CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURATERZA COMMISSIONE PERMANENTE
(Programmazione, bilancio, contabilità, credito, finanza e tributi, partecipazioni finanziarie, demanio e patrimonio, politiche europee, rapporti con l’Unione europea, partecipazione alla formazione degli atti europei, cooperazione internazionale)RISOLUZIONE N. 28
sulla definizione di un nuovo assetto dei rapporti economici e finanziari tra lo Stato e la Regione autonoma della Sardegna nella materia della finanza locale e sul concorso regionale al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica nazionali.
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La Terza Commissione permanente del Consiglio regionale,
PREMESSO che:
- dal 2010 la Regione sostiene integralmente i costi della sanità, del trasporto pubblico locale e della continuità territoriale;
- dal 2012 concorre principalmente al perseguimento degli obiettivi nazionali di finanza pubblica attraverso gli accantonamenti disposti dallo Stato a valere sulle quote di compartecipazione al gettito statutariamente spettanti alla Regione;
- l’ammontare delle risorse sottratte al bilancio regionale con i predetti accantonamenti, pari a euro 3,5 miliardi dal 2012 al 2017, risulta con tutta evidenza eccessivo in relazione alle condizioni economiche dell’Isola;
- le reiterate richieste della Regione di adeguata ridefinizione dell’ammontare degli accantonamenti non sono state accolte dal Governo;
- a decorrere dall’anno 2009 lo Stato per risanare i conti pubblici ha drasticamente ridotto i trasferimenti erariali spettanti ai comuni e alle province sarde;
- come anche riconosciuto dalla Corte costituzionale nella sentenza 275/2007, la materia della finanza locale è devoluta alla competenza esclusiva della Regione in forza dell'art. 3, comma primo, lett. b) dello Statuto speciale (“Ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni”);
- la Regione già finanzia ordinariamente la finanza locale con ingenti trasferimenti e assegnazioni specifiche. A tale riguardo si consideri che nel 2016, come da rendiconto generale della Regione parificato dalla Corte dei conti, la Missione 18 (Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali) ha inciso sul bilancio regionale per ben il 13,62% sulla competenza e per il 15,52% sulla cassa rappresentando la seconda voce del bilancio regionale;CONSIDERATO che:
- è opportuno definire un nuovo assetto dei rapporti economici e finanziari tra lo Stato e la Regione Sardegna che, nel pieno rispetto delle prerogative autonomistiche riconosciute nello Statuto speciale, tenga conto delle oggettive condizioni di svantaggio strutturale permanente dovute all’insularità le quali costituiscono un ostacolo allo sviluppo economico e sociale dell’intero territorio regionale;
- è interesse della Regione dare compiuta attuazione al quadro autonomistico tracciato nello Statuto speciale acquisendo le funzioni riguardanti la materia “finanza locale” ancora esercitate dallo Stato. Ciò realizzerebbe, infatti, l’unitarietà del sistema della finanza pubblica regionale assicurando agli enti locali maggiore autonomia e responsabilità nella gestione dei propri bilanci, certezza sulla quantità e i tempi di erogazione delle risorse da parte della Regione e, quindi, un generale miglioramento nella qualità dei servizi somministrati ai cittadini;RITENUTO opportuno che, nell’ambito dell’attuale quadro istituzionale, vada verificata la possibilità di attivare un negoziato con il Governo per la definizione di un nuovo assetto dei rapporti economici e finanziari tra lo Stato e la Regione Sardegna che si fondi sui seguenti presupposti:
- compiuta assunzione da parte della Regione delle funzioni riguardanti la “finanza locale”ancora esercitate dallo Stato;
- contestuale riduzione dell’ammontare degli accantonamenti disposti dallo Stato a valere sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali spettanti alla Regione;
- contestuale introduzione nella parte III dello Statuto speciale per la Sardegna della previsione di un tetto massimo alla possibilità di disporre a carico della Regione nuovi o maggiori contributi per il risanamento della finanza pubblica, analogamente a quanto stabilito nell’accordo stipulato tra Stato e Regione Trentino Alto Adige nel 2014,IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
ad attivare, senza indugio, un negoziato con il Governo per la definizione di un nuovo assetto dei rapporti economici e finanziari tra lo Stato e la Regione Sardegna nei seguenti termini:
1) compiuta assunzione da parte della Regione delle funzioni riguardanti la “finanza locale” ancora esercitate dallo Stato;
2) contestuale riduzione dell’ammontare degli accantonamenti disposti dallo Stato a valere sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali spettanti alla Regione;
3) contestuale introduzione nella parte III dello Statuto speciale per la Sardegna della previsione di un tetto massimo alla possibilità di disporre a carico della Regione nuovi o maggiori contributi per il risanamento della finanza pubblica.------------------------------------
La risoluzione è stata approvata all’unanimità nella seduta del 20 giugno 2018.