Interpellanza n. 330/A

BERRIA - SASSU - DETTORI Ivana - OBINO - DIANA - FALCONI sulla delibera della Commissione centrale dell'impiego del 20 novembre 1996 sui criteri di scelta e selezione delle unità lavorative per i lavori socialmente utili.


I sottoscritti,

premesso che
con delibera del 20.11.1996 la Commissione Centrale per l'impiego secondo l'interpretazione data dall'analoga Commissione Regionale, ha stabilito che le unità da occupare in progetti interregionali di lavori socialmente utili possano essere attinte solo dalle graduatorie dei residenti nei Comuni in cui essi si svolgono e, in caso di assenza delle professionalità richieste, nell'ambito dei residenti della sezione circoscrizionale per l'impiego di appartenenza;

considerato che
in tal modo si tagliano fuori incomprensibilmente tanti disoccupati dalla possibilità di avere un lavoro, sia pure temporaneo o precario, per il solo torto di non risiedere in città o paesi sedi di servizi che peraltro sono rivolti a più comunità territoriali e, in particolare modo, quelli residenti nei comuni piccoli o piccolissimi, dove non sono dislocati plessi di scuola superiore o strutture di altri servizi di livello territoriale, e dove anzi si lotta disperatamente per mantenere servizi essenziali di base;

tenuto conto che
nei giorni scorsi si è tenuta a Nuoro una interessante iniziativa che ha lanciato l'allarme sullo spopolamento dei centri minori della nostra Isola - che sono la stragrande maggioranza dei Comuni della Sardegna ed ha posto l'esigenza di individuare con urgenza rimedi capaci di invertire o quantomeno bloccare questa tendenza;

rilevato che
le direttive della Commissione per l'impiego per l'attuazione dei progetti di cui sopra contribuiscono a lasciare nella disperazione questi paesi e ad accelerarne l'agonia,

chiedono di interpellare
il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore del lavoro per sapere quali azioni intendano porre in essere perché la Commissione regionale per l'impiego rigetti la delibera della Commissione centrale e stabilisca, anche per i lavori socialmente utili, che il livello di riferimento per la scelta e la selezione delle unità lavorative sia costituito dalle graduatorie comunali, circoscrizionali, provinciali e regionali, a seconda della valenza territoriale dei servizi cui i progetti sono rivolti.

Cagliari, 18 marzo 1997