Mozione n. 81
BONESU - BERTOLOTTI - GIAGU - DEMONTIS - NIZZI sugli istituti franchi doganali.
Il Consiglio regionale
premesso che:
- con R.D. 22 dicembre 1927, n. 2395, convertito in Legge n. 3115 del 2 dicembre 1928, si autorizzava la franchigia totale o parziale, per un periodo di anni trenta al porto di Cagliari e che tale legge è rimasta inapplicata;- con legge costituzionale del 26 febbraio 1948, n. 3, nell'approvare lo Statuto speciale per la Sardegna, veniva prevista all'articolo 12 l'istituzione nella Regione di punti franchi;
rilevato che
il perdurare della mancata attuazione della Legge n. 3115, trascorsi 74 anni, e del succitato articolo 12, dopo 48 anni, si configura come una palese violazione di norme, anche costituzionali, ai danni del popolo sardo, violazione che appare vieppiù intollerabile, data la particolare situazione di recessione economica e di mancato sviluppo che attraversa l'isola;atteso che
è trascorso già quasi un anno dalla scadenza del termine (30 giugno '95 ) entro il quale Regione e Governo, in forza di un ordine del giorno assunto nella passata legislatura nel Senato della Repubblica, avrebbero dovuto individuare i punti franchi da istituire in Sardegna ai sensi dell'articolo 12 dello Statuto di autonomia;considerato che
l'istituto franco doganale, sia esso zona o punto franco, si prefigura come uno strumento formidabile di propulsione economica e di sviluppo, peraltro già utilizzato in Italia da diverso tempo con la concessione in epoche diverse dei punti franchi di Trieste, Genova, Brindisi, Gorizia, Messina, Napoli, ecc.;evidenziato che
recentemente il Governo francese ha deciso di chiedere all'Unione Europea un regime di zona franca per il territorio dell'isola sorella della Corsica e che tale richiesta crea i presupposti ideali al Governo della Repubblica per poter avanzare un'identica proposta per la Sardegna,impegna la Giunta regionale
ad avviare, attraverso l'attivazione di un canale istituzionale e con carattere di urgenza, gli adempimenti necessari per richiedere al Governo di prossima formazione un preciso impegno ed un conseguente intervento, in qualità di Presidente di turno dell'Unione Europea, al fine affiancare la proposta del Governo francese, richiedendo di concedere per il territorio della Sardegna un regime di zona franca integrale. In linea subordinata, qualora le contingenze di carattere internazionale, vedi la concessione della zona franca in Corsica, non dovessero evolversi in maniera favorevole, a richiedere l'istituzione di punti franchi in ossequio al dettato dell'articolo 12 dello Statuto di autonomia.Cagliari, 22 maggio 1996