CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURAMozione n. 253
MOZIONE CAPPELLACCI - PITTALIS - CARTA Giancarlo - CHERCHI Oscar - FASOLINO - LOCCI - RANDAZZO - TEDDE - TOCCO - TUNIS - ZEDDA Alessandra sugli sbarchi di migranti nell'Isola e sul superamento della quota prevista per la Regione.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- il 31 agosto 2016 sono sbarcati presso il porto di Cagliari 617 migranti dalla nave irlandese James Joyce;
- tale operazione, secondo quanto ammesso dal Presidente della Regione, ha determinato il superamento della quota di riparto delle presenze di ben 500 unità;
- il 2 settembre 2016, presso il porto canale di Cagliari, è avvenuto un nuovo sbarco di altri 931 migranti, giunti a bordo della nave Dattilo;
- la Sardegna continua altresì ad essere interessata da continui sbarchi diretti, come quelli provenienti dall'Algeria;
- la quota di ripartizione assegnata all'Isola risulta pertanto ampiamente superata;
- ciò avviene in uno scenario in cui la cosiddetta "macchina dell'accoglienza" è al già al collasso, come rilevato dai rappresentanti degli enti locali, dai sindacati della Polizia e dagli operatori sanitari;
- la scelta politica di dirottare nell'Isola persone che non la vedono come destinazione finale della loro migrazione non solo è illogica, ma è foriera di tensioni difficilmente controllabili, come dimostrano i sempre più numerosi episodi avvenuti nei vari centri ospitanti e perfino il blocco nel pieno centro della città di Cagliari;
- lo stesso prefetto di Cagliari, durante il recente incontro con il capo dipartimento dell'immigrazione del Ministero dell'interno, Mario Morcone, ha affermato che "la maggior parte dei migranti che viene in Sardegna non vuole restare nell'Isola e che all'indomani dell'arrivo abbandona i centri di accoglienza e converge verso Cagliari con la speranza di imbarcarsi con problemi igienico-sanitari e di sicurezza pubblica";
- nonostante le diverse prese di posizione, il Governo appare intenzionato a proseguire la linea fin qui seguita e ad utilizzare stabilmente la Sardegna come una sorta di grande campo di accoglienza, come "muro d'Europa" per contenere la pressione esercitata dalla massa di persone proveniente dalla sponda sud del Mediterraneo;
- tale orientamento è confermato dalla linea illustrata, con un atteggiamento inaccettabile sul piano politico, dal prefetto Morcone a Cagliari che prefigura soluzione unilaterali, calate dall'alto, in caso di resistenze da parte della Regione e dei territori;
- nel lungo periodo, la politica dei continui sbarchi di massa rischia di creare altresì uno squilibrio per le piccole comunità di una Regione poco popolosa come la Sardegna;
- lo Stato centrale ha tradotto in Sardegna anche numerosi stranieri che non sono stati salvati dal mare, ma erano già al sicuro sulla terraferma, in seguito ai disordini di Ventimiglia, utilizzando di fatto la nostra terra come area di confino,impegna il presidente della Regione
1) a rappresentare con urgenza la contrarietà della Regione autonoma della Sardegna a nuovi sbarchi di migranti nella nostra Isola;
2) a chiedere, come sollecitato anche dall'ANCI, un confronto immediato con il Governo al fine di chiedere un cambiamento della politica relativa all'emergenza-migranti;
3) a verificare nell'immediato il rispetto delle quote di ripartizione.Cagliari, 5 settembre 2016