CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Mozione n. 424/46

MOZIONE CHERCHI - CONGIU - DESINI - MANCA- UNALI - COCCO Daniele Secondo - DEDONI - LEDDA - RUBIU - TRUZZU - ZANCHETTA - ZEDDA Alessandra - AGUS - CRISPONI - COSSA - COZZOLINO - DESSÍ - GAIA - GALLUS - LAI - MELONI Giuseppe - OPPI - USULA - ZEDDA Paolo Flavio, in merito alla mancata applicazione del documento di ridefinizione della rete ospedaliera della Regione autonoma della Sardegna approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 25 ottobre 2017 e agli atti adottati dalle Aziende sanitarie in contrasto con il documento, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta del 25 ottobre 2017, il documento di "Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione autonoma della Sardegna";
- tale documento persegue specifici obiettivi di riqualificazione dell'assistenza sanitaria da raggiungere nell'arco del triennio 2018-2020 attraverso l'ottimizzazione dell'utilizzo dell'ospedale per acuti e una serie di misure organizzative finalizzate all'adeguamento dell'assistenza ai reali bisogni del paziente;
- ai sensi dell'articolo 1, comma 1, del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133 (Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive) convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, la Regione ha trasmesso il documento approvato dal Consiglio regionale al Ministero della salute per la prescritta verifica di coerenza;
- più volte l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale ha ricordato al Consiglio regionale e alla competente Commissione consiliare permanente che il documento approvato dal Consiglio regionale, per esplicare i suoi effetti, necessita dell'esplicito riscontro positivo del Ministero rispetto alla verifica di coerenza;

PRESO atto che ciononostante, nella seduta della Sesta Commissione consiliare del 10 maggio, in occasione dell'audizione dei rappresentanti della Qatar Foundation Endowment e della Fondazione Gemelli sui tempi di attivazione del presidio ospedaliero Mater Olbia, il direttore generale della sanità ha precisato che il documento di ridefinizione della rete ospedaliera si intende vigente dalla data della sua pubblicazione sul BURAS (n. 58 - Parte I e II dell'11 dicembre 2017);

CONSIDERATO che:
- più volte, nel dibattito in Aula e nelle sedi istituzionali competenti, sia al Presidente della Regione che all'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale è stata manifestata la necessità, diffusamente condivisa, che le aziende sanitarie regionali si astenessero dall'adottare atti organizzativi e/o amministrativi tali da porsi in contrasto con quanto previsto dal documento come approvato dapprima dalla competente Commissione consiliare e, successivamente, dal Consiglio regionale;
- tuttavia, si rileva l'adozione ex novo o il mancato ritiro in autotutela, di svariati atti delle aziende sanitarie, in evidente contrasto con la ridefinizione della rete ospedaliera approvata dall'istituzione rappresentativa della volontà del popolo sardo;

RILEVATO che per tali motivi, il documento di ridefinizione della rete ospedaliera approvato dal Parlamento sardo, se vigente, risulta, di fatto, non applicato o disapplicato dalle aziende sanitarie regionali;

CONSIDERATO, inoltre, che:
- è possibile scorgere un ulteriore segnale della tendenza, da parte delle aziende sanitarie regionali, ad operare in modo autonomo, se non arbitrario, rispetto ai dettami del Consiglio regionale nel fatto che l'ATS sta dando attuazione al Programma sanitario triennale adottato dal direttore generale dell'ATS con deliberazione n. 1122 del 14 novembre 2017 nonostante, ad oggi, non sia stato ancora approvato dalla Giunta regionale previo parere della competente Commissione consiliare (come prescritto dall'articolo 7 della legge regionale n. 17 del 2016);
- infatti, con la deliberazione n. 422 del 22 marzo 2018 il direttore generale dell'ATS ha approvato il Piano preventivo delle attività 2018/2020, atto di programmazione con il quale vengono determinate, per ciascun macrolivello assistenziale e per ASSL, le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie da produrre direttamente o da acquistare dalle altre aziende pubbliche o dalle strutture private accreditate; in forza della legge regionale n. 17 del 2016, il Piano preventivo delle attività deve essere adottato sulla base degli indirizzi strategici aziendali così come definiti nel Programma sanitario triennale 2018/2020;

RITENUTO che gli atti adottati dalle aziende sanitarie, sottendendo un modello di riorganizzazione non coincidente con quello approvato dal legislatore regionale, non facciano altro che alimentare il senso di disorientamento e di incertezza che da tempo serpeggia sia tra gli operatori sanitari che negli utenti,

impegna il Presidente della Regione
e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale:

1) a riferire in Aula in ordine alle problematiche sopra esposte e sugli specifici atti di organizzazione e amministrativi adottati dalle aziende sanitarie regionali in contrasto con il documento di ridefinizione della rete ospedaliera approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 25 ottobre 2017;
2) ad assumere ogni iniziativa necessaria al fine di ricondurre l'attività delle aziende sanitarie regionali nell'alveo della legittimità e della conformità alle norme legislative e ai documenti approvati dal Consiglio regionale in materia.

Cagliari, 29 maggio 2018

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La presente mozione è stata approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 2 agosto 2018.