CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Ordine del giorno n. 89

approvato il 13 marzo 2018

ORDINE DEL GIORNO FORMA - COCCO Pietro - BUSIA - COCCO Daniele Secondo - CONGIU - ZANCHETTA - COLLU - COMANDINI - COZZOLINO - DERIU - LAI - MORICONI - PINNA - PISCEDDA - SOLINAS Antonio - TENDAS - TRUZZU - PITTALIS - RUBIU - DEDONI - CARTA - TEDDE - ZEDDA Alessandra - TUNIS - CAPPELLACCI - TOCCO - FASOLINO - OPPI - COSSA - CRISPONI - ORRÙ - SOLINAS Christian – SATTA - LOTTO - DESSÌ - CHERCHI - UNALI - PIZZUTO - MELONI Valerio - MELONI Giuseppe - LEDDA - CONTU sul Piano di riorganizzazione delle sedi territoriali INPS.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione delle mozioni n. 374 e n. 265 sul piano di riorganizzazione delle sedi INPS,

PREMESSO che:
- l'Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS) ha avviato nel 2016 una profonda autoriforma organizzativa; una parte della riorganizzazione dell'Ente prevede una razionalizzazione della struttura delle agenzie territoriali, allo scopo di raggiungere maggiori economie di scala e di scopo.

CONSIDERATO che:
- tale riorganizzazione, tenuto conto altresì delle nuove competenze affidate all'Istituto, risponde apparentemente a criteri di economicità ed efficienza, ma nella sostanza si concreta in una riduzione dei servizi e in un incremento dei costi per il cittadino;
- gli sportelli territoriali dell'INPS svolgono nella nostra Regione, particolarmente nelle aree economicamente più deboli della Sardegna centrale, un importantissimo ruolo data la natura delle prestazioni erogate dall'Ente quali le misure di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro o l'accesso agli ammortizzatori sociali per chi il lavoro lo ha perso;

ATTESO che:
- la chiusura delle suddette sedi territoriali o la loro trasformazione in Punti Inps o Punti Cliente di Servizio INPS arrecherebbe un ulteriore danno, particolarmente alla Sardegna centrale, per la sottrazione di servizi al territorio, contribuendo ad enfatizzare l'abbandono delle zone interne da parte dello Stato, contrastando di fatto anche con gli obiettivi riformatori dell'INPS che vorrebbe razionalizzare la struttura organizzativa rendendola più efficiente e più vicina ai cittadini/utenti;
- la chiusura e trasformazione in semplici punti INPS in Sardegna ha già avuto avvio con la determinazione presidenziale INPS n. 135 del 13 ottobre 2016 determinando un maggior afflusso degli utenti verso le sedi centrali, con un ulteriore congestionamento delle aree urbane e un peggioramento della qualità del servizio offerto al cittadino;

RITENUTO che il mantenimento delle sedi territoriali INPS sia di fondamentale importanza per territori già pesantemente penalizzati dalla soppressione di altri uffici e da una graduale e costante fuga dello Stato dalle zone interne e di una particolare attenzione da parte delle istituzioni regionali,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) a interloquire con i ministeri competenti per verificare quanto contenuto nella bozza di Piano di riorganizzazione delle sedi INPS e acquisirlo;
2) laddove si proceda al riordino o alla chiusura di sedi territoriali, a verificare che i parametri tengano conto della valenza della loro presenza sul territorio e della vicinanza all'utente in contesti economicamente fragili;
3) a riferire in merito al Consiglio regionale e coinvolgere le amministrazioni comunali interessate dalla presenza di sedi territoriali INPS;
4) a chiedere che venga sospesa e ritirata l'esecutività della determinazione presidenziale INPS n. 135/2016;
5) a chiedere che, a seguito dell'espletamento del concorso per l'assunzione di n. 365 funzionari INPS pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 90 del 24 novembre 2017, vengano assegnate adeguate risorse umane all'INPS Sardegna per il potenziamento delle nostre sedi territoriali INPS;
6) a chiedere l'immediato sblocco del comando e della mobilità per consentire all'INPS Sardegna di sopperire alle carenze di organico legate al trend in uscita registratosi in questi ultimi anni.

Cagliari, 14 marzo 2018

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Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta antimeridiana del 14 marzo 2018.