CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

PRIMA COMMISSIONE PERMANENTE
(Autonomia, ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli enti e del personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare)

RISOLUZIONE N. 25

sulle ripercussioni sui conti delle province sarde e sulla città metropolitana di Cagliari delle misure contenute nel disegno di legge di previsione del bilancio dello Stato 2018 in discussione in Parlamento.

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La Prima Commissione permanente del Consiglio regionale,

PRESO ATTO della perdurante difficoltà finanziaria delle province sarde e della città metropolitana di Cagliari già evidenziata durante le numerose audizioni dei rappresentanti degli enti interessati, svoltesi nell'anno in corso;

CONSIDERATO che:
- la difficoltà risulta in buona parte imputabile ai tagli e agli obblighi di contenimento della spesa imposti dalle leggi statali (articolo 16, comma 7, decreto legge n. 95 del 2012 e decreti attuativi; articolo 1, comma 418, legge n. 190 del 2014, come integrato e attuato dall'articolo 8, comma 1 bis del decreto legge n. 113 del 2016 e dall'articolo 16, comma 2 del decreto legge n. 50 del 2017; articolo 47, comma 2 del decreto legge n. 66 del 2014 come attuato dall'articolo 16, comma 3 del decreto legge n. 50 del 2017);
- le misure adottate dallo Stato al fine di compensare, almeno in parte, le sopra evidenziate riduzioni (in particolare: articolo 1, commi 438 e 439 della legge n. 232 del 2016 - bilancio di previsione per il 2017 e pluriennale 2017-2019 - come attuato dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri 10 marzo 2017; articoli 15 e 23 del decreto legge n. 50 del 2017) non risultano sufficienti a coprire le spese necessarie per l'erogazione di servizi di primaria importanza per le comunità appartenenti a tali enti;
- in particolare, le province sarde e la città metropolitana di Cagliari, come già evidenziato in precedenti atti di indirizzo delle Commissioni, sono state esplicitamente escluse da alcuni contributi destinati ai soli enti di area vasta delle regioni a statuto ordinario (ad esempio articolo 1, commi 754 e 764 della legge n. 208 del 2015 - Legge di stabilità 2016; articolo 20, commi 1 e 1 bis del decreto legge n. 50 del 2017);

CONSTATATO che:
- in linea di continuità con quanto appena evidenziato, il disegno di legge contenente il "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020" (AS n. 2960), assegnato alla Quinta Commissione permanente del Senato (Bilancio) lo scorso 31 ottobre 2017, all'articolo 70, comma 1, anche per il 2018 prevede un contributo di 352 milioni di euro a favore delle province e delle città metropolitane delle sole regioni a statuto ordinario (di cui 270 milioni a favore delle province e 82 milioni a favore delle città metropolitane);
- inoltre, in modo generico, l'articolo 69 del citato disegno di legge destina un fondo di 60 milioni di euro in favore di tutti i territori delle autonomie speciali (con modalità di riparto, criteri, finalità e destinatari da stabilire con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta dei Ministri competenti in materia di economia e finanze e affari regionali, previa intesa in sede di Conferenza);

CONSIDERATO che l'esclusione delle province e delle città metropolitane delle regioni a statuto speciale dal contributo di cui al comma 1 del citato articolo 70 del disegno di legge del bilancio statale (unitamente ai liberi consorzi della Regione siciliana) penalizza in particolar modo le province sarde e la città metropolitana di Cagliari in quanto nelle altre regioni speciali il livello di governo provinciale assume differenti caratteristiche istituzionali e differenti sistemi di finanziamento (come nel caso delle Province autonome di Bolzano e Trento) o non è presente (come nel caso della Regione Valle d'Aosta e della Regione Friuli Venezia Giulia);

CONSIDERATA la necessità di intervenire nell'immediato, per far fronte alla situazione finanziaria delle province sarde e della città metropolitana di Cagliari, anche attraverso l'inclusione di tali enti tra i destinatari dei contributi previsti per gli enti di area vasta delle regioni a statuto ordinario, al fine di garantire le risorse necessarie ad assicurare l'erogazione dei servizi essenziali per i cittadini;

CONSIDERATO che l'iter del citato disegno di legge contenente il bilancio di previsione dello Stato per il 2018 si trova nella fase iniziale e che, pertanto, può essere modificato e integrato con misure che includano le province sarde e la città metropolitana di Cagliari tra i destinatari dei contributi finanziari previsti per gli enti di area vasta delle regioni a statuto ordinario,

CHIEDE

1) che anche le province sarde e la città metropolitana di Cagliari vengano incluse tra i destinatari dei contributi e delle misure previsti per gli enti di area vasta delle regioni a statuto ordinario dall'articolo 70 del disegno di legge contenente il bilancio di previsione dello Stato per il 2018, attualmente all'esame del Senato;
2) che venga nell'immediato avviato un serrato confronto sul tema con i parlamentari sardi in modo che, prima dell'entrata in vigore della citata legge di bilancio di previsione dello Stato, possano essere introdotte le modifiche e le integrazioni necessarie per realizzare le finalità sopra esposte;
3) che la presente risoluzione, ai sensi dell'articolo 51, comma 1 del Regolamento interno, venga portata in tempi brevi in discussione in Assemblea con l'auspicio che trovi il consenso unanime dell'intero Consiglio regionale.

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La risoluzione è stata approvata nella seduta pomeridiana dell'8 novembre 2017.