Mozione n. 79/23

GHIRRA - SCANO - MARTEDDU - BALIA - DETTORI Bruno - BONESU sul Piano telematico regionale e sull'informatizzazione della pubblica amministrazione.


Il Consiglio regionale

premesso che,
mentre la rivoluzione nel mondo della comunicazione sta cambiando il nostro modo di vivere, di produrre e di lavorare, i poteri pubblici della Sardegna non hanno sin qui mostrato sufficiente tempestività nel cogliere le straordinarie potenzialità offerte dall'informatica e dalla telematica;

considerato che:
1) questo ritardo penalizza i cittadini sardi, ai quali possono essere garantiti dalla moderna tecnologia digitale una gamma straordinaria di servizi, consentendo al sistema Sardegna, fortemente arretrato dal punto di vista dell'efficienza della pubblica amministrazione, di diventare una casa di vetro trasparente e funzionale, mettendo in rete l'amministrazione regionale e i suoi enti, le Province, i Comuni, le Comunità montane, le aziende e i servizi sanitari, le Università, il sistema delle biblioteche e dei musei;

2) provvedimenti importanti come la legge statale 241 e la legge regionale numero 40, varate nel 1990, che impongono pubblicità e trasparenza degli atti amministrativi, potranno concretamente garantire ai cittadini tempi definiti e certezze nell'iter delle pratiche;

3) notevoli sono le opportunità offerte dalla telemedicina, che può portare un notevole contributo a un sistema sanitario così fortemente condizionato dai collegamenti stradali inefficienti;

sottolineato che
l'amministrazione regionale può contare per la predisposizione del Piano telematico sul qualificato supporto tecnico e scientifico del CRS4, il Centro di ricerche e studi superiori per lo sviluppo ampiamente finanziato dalla Regione sin dalla sua nascita e sulla disponibilità di collocazione espressa dalle maggiori imprese informatiche locali presenti da anni nell'Isola;

rilevato che
per cogliere tutte le opportunità offerte dalla comunicazione multimediale la Sardegna ha il diritto di ottenere dalla Telecom l'inserimento nel progetto Socrates, che prevede investimenti per tredicimila miliardi , gran parte provenienti dall'Unione europea, per il cablaggio delle principali città italiane: da oggi al 1998 dieci milioni di famiglie saranno collegate alla rete di cavi in fibra ottica, in grado di trasportare una massa straordinaria di informazioni;

precisato che
il cablaggio con le fibre ottiche può garantire i posti di lavoro agli operai e ai tecnici impegnati nel settore delle installazioni telefoniche, che negli ultimi anni ha visto in Sardegna la perdita di 1400 posti di lavoro e ora vede situazioni ad alto rischio per altri 300 lavoratori;

sottolineato che
1) la rivoluzione telematica va governata per evitare il rischio che il puro ricorso alle regole del mercato crei nuove diseguaglianze e discriminazioni sociali fra chi è capace di padroneggiare le nuove tecnologie e chi resta tagliato fuori;

2) va organizzata una grande campagna di alfabetizzazione di massa nella scuola, nel settore della formazione professionale, nella preparazione dei dirigenti e dei quadri della pubblica amministrazione e del sistema delle piccole e medie imprese;

impegna la Giunta regionale
1) a rivendicare dalla Telecom un accordo perché anche in Sardegna, a partire dalle città, venga realizzato il cablaggio con le fibre ottiche;

2) a presentare in Consiglio, entro il mese di ottobre, le linee guida del Piano telematico regionale, definendo i programmi, gli obiettivi e gli strumenti di attuazione;

3) a presentare in Consiglio, entro il mese di luglio, la legge sulla ricerca scientifica e tecnologica, in modo da coordinare l'attività del CRS4, delle Università, del Parco di ricerca scientifica e tecnologica e degli altri centri ed enti di ricerca pubblici, con il concorso delle iniziative private presenti sul territorio;

4) a predisporre, all'interno del Piano telematico:
- il piano di innovazione della pubblica .amministrazione;

- un progetto di riqualificazione della formazione scolastica e professionale;

- un piano di innovazione della piccola e media impresa.

Cagliari, 7 marzo 1996