Mozione n. 84
VASSALLO - ARESU - AMADU sull'apparato industriale chimico sardo ENICHEM.
Il Consiglio regionale
visto
il grave stato di crisi in cui versa l'apparato industriale sardo a capitale pubblico ENICHEM, a causa delle politiche industriali che penalizzano pesantemente l'economia isolana, e le ormai ricorrenti ristrutturazioni e chiusure di impianti che hanno determinato l'espulsione dall'attività produttiva di migliaia di lavoratori;considerati
non più accettabili ulteriori espulsioni e ridimensionamenti o cessioni delle attività produttive negli stabilimenti ENICHEM;verificato che
in Sardegna si è ormai arrivati al livello di guardia a causa delle migliaia di disoccupati cassintegrati e lavoratori in mobilità;accertato che
tutti gli accordi sino ad oggi stipulati dalle OO.SS. rispetto ai vari siti industriali sono stati completamente disattesi;accertato altresì che,
a causa del mancato adeguamento degli organici e della inadeguata manutenzione degli impianti, si ripetono sempre più frequentemente incidenti che potrebbero coinvolgere, oltreché i lavoratori, anche le popolazioni limitrofe,impegna la Giunta Regionale
ad intervenire presso il Governo nazionale affinché vi sia un reale riconoscimento dei poli chimici isolani come elementi strategici nell'ambito della chimica nazionale attraverso:a) un preciso piano di investimenti a breve termine per il consolidamento dell'esistente e lo sviluppo delle attività medesime;
b) la sospensione delle cessioni e della dismissione delle attività che non risultino inserite in un preciso piano industriale che preveda lo sviluppo delle attività medesime;
c) la richiesta all'ENI di un progetto di reindustrializzazione che utilizzi tutte le aree e le strutture da tempo dismesse nell'ambito di un accordo di programma che coinvolga il Governo nazionale in modo da ripagarci dei danni e dei soprusi sino ad oggi subiti;
d) l'attuazione di un'azione di rivendicazione e mobilitazione forte che veda insieme lavoratori ed istituzioni.
Cagliari, 13 giugno 1996