CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURAMozione n. 216
MOZIONE DERIU - COMANDINI - COZZOLINO - FORMA - MELONI - PISCEDDA - SABATINI sugli interventi urgenti in materia di diritto allo studio e in merito alle modalitą d'accesso alla fruizione dei benefici erogati dagli enti regionali per il diritto allo studio universitario.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- per DSU si intende un documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare per la richiesta di prestazioni sociali agevolate;
- l'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) viene calcolato sulla base dei dati dichiarati in DSU e di altri dati rilevati direttamente negli archivi dell'Agenzia delle entrate e dell'INPS;
- in base al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, dal 1° gennaio 2015, l'indicatore della situazione reddituale (ISR) sarą calcolato con regole del tutto nuove, tenendo conto del reddito complessivo ai fini IRPEF, dei proventi derivanti da attivitą agricole, degli assegni per il mantenimento dei figli, dei trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, dei redditi fondiari relativi ai beni non locati soggetti alla disciplina dell'IMU;
- in base al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, dal 1° gennaio 2015 l'indicatore situazione patrimoniale (ISP) sarą calcolato tenendo conto del patrimonio mobiliare e immobiliare tra cui fabbricati, terreni edificabili e terreni agricoli;
CONSIDERATO che:
- utilizzando questi nuovi parametri si č avuta, a livello nazionale, una consistente riduzione della platea degli idonei alla fruizione dei benefici erogati dagli enti regionali per il diritto allo studio universitario (servizio alloggio, servizio ristorazione, borse di studio) che, nell' anno accademico 2015/2016, ha fatto registrare anche in Sardegna numeri vicini al 100 per cento di idonei beneficiari;
- gli immobili sfitti e i terreni agricoli, soprattutto in Sardegna, non possono essere considerati dei parametri attendibili nello stabilire la ricchezza di una famiglia, vista l'inconsistenza, se non l'inesistenza, dei proventi da essi derivati;
- in base al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano, fermo restando il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni sociali agevolate e dei criteri unificati per la valutazione della situazione economica di coloro che richiedono di accedervi, attuano le disposizioni di cui al presente decreto nelle forme stabilite dai rispettivi statuti di autonomia e dalle relative norme di attuazione;
RILEVATO che non esiste a oggi alcun contributo in denaro, su base prettamente meritocratica, atto a premiare e valorizzare le eccellenze dei nostri atenei,impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) ad abrogare, nei limiti di quanto stabilito nello statuto e nel decreto ministeriale n. 159 del 2013, il limite ISPE ai fini dell'accesso ai benefici, quali servizio alloggi, borse di studio e servizio ristorazione, erogati dagli enti regionali per il diritto allo studio universitario e, contemporaneamente, a innalzare la soglia ISEE (attualmente stabilita a 17.472 euro) ai fini dell'accesso ai benefici suddetti;
2) a innalzare, nel caso in cui non fosse possibile l'applicazione del punto 1, le soglie ISEE e ISPE, attualmente stabilite rispettivamente a 17.472 e 27.561 euro, ai fini dell'accesso ai benefici di cui al punto 1;
3) l'istituzione di contributi in denaro, basati su parametri prettamente meritocratici, atti a valorizzare e incentivare le eccellenze degli atenei sardi.Cagliari, 12 gennaio 2016