Mozione n. 85

VASSALLO - ARESU - AMADU sull'azione svolta dall'ENEL in Sardegna.


Il Consiglio regionale

visto
lo stato di tensione crescente presso le centrali ENEL in costruzione nella nostra Isola e, in particolare, a Fiumesanto a causa della messa sotto sequestro del cantiere per la mancanza di sicurezza dello stesso;

considerato che
l'ente elettrico, negli ultimi anni, ha sviluppato in Sardegna una politica che penalizza pesantemente lavoratori e imprenditori locali, aggravando ulteriormente la già insostenibile situazione occupazionale della nostra Isola;

accertato che tale logica ha determinato:
1) sostituzione dei lavoratori locali con altri provenienti dalla Penisola;

2) modifica dell'inquadramento contrattuale dei lavoratori;

3) aumento degli straordinari e dei ritmi di lavoro;

4) diminuzione della sicurezza sul lavoro;

accertato altresì che,
a parte periodiche enunciazioni, non sono evidenti e certi i piani di investimenti nel settore;

impegna la Giunta regionale
a) alla definizione della politica regionale sull'energia;

b) al rispetto degli investimenti a suo tempo previsti per i siti energetici sardi;

c) alla diversificazione delle fonti energetiche da utilizzare nel sito di Fiumesanto;

d) alla definizione dei piani di ammortamento del 1° e 2° gruppo di Fiumesanto;

e) ad investire l'ENEL dell'impegno a partecipare, per la parte di competenza, all'intervento di metanizzazione attraverso la costruzione del polo criogenico a Porto Torres, superando la semplice disponibilità all'utilizzo del metano;

f) alla definizione dei ruoli dell'imprenditoria locale non solo limitati alla fase di costruzione;

g) ad informarsi quali procedure l'ENEL intenda introdurre per garantire l'incolumità dei lavoratori e quali azioni abbia posto in essere per il cambiamento delle cause che hanno determinato questo grave stato di cose,

impegna altresì la Giunta regionale
a riferire entro trenta giorni alla Commissione competente sull'esito delle azioni poste in essere.

Cagliari, 13 giugno 1996