CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURARISOLUZIONE N. 7(ex n. 12 Comm)/6
RISOLUZIONE DELLA PRIMA COMMISSIONE PERMANENTE AUTONOMIA, ORDINAMENTO REGIONALE, RAPPORTI CON LO STATO, RIFORMA DELLO STATO, ENTI LOCALI, ORGANIZZAZIONE REGIONALE DEGLI ENTI E DEL PERSONALE, POLIZIA LOCALE E RURALE, PARTECIPAZIONE POPOLARE
RISOLUZIONE DELLA SECONDA COMMISSIONE PERMANENTE LAVORO, CULTURA, FORMAZIONE PROFESSIONALE, ISTRUZIONE, BENI E ATTIVITÀ CULTURALI, IDENTITÀ LINGUISTICHE, INFORMAZIONE
sulla situazione dei lavoratori addetti al servizio di vigilanza armata, portierato, custodia, manutenzione impianti di sicurezza presso gli immobili della Regione autonoma della Sardegna e lavaggio autoveicoli.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTA la determinazione n. 1419 del 25 giugno 2014 - con la quale è stata indetta una procedura aperta, suddivisa in tre lotti, finalizzata all'affidamento dei servizi di vigilanza armata, portierato, custodia, manutenzione impianti di sicurezza presso gli immobili della Regione autonoma della Sardegna e lavaggio autoveicoli, da aggiudicarsi con il criterio del prezzo più basso - e la determinazione n. 1419 del 23 ottobre 2014 con la quale sono stati aggiudicati i tre lotti alla Società Coopservice, pur essendo ancora sospesa l'assegnazione del terzo lotto;
VISTO il decreto legge n. 66 del 2014 (convertito in legge 23 giugno 2014, n. 89) che all'articolo 8, comma 4, impone alle regioni di ridurre la spesa in ogni settore per acquisti di beni e servizi nella misura prevista dall'articolo 46 dello stesso decreto;
CONSIDERATO che tale disposizione, comportando dei tagli nei trasferimenti alle regioni, ha reso necessari importanti interventi di razionalizzazione e di efficientamento della spesa anche da parte della Regione sarda;
VALUTATO che rientra in tale prospettiva la decisione della Giunta regionale di rivedere il contenuto e i termini del servizio di vigilanza armata, portierato, custodia, manutenzione impianti di sicurezza presso gli immobili della Regione autonoma della Sardegna al fine di conseguire dei risparmi nella spesa per acquisto di beni e servizi;
VERIFICATO che il principale elemento di tale revisione ha riguardato la sostituzione del servizio di vigilanza armata con quello di portierato e custodia negli immobili non considerati "sensibili" dal punto di vista della sicurezza;
PRESO ATTO che la Regione nel disciplinare di gara ha inserito la cosiddetta clausola sociale finalizzata a "tutelare e salvaguardare i livelli occupazionali conformemente alle disposizioni previste dalla contrattazione collettiva in materia di riassorbimento del personale" e ha previsto l'obbligo dell'impresa aggiudicataria "ad effettuare la procedura di cambio d'appalto nel rispetto delle disposizioni dello schema di contratto";
VALUTATO che l'inserimento di tale clausola ha consentito il mantenimento dei livelli occupazionali esistenti in quanto tutti i lavoratori precedentemente impiegati come Guardie particolari giurate (GPG) e i lavoratori addetti alla custodia dei parcheggi e lavaggio degli autoveicoli sono stati riassunti dall'impresa aggiudicataria;
CONSIDERATO che:
- la ridefinizione del servizio, pur con il mantenimento di tutti i dipendenti, ha comportato ripercussioni sulla tipologia del personale necessario in quanto una parte dei lavoratori, che nel precedente appalto erano inquadrati come Guardie particolari giurate (GPG), vengono impiegati come portieri/custodi con una modifica delle mansioni e del trattamento economico (che implica una riduzione di circa il 30 per cento) imputabile all'applicazione del meno vantaggioso contratto relativo ai servizi fiduciari invece di quello per i servizi di vigilanza armata;
- nelle more dell'espletamento della gara per il complessivo affidamento dei servizi di vigilanza, portierato/custodia e lavaggio autoveicoli, con la delibera n. 37/2 del 2 luglio 2008 la Giunta regionale ha affidato alla ditta Park Auto Sarda Srl i servizi di custodia dei parcheggi e lavaggio degli autoveicoli nella misura strettamente indispensabile a garantire il fabbisogno dell'Amministrazione regionale;RILEVATO che il suddetto servizio è stato ricompreso nel servizio generale di vigilanza e che i 47 lavoratori addetti alla custodia dei parcheggi e lavaggio degli autoveicoli attraverso la procedura del cambio di appalto sono stati riassorbiti dalla ditta aggiudicataria per lo svolgimento delle medesime mansioni; che ciò ha determinato per questi lavoratori l'applicazione di un differente CCNL - con passaggio dal contratto Multi servizi al contratto CCNL per dipendenti da istituti e imprese di vigilanza privata e servizi fiduciari - che presenta livelli retributivi decisamente inferiori rispetto a quelli precedentemente goduti;
DATO ATTO che il mancato inserimento di una clausola a garanzia del livello retributivo ha legittimamente consentito all'impresa di introdurre variazioni dell'inquadramento giuridico e del trattamento economico per molti lavoratori, ma ha determinato una netta diminuzione della retribuzione di parte del personale coinvolto che rasenta e talvolta supera la cosiddetta soglia di povertà;
VALUTATO che l'inserimento della clausola del mantenimento del livello retributivo avrebbe costituito una garanzia di fondamentale importanza per assicurare al personale coinvolto almeno il tenore di vita fino ad allora sperimentato; considerato inoltre che, sulla base della retribuzione percepita, sono stati sicuramente assunti gli impegni economici necessari a far fronte alle più basilari spese familiari e che una riduzione del livello retributivo riconducibile a importi così esigui mette certamente in crisi l'assolvimento di tali impegni;
CONSIDERATO che la stessa Costituzione, all'articolo 36, sancisce il diritto del lavoratore a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa e che di fatto gli importi stipendiali in questione risultano certamente lesivi di tale diritto, impedendo al lavoratore di disporre degli strumenti economici sufficienti;
RITENUTO necessario intervenire con ogni utile iniziativa a sostegno dei lavoratori per ristabilire condizioni di maggiore equità, anche attraverso la rimodulazione o l'integrazione delle prestazioni con ulteriori servizi, nei limiti previsti dalla normativa vigente;
RICHIAMATA la necessità di adottare dei criteri uniformi per l'individuazione degli immobili e del personale da destinare alla vigilanza armata;
APPRESO, nel corso delle audizioni dei rappresentanti sindacali effettuate dalle Commissioni Prima e Seconda in seduta congiunta, che sarebbe stata disattesa la clausola contrattuale prevista dall'articolo 7, punto 4, dello schema di contratto, in base alla quale l'accordo raggiunto tra il fornitore e le associazioni sindacali deve costituire parte integrante del contratto di appalto, mentre la firma del contratto sarebbe stata apposta prima del raggiungimento dell'accordo sindacale vanificando di fatto qualunque intervento dei sindacati a tutela dei lavoratori;
PREOCCUPATO:
- dei livelli retributivi eccessivamente bassi previsti nei CCNL per queste categorie di lavoratori, che appaiono non adeguati alle prestazioni e non garantiscono compensi equi;
- inoltre, che il sistema delle gare bandite dalla Regione con il criterio del prezzo più basso possa di fatto estendere esiti così pesanti anche per lavoratori di altri settori con un pericoloso effetto a catena,impegna la Giunta regionale
1) a utilizzare gli strumenti e gli spazi di flessibilità previsti dalla normativa vigente in materia di appalti per apportare variazioni al fine adeguare il servizio, ove necessario, alle caratteristiche e alle esigenze dei diversi siti;
2) ad adottare criteri omogenei per l'individuazione dei siti regionali ai quali assegnare la vigilanza armata al fine di conseguire uniformità su tutto il territorio regionale;
3) a porre in essere ogni utile tentativo di aprire un dialogo con l'impresa vincitrice per:
a) individuare soluzioni, come ad esempio la turnazione nel servizio di vigilanza armata, per evitare un'eccessiva penalizzazione a carico di alcuni lavoratori;
b) verificare nel CCNL di categoria ogni possibile opportunità di incremento della retribuzione al fine di mantenere e consolidare il livello stipendiale finora raggiunto;
c) riconsiderare la collocazione dei lavoratori addetti ai servizi fiduciari in altre fasce retributive tenendo conto della pregressa esperienza maturata in mansioni superiori;
4) a vigilare affinché nelle fasi di predisposizione dei futuri bandi di gara vengano attentamente vagliate le possibili conseguenze e gli impatti sull'occupazione al fine di conseguire non solo la salvaguardia dei livelli occupazionali, ma altresì quella dei livelli retributivi.------------------------------------
La presente risoluzione è stata approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 15 luglio 2015.