Mozione n. 71
TUNIS Marco Fabrizio - BOERO - GRANARA - CARLONI - CASU - MILIA - FLORIS - MASALA - BALLETTO - BIGGIO - BERTOLOTTI - CADONI - BIANCAREDDU - FRAU - FEDERICI - LIORI - LIPPI - LOCCI - LOMBARDO - SANNA NIVOLI - MARRACINI - USAI Edoardo - MARRAS - NIZZI - OPPIA - PIRASTU - PITTALIS - RANDACCIO - AMADU sulla protesta degli agricoltori per la gravissima situazione del settore e conseguenti occupazioni di Municipi.
Il Consiglio regionale
premesso che
il mondo agricolo è in una situazione di forte malessere, al limite di un possibile coinvolgimento dell'ordine pubblico, originato da un lato dalla perdurante siccità e lentezza con cui si procede all'erogazione degli indennizzi previsti dalle leggi regionali 16/95 e 33/95, e dall'altro dalle procedure di sequestro cautelativo e/o pignoramento attuate dalle banche, che colpiscono ormai diverse migliaia di aziende agricole;osservato che
l'attuale siccità non è un fenomeno sviluppatosi e aggravatosi in tempi recenti, ma ha le sue radici in periodi precedenti e che le brevi parentesi di precipitazioni atmosferiche hanno contribuito ad ammantare la situazione, che con il ripresentarsi di fattori negativi, è riesplosa con tutta la sua forza.rilevato che
gli agricoltori lamentano che gli Istituti di credito, in questo difficilissimo periodo, hanno tenuto comportamenti "discutibili", negando ripianamenti, concedendo prestiti a tasso ordinario quando leggi regionali prevedono quelli agevolati, accelerando e decelerando - a propria discrezione il credito e così pure le pratiche di pignoramento delle attrezzature agricole e dei sequestri delle aziende, nonostante impegni (non formalizzati) con la Presidenza della Regione;evidenziato che
sussiste - di fatto nella nostra Regione - un regime di monopolio, una sorta di blocco, da parte degli Istituti di credito, che non ha certo aiutato le migliaia di aziende agricole sarde le quali si trovano in una situazione di dissesto economico-finanziario, ma che ha reso vane le aspirazioni del Consiglio regionale che considera il comparto risorsa primaria per lo sviluppo della Regione;considerato altresì che
altri agricoltori del medio Campidano vedono bloccata la loro attività per pignoramenti di attrezzature, dovuti anche al mancato pagamento delle bollette dell'acqua '90/'91, nonostante la decisione adottata dall'Assemblea del Consiglio regionale, la quale aveva approvato l'erogazione di un contributo straordinario al Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale di lire 3 miliardi, atto a colmare il deficit del settore,impegna la Giunta regionale
1) a adottare misure idonee per facilitare la sospensione immediata dei procedimenti esecutivi a carico delle aziende agro-zootecniche e serricole, che malgrado gli impegni verbali assunti dal Presidente e dall'Assessore regionale dell'agricoltura, continuano ad essere attuati dalle Banche e dal Consorzio agrario;2) che la Regione provveda a verificare se la situazione del dramma economico-finanziario che vive il mondo della campagna sia addebitabile, alla inottemperanza da parte degli Istituti di credito degli indirizzi adottati dal Consiglio regionale;
3) ad attuare ogni strumento necessario, compresa la nomina di una Commissione d'inchiesta, al fine di verificare la regolare attuazione di tutte le leggi regionali vigenti, che prevedono agevolazioni a favore del Credito Agrario, con particolare riferimento alle stesse norme, da parte degli Istituti di credito isolani.
Cagliari, 8 febbraio 1996