CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURASECONDA COMMISSIONE PERMANENTE
(Lavoro, cultura, formazione professionale, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche, informazione)RISOLUZIONE N. 32
sulle possibili conseguenze occupazionali per i lavoratori della società Tiscali a seguito della cessione del ramo d’azienda alla Società Fastweb Air Srl.
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La Seconda Commissione permanente del Consiglio regionale,
PREMESSO che:
- la società Tiscali Italia Spa costituisce una realtà di primaria importanza per la nostra Regione dal punto di vista industriale e occupazionale;
- nel 2016 a seguito della fusione con Aria è nata la nuova Tiscali Italia Spa nella quale sono confluite le frequenze Ghz in capo ad Aria e le infrastrutture di rete fissa possedute da Tiscali, con un numero di dipendenti pari a circa 1.200 unità;CONSTATATO che:
- che la società Aria Spa, soggetta al controllo da parte della società Tiscali, ha presentato al MISE istanza di proroga della durata dei diritti d’uso delle frequenze in banda 3.4-3.6 di cui alla delibera n. 209/07/CONS;
- l’AGCOM ha provveduto ad esprimere al MISE, con la deliberazione n. 183/18/CONS del 18 aprile 2018, un parere di sussistenza delle condizioni per la concessione della proroga fino alla data del 31 dicembre 2029;
- il MISE, nonostante i ripetuti solleciti, non ha ancora provveduto a rilasciare l’autorizzazione alla suddetta proroga;PRESO ATTO che:
- in data 30 luglio 2018 la società Tiscali ha siglato un accordo con la società Fastweb con il quale quest’ultima si è l’impegnata ad acquisire il ramo di azienda di Tiscali costituito dall’infrastruttura di rete Wireless (FWA) e la titolarità dello spettro 3.5 Ghz, sempre di proprietà della società Tiscali;
- in data 9 ottobre 2018 i sindacati hanno ricevuto, da parte di Unindustria, la comunicazione con la quale la Società Fastweb Air Srl ha manifestato formalmente la propria intenzione di acquisire dalla società Tiscali Italia Spa il ramo di azienda costituito dalla funzione denominata “Technical Unit LTE” e dato avvio alla procedura prevista l’articolo 47 della legge 29 dicembre 1990, n. 228 che disciplina il trasferimento di azienda;TENUTO CONTO che:
- in data 5 settembre 2018, presso il MISE, si è tenuta una riunione tra una delegazione sindacale e le aziende Tiscali e Fastweb sul futuro lavorativo dei 650 dipendenti della società Tiscali;
- in data 23 ottobre si è svolto presso il MISE un ulteriore incontro tra le delegazioni sindacali e i rappresentati delle aziende che si è concluso, nell’impossibilità di chiudere un accordo, con un ulteriore rinvio al 20 novembre p.v.;TENUTO CONTO, inoltre, che in data 22 ottobre 2018, presso la sede di Confindustria di Roma, alla presenza di una delegazione sindacale e dei rappresentanti delle due aziende è stata formalmente avviata la procedura prevista dal citato articolo 47 (esame congiunto) e che l’incontro è terminato con un aggiornamento dei lavori al 30 ottobre p.v.;
VERIFICATO che nella citata comunicazione di avvio della procedura di cessione di ramo d’azienda si dichiara che il numero dei dipendenti Tiscali Italia Spa attualmente in forza nel ramo d’azienda oggetto del trasferimento è pari, per la sede di Cagliari, a sole 9 unità e che soltanto per questi dipendenti l’acquisizione del ramo di azienda determinerà la prosecuzione, senza soluzione di continuità, dei rapporti di lavoro con la Società Fastweb Spa.;
RILEVATO che:
- nel corso dell’audizione dei sindacati del 25 ottobre u.s. è emerso che dal 2016 ad oggi il numero di dipendenti dell’azienda Tiscali si è ridotto a 650 lavoratori;
- allo stato attuale manca un piano industriale e una strategia per il futuro dell’azienda che possa dare garanzie occupazionali ai circa 1.500 lavoratori interessati, compresi quelli coinvolti nell’indotto aziendale;CONSIDERATO che la situazione desta forti preoccupazioni, sia per le conseguenze sull’economia sarda che per i rischi in termini occupazionali che potrebbero derivare per i lavoratori e le loro famiglie;
VALUTATO che:
- la soluzione della vertenza richiede il massimo impegno di tutte le istituzioni regionali che devono assumere un ruolo primario di iniziativa, proposta e mediazione, anche nei tavoli nazionali, al fine di pervenire ad una soluzione che consenta di salvaguardare tutti i posti di lavoro;
- la Regione, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, lettera a), della legge regionale n. 9 del 2016, è tenuta a svolgere “un’attività di mediazione nei conflitti di lavoro collettivi e assume la qualità di soggetto istituzionale di mediazione attiva per la sigla di accordi e protocolli”,IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE E LA GIUNTA REGIONALE
- a svolgere in qualità di soggetto istituzionale un’attività di mediazione attiva per il raggiungimento di un accordo aziendale che tuteli i lavoratori;
- a partecipare all’incontro presso il MISE del prossimo 20 novembre con un ruolo di proposta e mediazione ai fini della soluzione della vertenza e della salvaguardia di tutti i posti di lavoro;
- ad avviare le opportune interlocuzioni con il MISE affinché provveda in tempi rapidi ad autorizzare la proroga dei diritti d’uso delle frequenze in banda 3.4-3.6 fino al 31 dicembre 2029,DISPONE
la trasmissione della presente risoluzione all’Assemblea, ai sensi dell’articolo 51, comma 1, del regolamento.
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La risoluzione è stata approvata nella seduta del 25 ottobre 2018.