrimonio industriale chimico della Sardegna, mettendo a repentaglio le potenzialità di integrazione, competitività e affermazione sul mercato;
f) con l'accordo dell'ottobre 1991, il Governo e l'ENI si impegnavano a realizzare significativi investimenti nella ricerca, nel consolidamento dei livelli produttivi e nell'innovazione tecnologica, creando nel settore nuovi e significativi livelli di diversificazione produttiva;
constatato che:
- si assiste ad una fuga delle PP.SS. a Villacidro e Macchiareddu con la chiusura degli impianti PVC;- ad Ottana si assiste ad una smobilitazione che prevede la presenza dell'ENICHEM gestione dei servizi, con la privatizzazione che già dall'anno prossimo porterà la chiusura del Fiocco Poliestere; si guarda con preoccupazione alla operazione finanziaria fra i gruppi Orlandi e Miroglio;
- a Porto Torres si assiste all'ulteriore perdita di centinaia di posti di lavoro con la chiusura dell'intero comparto fibre, con la previsione di investire 130 miliardi per avvio della produzione di fenoli, senza nessun recupero occupazionale;
impegna la Giunta regionale
a rivendicare nei confronti del Governo Nazionale la necessità di concordare un piano complessivo di investimenti che, nell'ambito degli interventi previsti per la ristrutturazione del settore a livello nazionale, destini maggiori risorse al comparto in Sardegna, anche in attuazione degli accordi dell'ottobre 1991, e consenta di guidare e ispirare adeguate ristrutturazioni e interventi volti a:1) salvaguardare i livelli di competitività e produzione degli stabilimenti chimici in Sardegna;
2) sostenere e promuovere i settori di ricerca e di innovazione tecnologica legati a tali processi produttivi;
3) salvaguardare, per quanto possibile, la unitarietà del patrimonio industriale;
4) prevedere le opportune iniziative alternative, sostitutive e integrative dei livelli occupazionali al fine di garantire l'attività lavorativa degli operatori espulsi nell'ambito dei processi di ristrutturazione e ammodernamento tecnologico;
5) adeguare e razionalizzare le infrastrutture di sostegno e ausiliarie per facilitare il livello di competitività del settore;
impegna, altresì, la Giunta regionale
a riferire entro il mese di settembre in Consiglio regionale sul comparto chimico e più in generale sulla strategia industriale in Sardegna.Cagliari, 25 luglio 1996