CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURAPRIMA COMMISSIONE PERMANENTE
(Autonomia, ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli enti e del personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare)RISOLUZIONE N. 21
sulla situazione finanziaria degli enti di area vasta della Sardegna
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La Prima Commissione permanente del Consiglio regionale,
CONSIDERATA la complessiva difficoltà finanziaria delle Province sarde e della Città metropolitana di Cagliari, principalmente imputabile ai tagli previsti dalle leggi statali e, in particolare dalla legge n. 190 del 2014 che, all’articolo 1, comma 418, impone il concorso da parte di tali enti al contenimento della spesa pubblica attraverso una riduzione della spesa che, stando ai dati provvisori a disposizione, ammontano a 34.180.681 euro per il 2015, 68.361.362 euro per il 2016 e 102.542.043 euro per il 2017;
CONSIDERATO che anche le altre misure di contenimento della spesa pubblica incidono considerevolmente sui bilanci degli enti di area vasta sia attraverso ulteriori contributi da versare allo Stato (Decreto legge n. 66 del 2014) sia attraverso la riduzione di trasferimenti erariali destinati a tali enti (Decreto legge n. 95 del 2012, articolo 16, comma 7) che, solo per il 2016, ammontano a 47.767.000 euro;
PRESO ATTO della difficile situazione finanziaria in cui versano le singole Province sarde e la Città metropolitana di Cagliari, come risulta dalle audizioni dell’Assessore regionale degli enti locali, del Sindaco della Città metropolitana di Cagliari, degli Amministratori straordinari delle province e dei Sub commissari delle “zone omogenee” in esse ricomprese, svoltesi durante la seduta della Commissione del 25 gennaio 2017;
PRESO ATTO che la legge di stabilità 2016 (L. 208 del 2015, articolo 1, comma 754), a decorrere dal 2016, ha previsto un contributo annuale permanente destinato alle province e alle città metropolitane delle sole Regioni a statuto ordinario;
PRESO ATTO che la legge di bilancio per il 2017 (Legge n. 232 del 2016), al fine di porre rimedio alla situazione che nel tempo si è creata a causa dei continui tagli statali, all’articolo 1, comma 438 prevede l’istituzione di un Fondo da ripartire per il finanziamento di interventi a favore degli enti territoriali, con modalità e criteri da stabilire mediante uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa intesa in sede di Conferenza unificata.
CONSIDERATO che, dalle informazioni in possesso della Commissione, apprese anche in seguito all’audizione dell’Assessore regionale degli Enti locali nella seduta del 25 gennaio 2017, lo schema di decreto di cui al citato articolo 1, comma 438 della Legge n. 232 del 2016 escluderebbe dal riparto del fondo ivi previsto gli enti di area vasta delle Regioni a statuto speciale;
CONSIDERATO che con tale ulteriore esclusione la situazione dei bilanci degli enti di area vasta della Sardegna diventerebbe ancora più critica incidendo sull’erogazione dei servizi essenziali che devono essere garantiti ai cittadini,
STABILISCE
con le procedure previste dal Regolamento interno, di richiedere al Parlamento l’audizione di una propria delegazione presso la Commissione Parlamentare per le questioni regionali al fine di esporre le problematiche relative alla grave situazione finanziaria degli enti di area vasta sopra descritta,
INVITA L’ASSESSORE REGIONALE DEGLI ENTI LOCALI
a. a presentare, prima dell’approvazione della legge regionale di stabilità per il 2017, un quadro complessivo delle spese che gli enti di area vasta devono affrontare per garantire tutti i servizi e le funzioni di loro competenza, al fine di valutare l’adeguatezza degli stanziamenti che nella medesima legge saranno loro destinati.
b. ad avviare le opportune interlocuzioni nelle apposite sedi e in particolare presso la Conferenza unificata, affinché le misure di sostegno a favore degli enti locali, previste nella legge di bilancio per il 2017 (L. 232 del 2016) vengano estese anche agli enti di area vasta della Regione Autonoma della Sardegna;
c. a monitorare periodicamente la gestione degli enti di area vasta e delle loro funzioni, anche attraverso un rapporto trimestrale, predisposto dagli Amministratori straordinari delle Province, in cui si attesti la situazione dei bilanci degli enti amministrati e i rapporti tra i flussi delle risorse ad essi trasferite e le spese sostenute per garantire ai cittadini i servizi fondamentali;
d. a proporre alla Giunta regionale un disegno di legge che, modificando quanto disposto sul punto dall’articolo 27 della l.r. n. 2 del 2016, come modificato dalla l.r. 11 novembre 2016, n. 29, preveda il rinvio delle elezioni dei presidenti delle province e dei consigli provinciali in modo che la riforma degli enti di area vasta disciplinata dalla citata l.r. n. 2 del 2016 prenda effettivo avvio solo in seguito al superamento delle difficoltà finanziarie evidenziate.
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La risoluzione è stata approvata a maggioranza nella seduta del 31 gennaio 2017.