CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

PRIMA COMMISSIONE PERMANENTE
(Autonomia, ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli enti e del personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare)

RISOLUZIONE N. 3

sul percorso delle riforme.

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La Prima Commissione permanente del Consiglio regionale,

PREMESSO che l’autonomia speciale garantita dallo Statuto costituisce una conquista indispensabile per il pieno godimento da parte dei sardi di tutti i diritti riconosciuti a livello costituzionale, europeo e internazionale e per la valorizzazione dell’identità, della cultura, della lingua e della specificità del territorio regionale;

CONSTATATO che il mutato contesto sociale, economico, giuridico richiede una processo di riforma organica e di implementazione di tutti gli strumenti giuridici che garantiscono l’autonomia, la specialità e l’integrazione della Regione nell’ordinamento nazionale ed europeo;

CONSIDERATO che lo Statuto speciale, la legge statutaria e le leggi regionali costituiscono il principale strumento con il quale tali garanzie sono assicurate alla Regione;

CONSIDERATO che, anche in linea con le recenti tendenze riformatrici, l’esercizio dell’autonomia e della specialità richiede un compiuto e organico assetto ordinamentale che integri i poteri di livello regionale con quelli di livello locale, anche attraverso la realizzazione di adeguate forme di raccordo dell’area vasta, quali la Città metropolitana;

RITENUTO, anche in seguito al dibattito avviato al proprio interno e al confronto con i rappresentanti delle Istituzioni nazionali e locali, delle organizzazioni dei settori produttivi, dell’imprenditoria, del lavoro, della cooperazione, dell’agricoltura che il processo di riforma debba primariamente articolarsi:
- nell’individuazione degli ambiti e delle disposizioni dello Statuto la cui revisione garantisca una più efficace declinazione della specialità e dell’autonomia quale premessa per poter conseguentemente procedere, previo confronto con la Giunta e con i Parlamentari sardi o eletti in Sardegna, all’elaborazione di una idonea procedura e di una organica proposta di revisione statutaria;
- nell’elaborazione e approvazione di una legge statutaria che, valorizzando la specificità dell’ordinamento regionale, configuri una autonoma disciplina in materia di forma di governo della Regione (ruolo e funzioni del Consiglio regionale, del Presidente della Regione, della Giunta e dei suoi componenti); in materia di sistema di elezione del Consiglio e del Presidente della Regione e di nomina e configurazione della Giunta; in materia di cause di ineleggibilità, incompatibilità, incandidabilità, conflitti di interessi dei componenti degli organi di governo regionale; in materia di principi di organizzazione amministrativa regionale; in materia di principi sul ruolo e le funzioni del Consiglio delle autonomie locali; in materia di principi di bilancio regionale e degli enti locali; in materia di semplificazione e di contenimento dei costi degli organi istituzionali; in materia di controllo dell’attuazione delle leggi e della valutazione degli effetti delle politiche regionali da parte del Consiglio, finalizzato a realizzare - tramite l’inserimento di clausole e missioni valutative nei processi decisionali consiliari - un efficace sistema di interventi per il miglior soddisfacimento delle esigenze collettive;
- nell’approvazione di mirate riforme, con l’avvio da parte delle Commissioni consiliari, avvalendosi della collaborazione della Giunta, della ricognizione degli ambiti nei quali più urgente si ravvisa un nuovo e più efficace intervento normativo della Regione al fine di portare a termine fasi transitorie mai concluse, ovvero più urgente si manifesta l’esigenza di semplificazione e snellimento della legislazione, delle procedure e delle strutture amministrative al fine di superare duplicazioni di funzioni e stratificazioni normative;

Pertanto la Commissione, sulla base delle predette motivazioni,

RITIENE URGENTE

- che tale procedura di riforma debba partire da un confronto ampio e approfondito tra tutte le forze politiche presenti in Consiglio;
- che le diverse iniziative della riforma si inseriscano all’interno di una cornice unitaria anche attraverso il coordinamento delle attività del Consiglio e della Giunta e in sinergia con i Parlamentari sardi o eletti in Sardegna per i temi di loro competenza

CHIEDE

pertanto che la presente Risoluzione sia portata in discussione in Assemblea ai sensi dell’articolo 51 del Regolamento.

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La risoluzione è stata approvata all'unanimità nella seduta pomeridiana del 26 giugno 2014.