Mozione n. 11

SERRENTI - BONESU - SANNA Giacomo sul diritto allo studio.


Il Consiglio regionale

premesso che
nelle scuole sarde di ogni ordine e grado e negli Atenei universitari da tempo è in corso una vasta mobilitazione che vede impegnati studenti e insegnanti per protestare contro la politica governativa della privatizzazione e degli aumenti delle tasse universitarie contenuti nella proposta di riforma scolastica del Ministro D'Onofrio;

considerato che
in un'economia già disastrata come quella isolana il diritto allo studio, soprattutto fra le classi meno abbienti, oltre che essere costituzionalmente tutelato, costituisce un insostituibile volano per lo sviluppo culturale e sociale del popolo sardo;

rilevato che
la Sardegna risulta già fortemente penalizzata per l'applicazione ottusa, senza cioè considerare la particolare situazione socio-geografica dell'Isola, del famoso decreto legge 288/93 (decreto taglia classi), che ha consentito lo smantellamento di numerosissime scuole dei paesi sardi, costringendo migliaia di bambini delle elementari e giovani studenti a viaggiare con i propri mezzi verso altri paesi se voglio continuare a studiare e gettando in mezzo alla strada migliaia di insegnanti,

impegna la Giunta regionale
a richiedere un incontro formale fra il Ministro della pubblica istruzione, l'Assessore regionale della pubblica istruzione ed i rappresentanti delle scuole e università sarde, al fine di concordare tutte le iniziative opportune per garantire il diritto allo studio agli studenti sardi e per annullare gli effetti devastanti del decreto "taglia classi", consentendo la riapertura delle numerose scuole soppresse, considerato che in molti casi rappresentavano l'unica presenza dello Stato in quei luoghi.

Cagliari, 30 novembre 1994