Interpellanza n. 215/A

FRAU - MASALA - CADONI - LIORI sulla applicabilità del sistema di libera scelta delle prestazioni sanitarie in strutture pubbliche e private.


I sottoscritti,
premesso che:

a) la Legge 724/94 sancisce il sistema di libera scelta delle prestazioni sanitarie (e del pagamento delle prestazioni specialistiche, ivi comprese quelle di diagnostica strumentale e di laboratorio) da parte dell'assistito in strutture pubbliche e private con la sola prescrizione del medico di fiducia e senza richiedere anticipatamente il benestare della A.S.L. (ex USL) di competenza;

b) tale principio viene correttamente applicato dalle AA.SS.LL. della Sardegna, ad eccezione della A.S.L. n. 1 di Sassari;

c) i laboratori di analisi operanti nel sassarese avendone i requisiti - in base alle norme vigenti - hanno, a far data dal 1° gennaio 1995, continuato ad erogare le prestazioni ai singoli cittadini senza richiedere "il timbro" per accettazione della A.S.L. di provenienza;

d) nonostante le prestazioni specialistiche erogate a tutt'oggi la A.S.L. n. 1, per conto della Regione Autonoma della Sardegna, non ha accreditato le somme maturate, mettendo in crisi il sistema privatistico che dà lavoro a decine e decine di tecnici;

e) il TAR della Sardegna dichiarava, nella seduta del 6 giugno 1995, proponibili i ricorsi presentati dai direttori dei laboratori di analisi convenzionati contro la Regione Autonoma della Sardegna e la stessa A.S.L. n. 1 in relazione al provvedimento di rifiuto o di differimento di attuazione del sistema di libera scelta dell'assistito;

f) i laboratori privati di analisi hanno accettato di buon grado i nuovi tariffari predisposti dall'Assessorato regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale, del tutto simili a quelli praticati presso le strutture pubbliche;

g) il potersi rivolgere in libertà - a parità di condizioni - a strutture sia pubbliche che private fa sì che il paziente possa avere risposte in tempi molto rapidi,

chiedono di interpellare l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e assistenza sociale per sapere:

1) per quali motivi la A.S.L. n. 1 di Sassari non ritenga di applicare ai propri assistiti il regime di libera scelta delle prestazioni sanitarie - così come previsto dalla legge - senza che gli stessi utenti debbano richiedere la preventiva autorizzazione presso la struttura pubblica, norma che si concretizza solamente in una perdita di tempo;

2) perché l'Assessorato dell'igiene, sanità e assistenza sociale non abbia dato risposta alla richiesta dei direttori dei laboratori privati di analisi, che si erano detti disponibili a trovare una soluzione transattiva per gli anni 1995/1996;

3) se sia a conoscenza dell'accordo siglato il 30 gennaio 1996 fra gli Assessorati regionali dell'igiene, sanità e assistenza sociale di tutta Italia e le Associazioni professionali dei dirigenti dei laboratori privati di analisi e perché lo stesso accordo non venga recepito dalla A.S.L. n. 1 di Sassari;

4) se non sia opportuno addivenire ad un incontro urgente al fine di chiarire una situazione che sta diventando insostenibile, sia per gli assistiti che per chi eroga le prestazioni, nell'interesse preminente degli operatori del settore che rischiano di restare senza lavoro.

Cagliari, 11 aprile 1996