CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Mozione n. 267/22

MOZIONE COCCO Daniele Secondo - COCCO Pietro - ANEDDA - USULA - ZANCHETTA - CONGIU - RUBIU - CARTA Angelo - PITTALIS - DEDONI sulla paventata chiusura degli uffici postali nelle zone più disagiate della Sardegna a seguito del nuovo piano di privatizzazione e riassetto di Poste Italiane Spa.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- i servizi offerti da Poste Italiane Spa rivestono un fondamentale ruolo sociale nell'intero territorio regionale ed in particolare nelle aree interne e nei piccoli comuni della Sardegna, attraverso l'impiego di 3.500 dipendenti di cui 1.200 addetti al recapito e allo smistamento postale e 2.300 addetti nell'area dei servizi finanziari al pubblico e aree di staff;
- Poste Italiane, ai sensi del decreto legislativo n. 261 del 1999, è il fornitore del servizio postale universale ed assicura "la fornitura del servizio universale e delle prestazioni in esso ricomprese, di qualità determinata, da fornire permanentemente in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le situazioni particolari delle isole minori e delle zone rurali e montane, a prezzi accessibili all'utenza";
- negli ultimi anni Poste Italiane Spa è stata interessata da un progressivo processo di privatizzazione e di razionalizzazione delle strutture e dei servizi offerti al fine di rendere più efficiente e sostenibile il servizio postale universale;
VISTA:
- la rimodulazione degli uffici postali prevista dal decreto ministeriale 7 ottobre 2008 recante "Criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale pubblica";
- la progressiva chiusura degli uffici postali e la continua limitazione di importanti servizi al cittadino e alle imprese, come l'orario di apertura degli sportelli e la regolarità del recapito della corrispondenza, nelle zone più disagiate della Sardegna;
- la prima tranche di privatizzazione effettuata nel mese di ottobre 2015, con un collocamento azionario di oltre il 30 per cento;
- la recente decisione del Consiglio dei ministri di quotare in borsa un ulteriore 29,7 per cento di Poste Italiane e di conferire a Cassa depositi e prestiti il rimanente 35 per cento del capitale, con l'uscita definitiva del Ministero dell'economia dall'azionariato di Poste Italiane;
CONSIDERATO che:
- un ulteriore processo di privatizzazione di Poste Italiane Spa comporterebbe la chiusura di diversi uffici postali delle aree interne e dei piccoli comuni della Sardegna con un impatto pesantissimo sull'occupazione, sulla qualità del servizio offerto e sulla garanzia del servizio postale universale in territori già fortemente penalizzati da una devastante crisi economica e lavorativa nonché dai limiti morfologici e infrastrutturali;
- siano concreti i timori espressi dalle organizzazioni sindacali relativamente un ulteriore drammatico taglio del personale, con la perdita di 350 unità sui servizi postali e 400 unità sui servizi finanziari, a seguito una nuova riorganizzazione degli uffici postali nel territorio regionale;
RITENUTO che:
- sia necessario garantire la presenza degli uffici postali in maniera omogenea e capillare in tutta la Regione al fine di tutelare maggiormente i piccoli comuni e i territori dell'interno;
- sia fondamentale che Poste Italiane Spa valuti in maniera più precisa e aderente alle specificità della Sardegna la distribuzione degli uffici postali e l'erogazione dei servizi in tutto il territorio regionale;
- sia indispensabile un concreto piano di sviluppo di Poste Italiane nel territorio regionale che comprenda investimenti in infrastrutture, lo sviluppo di nuove tecnologie e l'assunzione di nuovo personale,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) ad intervenire con estrema urgenza nei confronti del Governo, anche in vista del nuovo processo di privatizzazione e riorganizzazione, al fine di evitare la chiusura di ulteriori uffici postali nel territorio regionale e scongiurare il conseguente taglio di servizi e posti di lavoro;
2) a mettere in atto tutte le azioni e gli strumenti necessari nei confronti dei vertici di Poste Italiane Spa al fine di porre particolare attenzione nella riorganizzazione delle sedi e dei servizi postali delle aree svantaggiate della Regione.

Cagliari, 3 novembre 2016

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La presente mozione è stata approvata dal Consiglio regionale nella seduta dell'8 novembre 2016.