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In attuazione di quanto disposto all'articolo 50 della Costituzione della Repubblica italiana e all'articolo 1 dello Statuto speciale per la Sardegna in materia di petizioni, ed in applicazione degli articoli 103 e 104 del Regolamento interno del Consiglio regionale,

il sottoscritto

prof. Andrea Loviselli, coordinatore del Corso di laurea in Scienze delle attività motorie e sportive della Facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Cagliari, informa la SV su quanto segue:

Gli studenti e i laureati in Scienze motorie da vari anni hanno intrapreso una battaglia a livello Regionale per vedere riconosciuto il loro ruolo professionale ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 (Disposizioni in materia di professioni non organizzate), che sta trovando applicazione in altre regioni italiane;

Attualmente, all'interno del settore delle scienze motorie, chiunque può esercitare il ruolo di istruttore o preparatore sportivo presso palestre, centri di riabilitazione, impianti sportivi pubblici e privati nonché nelle organizzazioni dell'associazionismo ricreativo e sociale mediante un semplice diploma o attestato di frequenza, ma senza alcun titolo di laurea universitario specifico nel settore delle scienze motorie. È invece proprio quest'ultimo a garantire all'individuo, mediante adeguate conoscenze di base, una valida applicazione delle competenze relative alla gestione di attività motorie a carattere educativo, adattativo, ludico o sportivo, allo scopo di poter conseguire un corretto sviluppo, mantenimento e recupero delle capacità motorie e del benessere psicofisico ad esse correlato.

Una proposta di legge, intitolata testo unificato n. 75-319-366-370 (Disciplina delle figure professionali nelle attività motorie e sportive e norme per la tutela degli atleti e dei praticanti), (seduta del 14 giugno 2012), è stata approvata all'unanimità nella seduta del 14 giugno 2012 dall'Ottava commissione del Consiglio regionale della Sardegna composta da tutte le forze politiche regionali, dai rappresentanti del CONI, dai Magnifici Rettori delle Università di Cagliari e Sassari, sentito l'allora coordinatore del corso di laurea.

Al fine di stimolare l'interesse politico verso questa situazione, abbiamo raccolto 2.613 firme che intendiamo presentare in calce alla petizione rivolta all'attuale Presidente del Consiglio regionale, affinché la proposta di legge possa finalmente essere portata in Aula.

Con la presente chiediamo alla SV di perorare la nostra causa nei modi e nelle sedi che la SV ritenga più opportune per sensibilizzare la classe politica verso il nostro problema.

Ringraziandola sentitamente

f.to prof. Andrea Loviselli