CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Mozione n. 212

MOZIONE TEDDE - PITTALIS - RUBIU - DEDONI - TRUZZU - CAPPELLACCI - PINNA Giuseppino - TATTI - PERU - TOCCO - FASOLINO - ZEDDA Alessandra - RANDAZZO - LAMPIS - COSSA - CRISPONI - LOCCI - TUNIS - CHERCHI Oscar - ORRÙ - CARTA sulla richiesta dell'immediata revoca della delega all'Assessore regionale dei trasporti, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- è di questi giorni la preoccupante notizia che il vettore aereo low cost Ryanair ha cancellato 14 voti su Alghero e 8 su Cagliari, dimezzando di fatto il suo impegno sull'isola e spostando sul continente due aeromobili;
- nel frattempo il vettore ha inaugurato la base di Malpensa, ove verrà utilizzato un aeromobile, si appresta a potenziare i voli in partenza da Verona e Trento, e ha iniziato un percorso di potenziamento della programmazione estiva su Palermo con 15 rotte e 2,3 milioni di passeggeri;
- in Sardegna Ryanair produce volumi di traffico dell'ordine di oltre due milioni di passeggeri con ricadute sull'economia dell'isola, rapportate alla durata media di cinque giorni per ogni passeggero arrivato per una spesa giornaliera di 80 euro, che sono quantificabili in circa 300 milioni di euro all'anno;

EVIDENZIATO che:
- nella sua qualità di consulente legale della SOGEAAL, l'Assessore Deiana predispose un parere "pro veritate" il 20 luglio 2011 che, preliminarmente, faceva un'attenta analisi della legge regionale 10 del 2010 e della deliberazione della Giunta regionale n. 43/37 del 6 dicembre 2010 con la quale furono ripartite le risorse stanziate nel bilancio regionale per il finanziamento degli aeroporti isolani per il 2010, pari a 19.260 milioni di euro, attribuendo alla SOGEAAL la somma di euro 9.960.000, e della determinazione n. 868 del 31 dicembre 2010 con la quale l'Assessorato regionale dei trasporti autorizzava l'impegno di spesa relativo;
- l'Assessore Deiana, nella sua predetta qualità, censurava la Regione in quanto la SOGEAAL non aveva ricevuto le somme dovute "pur apparendo l'erogazione delle risorse, stanziate e impegnate, operazione compatibile con il quadro comunitario di settore, ove inquadrata, come correttamente fece la Regione ab origine, nel contesto di un investimento pubblico in economia di mercato";
- a sostegno di tale tesi, l'avvocato Deiana evidenziava che un'indagine commissionata dalla Commissione europea a prestigiosi advisor internazionali avesse prodotto un report tecnico relativo all'aeroporto di Alghero per la procedura di indagine avviata nel 2007 per presunti aiuti di stato concessi dalla Regione a Ryanair per il tramite di SOGEAAL;
- detto report, sottolineava Deiana, confermava "la correttezza dell'agire di SOGEAAL" e della Regione e, categoricamente, affermava che, proprio in base agli esiti dell'indagine in discussione, la procedura adottata dalla Regione, che aveva applicato la legge regionale n. 10 del 2010 che aveva autorizzata la spesa di 19.700.000 euro per l'anno 2010 e ne aveva disegnate le modalità attuative e liquidato il "quantum" dei contributi, era da ritenersi corretta;
- inoltre, l'avvocato Deiana si interrogava sui motivi dell'ingiustificato e dannoso ritardo della Regione nel dare esecuzione ai propri deliberati, pur avendo normato in legge un percorso successivamente definito con le previste deliberazioni e sulla circostanza che ancora non avesse notificato alla Commissione europea la misura;
- suggeriva l'avvocato Deiana di dare immediata esecutività all'erogazione aggirando l'ostacolo della mancata notifica, interloquendo direttamente con la Commissione europea e adottando una procedura di "prenotifica";
- sottolineava l'avvocato Deiana che l'atteggiamento dilatorio della Regione non era causato da un atteggiamento di zelo, seppur esistente nella vicenda, ma era ispirato da "ripensamenti intervenuti in corso d'opera";
- sempre nella sua veste di consulente legale della SOGEAAL, l'Assessore Deiana affermava che l'eventuale persistenza di criticità per interventi anteriori al 2007 non avrebbero potuto interferire in alcun modo con il modello di intervento disciplinato dalla legge regionale n. 10 del 2010, correttamente fin dall'origine impostato secondo il principio dell'investitore operante in economia di mercato (PIEM) e quindi secondo modalità riconosciute compatibili, proprio relativamente all'indagine su Alghero, dall'advisor della Commissione europea;
- l'avvocato Deiana concludeva che l'utilizzo dilatorio da parte della Regione della pendenza di altro procedimento comunitario di infrazione per paralizzare l'applicazione della legge n. 10 del 2010 avrebbe potuto configurare pesanti responsabilità sotto il profilo amministrativo, nonché civili per i danni causati a SOGEAAL e financo penali per le condotte tenute dai singoli responsabili;
- l'epilogo del parere "pro veritate" era il suggerimento di una diffida per costituire in mora la Regione in quanto la mancata applicazione della legge n. 10 del 2010 e, quindi, la mancata concreta erogazione dei contributi, avrebbe potuto essere impugnata perché affetta da vizi di violazione e falsa interpretazione di legge, nonché da eccesso di potere per difetto dei presupposti e di motivazione, nonché da illogicità manifesta;

ACCLARATO che:
- dal curriculum dell'Assessore regionale dei trasporti, pubblicato sul sito della Regione, emerge che, nel periodo di assistenza legale alla SOGEAAL contro la Regione col parere in questione, egli era contemporaneamente consulente della Regione stessa in relazione a tematiche riguardanti la continuità territoriale aerea, servizi aerei da e per la Sardegna e di partecipazione della Regione alla "compagine italiana di navigazione";
- pertanto, assumeva il duplice e confliggente ruolo, anche deontologicamente problematico, di avvocato della Regione e di avvocato della controparte della Regione medesima;

CONSIDERATO che invece, contraddicendo smaccatamente il contenuto del suo parere in commento, nel suo recente incontro del 3 dicembre ad Alghero per discutere sul delicato tema e nei suoi interventi successivi sulla stampa, l'Assessore regionale dei trasporti, invertendo la rotta di 180° ha dichiarato di non poter intervenire con una disciplina organica per incentivare i voli low cost, in quanto nei confronti della legge regionale n. 10 del 2010, che ha finanziato gli incentivi per gli aeroporti isolani fino al 2013, la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione per aiuti di stato; e ciò, secondo Deiana, ostacolerebbe l'assunzione di decisioni sugli incentivi ai voli a basso costo;

PRESO ATTO che:
- appare discutibile, sul piano politico e sotto un profilo di correttezza amministrativa, che l'Assessore, in relazione alla medesima fattispecie, da professionista suggerisca azioni giudiziarie nei confronti della Regione inadempiente accusandola di violazione di legge e atteggiamenti contrastanti con le norme civilistiche, ma anche con quelle penali e a distanza di qualche anno nella sua veste di amministratore pubblico, che dovrebbe intervenire tempestivamente a tutela del pubblico interesse, si astenga dal prendere posizione, motivando la sua ingiustificabile staticità con le medesime considerazioni fatte dalla Regione e dal medesimo censurate nel parere "pro veritate" del 2011;
- alla luce di quanto precede, l'opaca condotta dell'Assessore stride coi sacri principi di trasparenza dell'azione amministrativa e pone in capo alla Giunta regionale un caso evidente e grave di conflitto di interessi in funzione del perverso e contradditorio intreccio di attività professionale privata e pubblica che nella medesima fattispecie si atteggiano con confliggenti valutazioni, gettando discredito sull'attività della pubblica amministrazione e creando reazioni di sconcerto e sfiducia da parte delle comunità coinvolte nella vicenda Ryanair e da tale vicenda gravemente danneggiate;

RILEVATO che questa vicenda si coniuga dannosamente al fallimento di tutte le azioni politiche dell'Assessore Deiana in tema di trasporti, oggetto della mozione n. 194 (Cossa e più),

impegna il Presidente della Regione

a prendere atto della discutibile e dannosa gestione delle problematiche dei trasporti in Sardegna e a revocare con decorrenza immediata la delega all'Assessore regionale dei trasporti.

Cagliari, 16 dicembre 2015