Mozione n. 26/8

MONTIS - ARESU - CONCAS - VASSALLO sulla ripartizione delle risorse finanziarie per lo sviluppo delle zone territoriali omogenee.


Il Consiglio regionale

considerato che
risulta ormai evidente - e se ci fosse bisogno di conferma lo svolgimento del dibattito sul bilancio '95 è stata la prova lampante - che poteri forti e gruppi di pressione hanno la meglio sulla dichiarata volontà della Giunta di procedere alla equa ripartizione delle risorse finanziarie per lo sviluppo di zone territoriali omogenee;

visto:
- che la divisione dell'Isola in sette aree e i propositi di procedere per programmi integrati di sviluppo non rendono giustizia a tutte le popolazioni isolane, provocando situazioni di degrado per quelle escluse come Guspinese - Villacidrese - Campidano - Marmilla - Trexenta - Barbagia di Seulo e Sarrabus dai circuiti di rilancio produttivo. Queste popolazioni, pur vantando una tradizione di lotta democratica che non ha eguali, non sono esasperate ed inquiete e perciò vengono emarginate raggiungendo punte di disoccupazione del 27-30-34 per cento in aggiunta alle migliaia di cassaintegrati;

- che sono state chiuse le miniere, seriamente ridotta l'attività industriale del polo di Villacidro e delle fonderie di S. Gavino, che è in forse persino l'esistenza degli impianti agro-industriali come la CASAR e la ISZ, dirottate in altri siti industriali che traggono le materie prime fra Guspini e Montevecchio, che sono incomplete le strutture industriali dei PIP, che non sono stati completati il caseificio di Guspini, con un comparto per la lavorazione del latte caprino, e gli oleifici di Gonnosfanadiga e Sanluri;

premesso:
- che per questi territori e popolazioni, (pari ad oltre un quarto della provincia di Cagliari ed a un decimo di quella isolana) beneficiari appena dell' 1,2 per cento delle finanze regionali, gli Assessorati interessati negli ultimi anni non hanno promosso incontri e conferenze che hanno invece attivato anche negli angoli più remoti dell'Isola;

- che per queste considerazioni la Giunta non ha trovato il modo e la volontà di programmare uno studio per lo sviluppo economico dei territori richiamati nei settori dove queste popolazioni hanno una naturale vocazione;

impegna la Giunta Regionale
1) a promuovere, in accordo con le Istituzioni locali, le rappresentanze di categoria, l'imprenditoria presente nel territorio e le organizzazioni sindacali, una conferenza di produzione entro il prossimo mese di maggio prevedendo un progetto produttivo integrato e risorse finanziarie equivalenti alle altre parti dell'Isola;

2) a sviluppare le infrastrutture nelle zone industriali e nei PIP comunali favorendo l'insediamento delle aziende artigiane e della piccola e media industria;

3) a salvaguardare gli impianti agro-industriali esistenti (CASAR - ISZ) prevedendo anche un polo per la trasformazione del grano duro, il potenziamento degli oleifici di Gonnosfanadiga e Sanluri aggiungendo un comparto per il settore caprino nel caseificio di Guspini;

4) a dare corso al progetto Montevecchio-Ingurtosu che contempla un museo di archeologia industriale e lo sviluppo del patrimonio ambientale;

5) a finanziare un progetto agro-turistico nel vecchio borgo contadino del tardo medioevo a "Sa Zeppara" unico esistente in Sardegna, ancora pressoché intatto, ubicato ai confini tra le provincie di Cagliari e Oristano;

6) a riconsiderare il programma irriguo a valle della diga sul "Leni" di Villacidro e l'utilizzazione delle acque contenute nell'invaso, la costruzione in territorio di Arbus della diga di S.Cosimo sul fiume "Terramaistus", che già con il primo piano di rinascita fu dichiarata fattibile da un pregiato studio di massima ripreso da elaborati dell'inizio del secolo, programmando anche l'estensione irrigua in Marmilla e Trexenta;

7) a promuovere con i privati, oltre allo sfruttamento razionale dei giacimenti auriferi di Furtei, anche l'eventuale lavorazione a valle;

8) ad intervenire per lo sviluppo turistico della costa arburese fra Capo Frasca e Capo Pecora finanziando un porto turistico di quarta classe a "Porto Palma";

9) a completare la terza peschiera della stagno di S.Giovanni, nel compendio ittico di Marceddì la cui giurisdizione ricade in gran parte nei comuni di Arbus e Guspini ai confini della provincia di Oristano e Cagliari;

10) ad elaborare un programma per il finanziamento e la difesa dei boschi esistenti nell'area delle montagne che da Fluminimaggiore passando per Arbus - Guspini - Gonnosfanadiga - Villacidro e Vallermosa rappresentano una delle più grandi ed interessanti zone boschive dell'Isola;

11) a predisporre un progetto di notevole interesse archeologico, con finanziamenti adeguati, nell'ordine di una decina di miliardi, che contemplino la valorizzazione dell'altipiano della Giara, e con interventi più cospicui per la valorizzazione dei complessi nuragici di Barumini e Villanovaforru, dei Castelli di Las Plassas e di Monreale, dell'antica città di Neapolis e delle Terme di Sardara.

Cagliari, 28 marzo 1995