Interpellanza n. 311/A

NIZZI - PITTALIS - MILIA - BIANCAREDDU sulla situazione economico-finanziaria della Banca CIS, sull'assetto societario e sulle prospettive di sviluppo.


I sottoscritti,

apprese
le gravissime notizie dalla stampa regionale secondo le quali la Banca CIS avrebbe avuto una perdita in borsa di 250 miliardi di lire di cui almeno 80 miliardi sarebbero di appartenenza regionale;

appreso,
altresì, che sarebbe intenzione della Regione Autonoma della Sardegna, tramite il suo Presidente di Giunta, sostenere l'ampliamento degli attuali compiti della Banca CIS anche attraverso l'apertura degli sportelli bancari e che tale supposizione, peraltro esternata dallo stesso On. Federico Palomba, sarebbe in linea con la programmazione regionale, in modo che la succitata Banca CIS rimanga sotto controllo pubblico e possa di conseguenza essere assoggettata alla S.F.I.R.S.;

appreso,
oltremodo, dalla stampa che la Banca CIS potrebbe aver costituito delle società di comodo all'estero, onde poter meglio gestire azioni speculative di borsa;

preso atto
della volontà espressa più volte dal Presidente della Giunta regionale, On Federico Palomba, così come della maggior parte delle forze politiche di maggioranza, a dare il via ad un compiuto programma di privatizzazioni, sia degli enti regionali che delle società partecipate, onde facilitare il riordino ed il risanamento delle finanze della Regione;

vista
la partecipazione societaria della Regione Autonoma della Sardegna all'interno della Banca CIS S.p.A., che sarebbe dell'ordine del 32,77%, e che le altre componenti del capitale sociale apparterrebbero al Ministero del Tesoro per il 46,27%, al Banco Ambrosiano Veneto per circa il 2,11%, alla Banca di Sassari per il 3,77% ed al Banco di Sardegna per il 15,08%,

chiedono di interpellare il Presidente della Giunta Regionale della Sardegna e l'Assessore regionale competente per sapere:

a) se siano a conoscenza della succitata situazione;

b) se i rappresentanti di nomina regionale in seno al Consiglio di Amministrazione della Banca CIS abbiano svolto il compito per il quale sono preposti, e cioè tutelare gli interessi della Regione Autonoma della Sardegna e di conseguenza di tutti i cittadini sardi;

c) se la Banca CIS abbia costituito società di comodo all'estero;

d) se abbiano preso visione della relazione-denuncia effettuata dagli ispettori di Bankitalia sulle operazioni di borsa condotte da alti dirigenti del CIS;

e) se il bilancio della Banca CIS sia ancora bloccato a tutt'oggi,

f) quali urgenti provvedimenti abbiano adottato ed intendano adottare onde contribuire a far chiarezza sulla gravissima situazione che si è venuta a creare, soprattutto sulla perdita dei 250 miliardi;

g) se quanto suesposto non sia già sufficiente a facilitare la privatizzazione di tale servizio bancario, non essendo, a quanto traspare, la stessa Regione Autonoma della Sardegna a seguire la normale attività di controllo sulla stessa Banca CIS.

Cagliari, 10 dicembre 1996