CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Ordine del giorno n. 116

approvato l'8 gennaio 2019

ORDINE DEL GIORNO CONGIU - COCCO Pietro - ZEDDA Alessandra - COCCO Daniele Secondo - ZANCHETTA - AGUS - DEDONI - SECHI - TRUZZU in merito ai gravi danni derivanti agli enti locali e ai cittadini della Sardegna dalle disposizioni contenute nella manovra finanziaria statale 2019.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione sul testo unificato n. 493-502/A, recante "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 10 del 2011 e alla legge regionale n. 2 del 2016",

CONSIDERATO che:
- la legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021), fra tagli (110 milioni sul Fondo Imu-Tasi), obblighi di accantonamento (410 milioni in più a garanzia dei buchi della riscossione), spese inevitabili (180 milioni di indennità per i contratti scaduti del personale) e mancate integrazioni di fondi (i 560 milioni della spending 2014 silenziosamente confermati per l'anno prossimo) sottrae alle finanze comunali quasi 1,3 miliardi di euro;
- in particolare, relativamente al Fondo Imu-Tasi, il contributo compensativo erogato dal 2014 e riconosciuto annualmente a circa 1.800 comuni italiani a seguito del minor gettito dovuto all'abolizione dell'Imu sulla prima casa e alla sua sostituzione con la Tasi, già ridotto progressivamente dai 625 milioni iniziali ai 300 milioni del 2018, con la nuova manovra finanziaria subisce un ulteriore taglio di 110 milioni di euro per effetto di quanto disposto dal comma 892 dell'articolo 1;
- in aggiunta, il comma 892 preclude ai comuni la possibilità di utilizzare le limitate risorse del Fondo Imu-Tasi a copertura delle spese correnti, poiché le vincola al finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade, scuole e altre strutture di proprietà comunale;
- ne deriva l'impossibilità di utilizzare le risorse in questione per l'erogazione dei servizi ai cittadini, quali ad esempio decoro urbano, verde pubblico, servizi sociali, sport, cultura, manifestazioni, turismo, istruzione, politiche giovanili, assistenza agli anziani;
- per garantire i medesimi standard nell'erogazione dei servizi, i comuni si vedranno, pertanto, costretti ad aumentare la pressione fiscale;
- il rischio si presenterà soprattutto per i comuni nei quali le seconde case sono numericamente irrisorie e quindi per quelli dell'interno della Sardegna, gli stessi che combattono quotidianamente per tentare di arginare la piaga dello spopolamento;

CONSIDERATO, altresì, che:
- la manovra finanziaria 2019 penalizza gli enti locali della Sardegna anche sotto ulteriori profili;
- infatti, come risulta dalla lettura dei commi 889 e 890 dell'articolo 1, il contributo da destinare alle province per il finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e di scuole, pari a 250 milioni di euro per gli anni dal 2019 al 2033, è riservato alle Regioni a statuto ordinario e la relativa spesa è coperta mediante la corrispondente riduzione del fondo di cui al comma 122 per il rilancio degli investimenti degli enti territoriali;
- anche i contributi di cui al comma 134 per investimenti per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio sono assegnati alle regioni a statuto ordinario,

impegna la Giunta regionale

a intervenire presso il Governo e il Parlamento nazionali al fine di salvaguardare le finanze degli enti locali della Sardegna, gravemente sacrificate dalle suddette disposizioni della legge n. 145 del 2018.

Cagliari, 8 gennaio 2019

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Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana dell'8 gennaio 2019.