Mozione n. 17
BIGGIO - BOERO - LOCCI - USAI Edoardo - GRANARA - LIPPI sul protocollo d'intesa F.S.-Regione Sardegna approvato dalla Giunta il 29 giugno 1994.
Il Consiglio regionale
premesso che
a seguito della delibera adottata dalla Giunta regionale il 29 giugno 1994 e del protocollo d'intesa tra F.S. S.p.A. e Regione sarda, le uniche previdenze rivolte a ridurre l'incidenza del costo dei trasporti dalla Sardegna sono concentrate sul solo 15 per cento del traffico che ricorre al vettore ferroviario, ignorando la stragrande maggioranza dell'interscambio con le "regioni continentali" che si serve dei collegamenti assicurati dal naviglio RO/RO e da tutte le altre tecniche intermodali connesse;considerato che:
- il Piano di intervento delineato crea non poche perplessità, oltre che sulla sua rispondenza alle effettive esigenze della Sardegna anche sul piano della sua congruità con la normativa nazionale e comunitaria;- è evidente che la Legge 23 giugno 1994, n. 402, a cui la delibera regionale fa esplicito riferimento, ha sottolineato la necessità che le iniziative nel settore dei trasporti ripristino la normativa vigente in tema di tutela della concorrenza (così come è stato precisato nella Legge n. 207 del 10 ottobre 1990/A. Garante);
- appare dubbio che i contenuti del protocollo siano vagliati sotto questo punto di vista quando si consideri la discriminazione fatta a carico di tutti gli operatori dell'intermodale strada/RO/RO/container, che occupano in Sardegna migliaia di unità lavorative garantendo, alla Sardegna stessa, l'efficienza dei traffici;
atteso che:
- non si può ignorare che la Commissione CE si è già da tempo espressa riguardo ai contributi a sostegno delle tariffe ferroviarie dello Stato per causa appunto della disparità che queste arrecano (decisione 91/23 CE del 18 settembre 1991), sottolineando come questo sistema di sostegno, limitato alle ferrovie, provochi distorsioni nelle condizioni di concorrenza;- queste misure, ora ripresentate sotto altre forme, aggravano la posizione degli operatori dell'intermodalità strada/RO/RO/container nella necessità di reperire carichi in partenza dall'isola, nonché dei produttori di quelle merci che, per motivi logistici, non possono utilizzare il sistema F.S.;
- l'intervento, anche sotto questo aspetto, tra gli altri, appare contrario all'interesse comune perché costringe gli stessi operatori a cercare di ricoprire le entrate che per effetto del provvedimento vengono a mancare sul restante segmento-mercato del trasporto e cioè sulle materie prime e su tutte le merci di cui la Sardegna ha la necessità di approvvigionarsi dai mercati continentali;
- non si capisce perché le provvidenze proposte debbano limitarsi al settore ferroviario, che rappresenta solo una piccola parte del traffico complessivo palesando i suoi limiti di efficienza pur in presenza di un forte impegno che la Regione (con delibera del 29 giugno 1994) si è impegnata a sostenere,
impegna la Giunta regionale
affinché provveda con urgenza alla revoca della delibera di Giunta del 29 giugno 1994, palesemente in contrasto con le normative CE, promuovendo nel contempo forme di sostegno a favore di tutte le aziende industriali, agricole e artigiane di produzione ubicate in Sardegna, che assicurino alla stessa il recupero dei maggiori oneri di trasporto intermodale derivanti dall'insularità indipendentemente dal modo di trasporto prescelto o necessario.Cagliari, 1° febbraio 1995