Interpellanza n. 436/A
LIORI - MASALA - BIGGIO - BOERO - CADONI - CARLONI - FRAU - LOCCI - SANNA Noemi - USAI Edoardo sui costi dei prodotti di derivazione petrolifera in Sardegna.
I sottoscritti,
premesso che:
a) esisterebbe una situazione di forte penalizzazione per la Sardegna inerente i costi dei prodotti energetici, in particolare quelli di derivazione petrolifera (benzina, gasolio e olio combustibile), che si riversa principalmente sul settore industriale con pesanti impedimenti al nostro sviluppo, già abbastanza ostacolato dalle forti carenza nei trasporti, nel credito, nelle infrastrutture, etc.;b) in Sardegna è stata realizzata la più grande raffineria d'Europa con costi ambientali molto alti e ripercussioni sulla nostra economia prevalentemente turistica ed agricola;
c) la stampa specializzata ha recentemente dato notizia di una divisione dell'Italia in tre fasce: nord, centro, sud-isole, in cui i costi dei derivati petroliferi sono fortemente differenziati, favorendo paradossalmente le regioni più sviluppate economicamente;
d) parrebbe che la Sicilia, nonostante sia geograficamente compresa nella fascia sud-isole, abbia ottenuto, in virtù della ubicazione sul suo territorio di alcune raffinerie, una agevolazione sui costi energetici pari a quella del nord Italia (la più favorita),
chiedono di interpellare
il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore regionale dell'industria per sapere:1) se corrisponda al vero la notizia riportata da organi di stampa specializzata sulla divisione dell'Italia in tre fasce con costi sui derivati petroliferi differenziati e l'inserimento beffardo della Sardegna in quella più penalizzata;
2) se questa differenziazione sia dovuta all'esito di una contrattazione tra Stato, Regioni e compagnie petrolifere;
3) quali iniziative la Giunta regionale intenda intraprendere al fine di sanare questa situazione di forte penalizzazione per la Sardegna e se non ritenga opportuno adoperarsi per conseguire i risultati ottenuti dalla Regione Sicilia con la certezza che ciò potrà contribuire alla diminuzione del "gap" industriale che la nostra Regione e i nostri concittadini soffrono in maniera così acuta.
Cagliari, 1° aprile 1998