Interpellanza n. 323/A
PETRINI - DETTORI Bruno - FANTOLA - FOIS Pietro - LODDO - MACCIOTTA sulla incompatibilità e pericolosità delle onde elettromagnetiche generate dalla trasformazione dell'energia elettrica dall'alta alla bassa tensione della cabina di proprietà ENEL S.p.A., sita nella via Aosta di Cagliari, con la popolazione residente nelle adiacenze.
I sottoscritti,
premesso
che il Comune di Cagliari ha dato l'autorizzazione all'ENEL S.p.A. per la costruzione della cabina primaria "Cagliari - centro" della cubatura di circa 4500 mc per la trasformazione dell'energia elettrica dall'alta (150 kv) alla bassa tensione (15 kv) in cui verranno installati due trasformatori 150/15 kv da 40 MVA ciascuno, alimentazione con cavi sotterranei aventi sezione utile di 1000 mmq e portata di 150 ampere, in un lotto di mq 2350 sito al termine della via Aosta, sotto la scarpata di via Genova, via Milano e nel mezzo di una zona densamente abitata che comprende anche le vie Cuneo, Bolzano e Asti;constatato
che il suddetto lotto, già "zona S3" - verde pubblico di quartiere" unico polmone verde in un quartiere completamente privo di spazi pubblici, nella seduta del Consiglio comunale di Cagliari in data 18 dicembre 1987, su proposta della Giunta, veniva invece destinato ad ospitare una cabina di trasformazione con automatica variante del piano regolatore generale. La motivazione addotta, che tale cabina non poteva essere ubicata altrove, risulta assolutamente inesatta non essendovi motivo alcuno che imponesse la suddetta area al posto di altre aree pubbliche ugualmente baricentriche, ma lontano da abitazioni;considerato
che il Comune di Cagliari era ed è in grado di mettere a disposizione delle aree per il suddetto servizio gratuitamente e che invece tale area è stata lautamente pagata a privati dall'ENEL S.p.A., i motivi della scelta appaiono ancora più incomprensibili;rilevato
ancora che a fine marzo 1996, 737 elettori abitanti nella zona hanno consegnato al Sindaco di Cagliari una petizione volta ad ottenere il trasferimento della centrale in altro sito pubblico realmente idoneo;ribadito
che gli abitanti della zona sono oltremodo preoccupati per i vari pericoli che questa centrale comporta tra cui:- l'elevata incidenza di malattie quali la leucemia, i tumori e gli aborti in popolazioni esposte a campi elettromagnetici, malattie accertate da studi effettuati in varie nazioni quali Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Italia, Svezia da centri altamente qualificati e dei quali si ha ampia documentazione;
- l'inquinamento termico causato dalla dislocazione della cabina sotto un alto costone;
- il pericolo di incendio, data l'angustia della zona e della sola via d'accesso assolutamente insufficiente per evacuare i numerosi abitanti e consentire l'accesso dei Vigili del fuoco;
accertato
che in altre regioni il problema è stato già da tempo superato con la costruzione di tali centrali elettriche lontane dai centri abitati, con l'imposizione di distanze minime di sicurezza o con l'interramento delle cabine onde consentire la dispersione dei campi elettromagnetici e proteggere la popolazione da pericoli;contrari
ai futuri lavori occorrenti per la chiusura dell'anello che comporteranno lo sventramento della città (via Genova, via Milano, viale Bonaria) mentre con lo spostamento nella zona a ridosso della Fiera Campionaria si potrebbe arrivare allo stesso punto passando in piana campagna fino al porto con conseguenti minori oneri per l'ENEL e disagi per la popolazione,chiedono di interpellare la Giunta regionale
affinché emani un provvedimento urgente di sospensione dei lavori della cabina di cui all'oggetto per motivi di sicurezza ambientale e sanitaria ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale n. 46 del 1993 e predisponga con urgenza un testo legislativo contenente la previsione del raddoppio delle distanze minime di sicurezza dalle fonti produttrici di campi elettromagnetici.Cagliari, 18 febbraio 1997