CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURASECONDA COMMISSIONE PERMANENTE
(Lavoro, cultura, formazione professionale, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche, informazione)RISOLUZIONE N. 17
sulla necessità di individuare nell’immediato misure straordinarie dirette alla ricollocazione dei lavoratori legati alla vertenza ex-ILA di Portovesme.
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La Seconda Commissione permanente del Consiglio regionale,
RILEVATO che la vertenza ex-ILA, che coinvolge complessivamente 102 lavoratori, sta assumendo dimensioni di particolare gravità in quanto, ai lavoratori che da mesi sono privi di strumenti di sostegno al reddito, si aggiungeranno coloro che, a giugno 2016, usciranno definitivamente dal bacino degli ammortizzatori sociali;
CONSIDERATO che il Sulcis Inglesiente è un territorio in forte sofferenza, soggetto a recessione economica e costante perdita occupazionale e che la recente deliberazione della Giunta regionale n. 67/1 del 29 dicembre 2015 ha classificato, ai sensi del decreto legge n. 83 del 2012 (conv. legge n. 134 del 2012), il polo industriale di Portovesme, area di crisi industriale complessa;
VERIFICATO che l’accordo di programma sottoscritto dalla Regione nel 2012, finalizzato al riavvio del progetto industriale, di fatto, non ha trovato attuazione a causa dello scenario di totale deindustrializzazione che si è andato delineando con particolare riguardo alla crisi delle industrie energivore e del comparto dell’alluminio;
CONSIDERATO, inoltre, che sono venute a mancare, conseguentemente, anche le opportunità di sviluppo di piccole e medie imprese legate alle attività dell’indotto, complementari alle lavorazioni dell'alluminio, nonché, i servizi funzionali alle attività delle grandi aziende;
VALUTATO che:
- la Giunta regionale, con la suddetta deliberazione, ha assunto l’impegno ad attivare in quel territorio “progetti di riconversione e riqualificazione industriale, che promuovano gli investimenti produttivi, anche di carattere innovativo, la riqualificazione delle aree interessate, la formazione di capitale umano, la riconversione di aree industriali dismesse, il recupero ambientale e l’efficientamento energetico dei siti e la realizzazione delle infrastrutture funzionali agli interventi”;
- in attesa dell’individuazione di soluzioni industriali atte a risolvere in via definitiva la vertenza attraverso il rilancio delle attività produttive legate alla filiera dell’alluminio, è urgente dare risposte immediate ai lavoratori coinvolti che hanno perso o che perderanno, nell’arco dei prossimi mesi, la copertura degli ammortizzatori sociali e assicuragli un reddito minimo;RILEVATO che occorre individuare soluzioni e discipline omogenee a tutte le vertenze industriali in atto e garantire a tutti i soggetti interessati di accedere, in pari misura e condizioni, alle opportunità offerte dagli strumenti di politica attiva;
DATO ATTO che i lavoratori coinvolti nella vertenza in questione hanno maturato un’esperienza e possiedono una professionalità utili ad una prospettiva di ricollocazione;
TENUTO CONTO che un congruo numero di ex lavoratori possiede, invece, un’età che consentirebbe un percorso di accompagnamento alla pensione con l’effetto di ridurre significativamente il numero delle unità lavorative da ricollocare;
CONSIDERATO che i suddetti lavoratori hanno la necessità di un accompagnamento al lavoro e di un servizio di assistenza alla ricollocazione da parte dei centri per l’impiego da garantirsi attraverso un’effettiva presa in carico e l’erogazione di servizi mirati, in attuazione dei principi contenuti nella recente riforma dei servizi per il lavoro approvata dal Consiglio regionale;
RILEVATA la necessità di intervenire, con urgenza, con strumenti di ricollocazione straordinari da individuare nell’ambito degli strumenti di politica attiva attualmente in essere;
CONSIDERATO che nell’erogazione degli interventi deve essere rispettato principio di condizionalità e che i soggetti interessati devono assicurare l’attivazione al lavoro;
RITENUTO altresì, di primaria importanza, adoperarsi con tutti i mezzi per trovare delle soluzioni di prospettiva che consentano il riavvio delle attività industriali o soluzioni alternative tendenti a ricercare nuovi spazi di mercato e di produzione,
IMPEGNA
L’ASSESSORE REGIONALE DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE,
COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE E L’ASSESSORE REGIONALE DELL’INDUSTRIA- a effettuare una ricognizione completa che consenta di censire i lavoratori coinvolti nella vertenza ex ILA e il loro profilo di occupabilità, attraverso i dati in possesso dei centri per l’impiego;
- a predisporre un Piano di ricollocazione mirato contenente una proposta articolata e diversificata che prenda in considerazione l’utilizzo di tutti gli strumenti di politica attiva in essere quali flexecurity, welfare to work, contratto di ricollocazione, i corsi di formazione professionale, gli interventi pilota nell’ambito del Fondo social impact investing, le misure dell’autoimpiego e gli altri strumenti all’uopo individuati;
- a verificare la possibilità di far accedere i più anziani allo strumento del prestito previdenziale;
- a disporre per i lavoratori interessati un’effettiva presa in carico da parte dei centri per l’impiego e un servizio personalizzato di assistenza alla ricollocazione programmato e strutturato;
- a valutare l’opportunità di estendere, a favore di questi lavoratori, quale misure utile allo scopo, lo strumento dell’assegno di ricollocazione e ad individuare a tal fine apposite risorse finanziarie;
- a valutare se nell’ambito degli interventi e dei cantieri per il rilancio e lo sviluppo dell'intera area del Sulcis Iglesiente contenuti nel Piano Sulcis o di quelli dei relativi alle bonifiche e alla messa in sicurezza dei siti nell’area del parco geominerario possa prevedersi l’inserimento lavorativo di una parte dei lavoratori ex-ILA;IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
- a rafforzare le interlocuzioni con il Governo affinché al riconoscimento della situazione di crisi industriale complessa di Portovesme sia effettivamente ricollegato un progetto di riconversione e riqualificazione industriale capace di dare concrete risposte alla grave crisi del territorio che coinvolge le aziende interessate, l’indotto ad esse collegato, i lavoratori e la popolazione locale;
- ad avviare un’attività di scouting per l’individuazione di soluzioni industriali di prospettiva utili a rilanciare il progetto industriale nell’area coinvolta;
- a condurre, anche attraverso progetti sperimentali, iniziative di riqualificazione e riconversione delle attività economiche del territorio finalizzate a occupare nuovi spazi di produzione e di mercato e a individuare soluzioni occupative ed economiche alternative.------------------------------------
La risoluzione è stata approvata all'unanimità nella seduta del 18 maggio 2016.