Interpellanza n. 331/A
BONESU sulla rinunzia ad esercitare il servizio postale in gran parte della Sardegna da parte dell'Ente Poste Italiane.
Il sottoscritto
chiede in interpellare il Presidente della Giunta regionale sui seguenti fatti:
è apparso sugli organi di informazione un piano di ristrutturazione dell'Ente Poste Italiane che prevede la soppressione di 174 uffici postali in Sardegna.
Tale fatto comporta che il 40% del territorio sardo resterà sprovvisto del servizio postale, con grave pregiudizio del diritto costituzionale alla comunicazione, con aggravio dei costi per le attività economiche, con grave pregiudizio delle condizioni di vita di numerosi cittadini.
Tale fatto avrà effetti pesantemente negativi per i paesi delle zone interne in via di spopolamento, con ulteriore compromissione degli assetti civili. In provincia di Oristano, per esempio, a seguito di tale piano di ristrutturazione, sarà servita una infima minoranza dei comuni, trenta, contro quarantotto che non avranno il servizio postale.
La cessazione del servizio postale in gran parte della Sardegna rappresenta l'ultimo episodio dell'abbandono della Sardegna da parte dello Stato. Segue infatti alla chiusura degli uffici giudiziari e delle scuole dimostrando l'incapacità del Governo di Roma di assicurare ai sardi i servizi minimi di tutte le comunità civili e allontanandoci dall'Europa.
Solo attraverso gli insediamenti militari il Governo aumenta la sua presenza in Sardegna.
Occorre che il popolo sardo, servendosi delle sue istituzioni, assuma l'esercizio dei servizi necessari per la propria vita e il proprio sviluppo.
Il sottoscritto chiede, inoltre, di interpellare il Presidente della Giunta regionale
per conoscere se intenda rivendicare il diritto del popolo sardo ad avere il servizio postale, anche al di fuori dei centri cittadini, e pertanto se intenda richiedere, anche sotto forma di delega o concessione, che il servizio postale venga interamente gestito in Sardegna da strutture di emanazione regionale, sotto forma di ente pubblico o di società per azioni che, nel quadro delle compatibilità economiche, assicurino comunque un servizio adeguato alle esigenze dei sardi. Si fa rilevare che comunque, a partire dal 1°aprile 1997, l'Ente Poste Italiane perderà il monopolio dei servizi di trasporto di pacchi e colli.Nell'Unione Europea vi sono casi quali quelli delle isole di Man, di Jersey e di Guernesey per la Gran Bretagna e le isole Faroer per la Danimarca, con amministrazione postale autonoma rispetto a quella dello Stato, per cui la creazione, o per meglio dire la rifondazione, delle Poste Sarde si inserisce in un processo europeo di valorizzazione della insularità.
Cagliari, 20 marzo 1997