CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

COMMISSIONE DI INCHIESTA N. 8

RICHIESTA DI ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA SULLA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL SISTEMA IDRICO INTEGRATO DELLA SARDEGNA ABBANOA SPA
(ai sensi dell'art. 125 del Regolamento del Consiglio regionale)

Presentata il 7 novembre 2018

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RICHIESTA DI ISTITUZIONE DI COMMISSIONE
DI INCHIESTA CONSILIARE

Si richiede, ai sensi dell'articolo 125 del Regolamento interno del Consiglio, l'istituzione di una Commissione d'inchiesta sulla società di gestione del sistema idrico integrato della Sardegna Abbanoa Spa.

Le preoccupanti vicende che negli ultimi anni hanno contraddistinto negativamente la gestione del servizio idrico integrato della Sardegna da parte del gestore unico Abbanoa Spa sono state oggetto di attenzione da parte delle istituzioni regionali e degli organi giurisdizionali. Le criticità nella gestione dei crediti, le pratiche commerciali scorrette, le irregolarità nelle letture dei consumi e nella gestione del ciclo attivo di fatturazione e l'inadeguatezza della gestione degli impianti di potabilizzazione sono solo alcuni degli elementi negativi che hanno contribuito a tracciare un quadro grave ed allarmante nella gestione del servizio di fornitura di acqua e dei servizi di fognatura e depurazione nella regione Sardegna. Abbanoa Spa nasce dal processo di aggregazione e fusione realizzato attraverso la costituzione di Sidris, società consortile a responsabilità limitata, alla quale è stato attribuito il compito di consorziare mediante fusione per incorporazione Uniaque Sardegna Spa, soggetto inizialmente costituito dall'Autorità per favorire l'aggregazione, e le gestioni pubbliche esistenti (ESAF Spa, Govossai Spa, Sim Spa, S.I.I.No.S. Spa). Ad essa è stato affidato il Servizio idrico integrato con decorrenza dal 1° gennaio 2005 (deliberazione dell'Assemblea dell'Autorità d'ambito n. 25 del 29 dicembre 2004), prima che assumesse la denominazione di Abbanoa Spa.

L'obbiettivo strategico era razionalizzare i processi industriali sottostanti all'erogazione dei servizi di fornitura di acqua potabile, di fognatura e potabilizzazione e fornire un servizio idrico integrato con adeguati standard di qualità ai sardi.

Se l'obbiettivo risulta ancora oggi attuale e rappresenta la principale missione aziendale del gestore unico, poco efficaci, spesso errate e lacunose risultano essere, invece, le politiche, le scelte e le modalità attraverso le quali il management della società di gestione lo hanno nel tempo perseguito.

Il soggetto unico nato per far risparmiare i sardi e garantire loro un servizio idrico efficiente, che avrebbe dovuto costituire un interlocutore affidabile, leale e trasparente e garantire loro la fornitura di un bene necessario alla sopravvivenza e prezioso come l'acqua, è stato definitivamente condannato nel 2017 dal Consiglio di Stato al pagamento di una sanzione di 680 mila euro per una serie di pratiche commerciali aggressive e gravemente scorrette poste in essere nei confronti degli utenti sardi. Nei loro confronti Abbanoa è solita ricorrere all'errata prassi di ritardare, anche di anni, l'emissione delle fatture rispetto al momento in cui i relativi consumi si sono verificati ed i crediti sono maturati e sono, pertanto, esigibili. La conseguenza è la prescrizione di gran parte dei crediti e la perdita di ingenti risorse che condiziona negativamente l'equilibrio finanziario della società costretta a ricorrere a procedure di ricapitalizzazione e di emissione di prestiti obbligazionari i cui oneri sono posti a carico degli utenti. Tale situazione si evince parzialmente dagli ultimi bilanci approvati dai quali, tuttavia, non emerge la gravità del quadro finanziario del gestore a causa della non conforme redazione del rendiconto finanziario che, pertanto, evidenzia un fittizio miglioramento dei flussi monetari a fronte, invece, di un sensibile peggioramento delle disponibilità liquide.

A ciò occorre sommare che a fronte di un utile nel 2017 di 8.407.366 euro, quasi 28 milioni di euro di utile potenziale vengono mediamente assorbiti dalle spese di lite contro gli utenti e contro il personale nelle quali Abbanoa è spesso soccombente.

A preoccupare, tuttavia, non è soltanto la gestione finanziaria e, in particolare, la gestione dei crediti. Gravi sono anche i decennali ritardi con i quali viene condotta la gestione tecnico-operativa del servizio da parte del gestore unico, relativamente alla mancata realizzazione degli investimenti in opere infrastrutturali di fondamentale importanza, per i quali le risorse sono disponibili dagli anni 2004-2005-2006, cui si contrappone la celerità con la quale sono stati avviati processi di potenziamento dei ruoli apicali che avrebbero dovuto garantire un più rapido ed efficiente espletamento delle procedure di appalto e realizzazione delle opere.

Non è priva di gravi criticità neppure l'attività di conduzione degli impianti di potabilizzazione, specie quelli del nord Sardegna, da parte del gestore del Servizio idrico integrato Abbanoa che mette a rischio l'integrità delle condutture e la potabilità delle acque distribuite presso le case dei sardi.

Il gestore del Servizio idrico integrato Abbanoa, in Sardegna, gestisce oltre 40 potabilizzatori che trattano per l'85 per cento la risorsa proveniente dagli invasi rendendola potabile. Nel nord Sardegna le qualità chimica, chimico-fisica e microbiologica dell'acqua hanno la tendenza a modificarsi dall'uscita dalle fasi di potabilizzazione fino ai rubinetti delle famiglie sarde, in funzione delle caratteristiche di qualità in uscita dagli impianti e dei trattamenti di stabilizzazione, con alterazioni della qualità dell'acqua riconducibili a fenomeni di aggressività e/o incrostazione. Gli impianti di potabilizzazione del nord Sardegna (Truncu Reale, Bidighinzu, Pedra Maiore, Agnata e Pattada-Monte Lerno) presentano criticità importanti causate da pratiche gestionali non conformi ad una loro conduzione ancorata alle norme della tecnica e del buon senso, che determinano caratteristiche di "aggressività" dell'acqua potabile in uscita da ciascun impianto. Preoccupanti criticità che costituiscono evidente indice di negligenze gestionali,

per questi motivi, si ritiene che la Commissione d'inchiesta debba:
1) acquisire e verificare tutti i dati e le informazioni relative alle attività del gestore unico relative all'area finanziaria, di conduzione degli impianti, all'area di programmazione, progettazione e realizzazione delle infrastrutture anche attraverso la calendarizzazione di specifiche audizioni di coloro che hanno ricoperto o tutt'ora ricoprono cariche apicali e/o dirigenziali;
2) valutare anche attraverso l'ausilio di pareri tecnico-professionali esterni gli atti e le decisioni poste in essere dal management del gestore unico Abbanoa Spa, al fine di determinare eventuali possibili responsabilità e nature ed entità dei relativi danni.

 

f.to Tedde, Floris, Crisponi, Sechi, Gaia, Orrù, Fasolino,
Randazzo, Coinu, Zedda Alessandra, Rubiu, Peru, Lampis,
Satta, Truzzu, Tunis, Dedoni, Cherchi Oscar,
Carta, Marras, Dessì, Cossa