Mozione n. 23

TUNIS Marco Fabrizio - USAI Edoardo - FLORIS - SANNA NIVOLI - RANDACCIO sulla ristrutturazione del fondo sociale e la sovrabbondanza di dirigenti.


Il Consiglio regionale

premesso che
in data 1° febbraio 1995 durante la discussione dell'interpellanza, riguardante la questione in oggetto, l'Assessore del lavoro non ha fornito risposte soddisfacenti, fornendo invece risposte inesatte e tendenti ad eludere il merito e la sostanza dei quesiti posti;

considerato che
lo stesso Assessore dando lettura dell'articolo 34 della Legge n. 7 del 1991 ha fornito informazioni imprecise inducendo in errore l'intera Assemblea e condizionando di conseguenza una ponderata e trasparente valutazione;

considerato altresì che
l'oggetto della discussione rivestiva carattere di pubblico interesse in quanto tendeva a far luce sulla situazione di grave disagio venutasi a creare all'interno del Fondo Sociale della Regione Sardegna, comparto amministrativo di cui all'articolo 1 della Legge n. 10 del 1965, che attribuisce la completa gestione autonoma di delicati settori quali l'emigrazione e i cantieri lavoro;

atteso che
l'Assessore regionale del lavoro, mediante una moltitudine di atti amministrativi, ha contribuito ad incrementare la situazione di disagio preesistente che, ormai rasenta la conflittualità all'interno dei vari settori dell'Assessorato del lavoro (vedasi a tale riguardo i numerosi ricorsi amministrativi e le varie denunce penali che hanno rallentato fortemente la funzionalità degli uffici e privato gli interlocutori naturali di un preciso ed univoco punto di riferimento);

rilevato che,
inoltre, da tale difficile situazione è derivato un intervento sindacale in occasione del quale l'Assessore del lavoro si era impegnata a rimuovere le cause di malessere mediante la revoca delle nomine oggetto del contenzioso risultato per sua stessa ammissione dell'emergenza e dell'inesperienza ma che tale impegno è stato, fino ad oggi, totalmente disatteso;

evidenziato che,
la situazione attuale è, inoltre, aggravata dai pareri contrari agli atti dell'Assessore del lavoro, espressi ripetutamente dai competenti organi di controllo e che il medesimo Assessore, con le dichiarazioni in Aula, non ha esibito a supporto di esse i pareri formali dell'Assessorato regionale degli affari generali, a sostegno della congruità e correttezza del suo operato sugli argomenti oggetto dell'interpellanza;

verificato che
l'Assessore del lavoro ha dichiarato pubblicamente di avere attivato i progetti speciali per l'occupazione, sottraendoli al deliberato della Giunta regionale precedente, e che il medesimo continua ostinatamente a difendere scelte penalizzanti l'operatività dell'apparato amministrativo regionale;

ravvisato che,
nelle scelte operative dell'Assessore del lavoro, almeno relativamente all'oggetto della presente mozione, si individua una sorta di leggerezza amministrativa, comunque colpevole e pericolosa perché produce effetti disastrosi sull'operato e l'immagine regionale agli occhi della collettività regionale;

verificato altresì che
l'Assessore del lavoro ha evidenziato gravi lacune conoscitive e quindi scarsa preparazione sulle tematiche e sulle problematiche afferenti il suo mandato di Assessore Tecnico (peraltro da lei stessa varie volte ammesso),

impegna la Giunta regionale
1) ad esibire la documentazione e i pareri che hanno indotto l'Assessore regionale del lavoro a nominare all'interno del Fondo Sociale un Coordinatore di servizio ed un Coordinatore di settore per il quale il TAR ha emesso ordinanza di sospensione per tale nomina e respinto una richiesta di sospensiva inoltrata dal medesimo nei confronti del Direttore legittimamente incaricato, privando contemporaneamente il legittimo titolare delle competenze e prerogative previste dalle leggi vigenti in materia;

2) a riattivare la completa funzionalità del Fondo Sociale regionale e, quindi, ad eliminare le cause di disagio o conflitto che hanno originato una situazione di confusione fra gli emigrati sardi ed i disoccupati sardi;

3) a chiedere all'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, di revocare le nomine oggetto di contenzioso e rispettare, così, le linee programmatiche corrette, indicate dalla Giunta regionale in materia di riorganizzazione del personale dell'Amministrazione regionale e restaurare, di conseguenza, corretti rapporti sindacali.

Cagliari, 16 marzo 1995