Interpellanza n. 391/A
BALLETTO - PITTALIS - CASU - LOMBARDO sull'utilizzo dei fondi stanziati con la legge regionale 2 settembre 1997, n. 23 a favore dell'Ente Minerario Sardo.
I sottoscritti,
premesso che:
- con la legge regionale 2 settembre 1997, n. 23, a conclusione di un iter assai travagliato, il Consiglio regionale ha stanziato a favore dell'EMSA fondi straordinari per l'ammontare di venticinque miliardi, destinati in parte a sostenere le spese correnti del gruppo e, in parte, per dare avvio, anticipandone gli effetti, alla riforma del comparto minerario;
- proprio per realizzare detta esigenza in data 7 agosto 1997 è stato approvato da parte del Consiglio regionale un ordine del giorno con il quale s'impegnava la Giunta regionale ad utilizzare il nuovo stanziamento "per il pagamento delle retribuzioni, per il collocamento in lista di mobilità lunga, nonché per l'esodo volontario incentivato dei dipendenti di società controllate";
considerato che:
- così come si apprende da notizie apparse in data 26 settembre scorso sul quotidiano L'Unione Sarda e, quindi, a poco meno di due mesi dal provvedimento normativo di che trattasi, parrebbe che gran parte delle somme messe a disposizione dell'EMSA sia stata già utilizzata, residuando solamente sei miliardi degli iniziali venticinque;
- in relazione a questo fatto, non essendo le residue somme assolutamente sufficienti a finanziare neanche le spese correnti della deficitaria gestione dell'EMSA sino alla fine dell'anno (1997), i sindacati di categoria hanno proclamato, per l'ennesima volta, lo stato d'agitazione delle maestranze;
rilevato, altresì, che:
- il disegno di legge n. 350 della Giunta regionale sulla riforma dell'Ente Minerario Sardo è in carico presso la Commissione competente dal 23 luglio 1997, ma non è stato posto ancora in discussione;
- questa circostanza costituisce gravissimo ritardo da parte della maggioranza ulivista e denota la volontà esistente al suo interno di evitare la riforma dell'Ente o, quanto meno, di ritardarne sine die la sua esecuzione,
chiedono di interpellare il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore dell'industria per sapere:
1) perché, pur essendo loro facoltà, non è stata richiesta la procedura d'urgenza per sollecitare l'esame del disegno di legge di riforma dell'Ente;
2) quale destinazione hanno avuto i 19 miliardi sino ad oggi utilizzati e se sono state rispettate le prescrizioni della citata Legge n. 23 e dell'ordine del giorno del 7 agosto 1997 che ne riproponeva i contenuti;
3) quanto è stato spese per retribuzioni, quanto per il collocamento in lista di mobilità lunga e quanto, infine, per l'esodo volontario incentivato per il personale del gruppo in esubero;
4) cosa intenda fare la Giunta regionale per dare finalmente avvio e impulso al risanamento del comparto minerario, specificando i tempi d'attuazione e i costi relativi a carico delle esauste casse regionali;
5) se non ritenga, preso atto del gravissimo stato di dissesto finanziario ed economico dell'EMSA, che sia opportuno portare all'attenzione del Consiglio regionale le problematiche evidenziate affinché siano individuate le cause dello sfascio, le relative responsabilità e vengano posti in essere i rimedi che il caso impone.
Cagliari, 30 settembre 1997