CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURAMozione n. 200
MOZIONE ZANCHETTA - LAI - USULA - ANEDDA - CARTA - DESINI - COCCO Pietro - DEDONI - PITTALIS - RUBIU - COCCO Daniele Secondo sulla necessità di ottenere dal Governo il riconoscimento di La Maddalena quale sede del Vertice G7 del 2017, per l'avvio dell'immediato intervento di recupero e riqualificazione delle opere già realizzate per il grande evento relativo alla Presidenza italiana del G8 del 2009 e procedere alla non più differibile riconversione economica e sociale dell'isola, già sancita nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 settembre 2007.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- il Governo deve decidere quanto prima la sede di svolgimento del Summit G7 che il nostro Paese ha l'onore e l'onere di presiedere e organizzare nel 2017;
- nell'isola di La Maddalena, già a suo tempo prescelta per il G8 del 2009, sono già state realizzate imponenti e costosissime opere all'uopo destinate e trasferite, per effetto dell'articolo 14 dello Statuto, al patrimonio della Regione;
RIMARCATO che, non solo gli organi politici e amministrativi della Repubblica, ma la stessa opinione pubblica nazionale ha piena e viva memoria di come si è sviluppata quella vicenda, con il trasferimento della sede del Summit del G8 da La Maddalena a L'Aquila e la successiva deflagrazione di uno dei più gravi scandali della storia repubblicana, con conseguenti molteplici inchieste tuttora in corso di approfondimento e la celebrazione di processi già avviati;
EVIDENZIATO che:
- quelle opere, anche a causa delle attività criminali accertate, hanno avuto un costo esorbitante per le finanze pubbliche: circa 500 milioni di euro, prevalentemente fondi FAS destinati alla Sardegna, a tutt'oggi sono ancora inutilizzate e non hanno apportato alcun beneficio alla collettività;
- in particolare, il compendio dell'ex Arsenale militare, a sei anni dall'inaugurazione e dal discutibile affidamento alla società MITA Resort da parte della Protezione civile nazionale, senza alcun assenso dell'allora Giunta regionale, si trova in totale stato di abbandono e degrado, anche ambientale, a causa delle mancate bonifiche dello specchio acqueo antistante, su cui si sviluppa un porto turistico da 600 posti barca;
CONSIDERATO che sulla Regione, solo fittiziamente titolare dei beni, ricade unicamente l'onere del versamento IMU per un importo di 450.000 euro annui, a fronte di un'irrisoria entrata pari a 60.000 euro annui di canone, forse mai corrisposti dalla società concessionaria del bene;
CONSIDERATO, altresì, che la Società MITA Resort, nell'annunciare la rescissione della concessione a causa del mancato utilizzo delle strutture, ha intrapreso un contenzioso con lo Stato per l'ottenimento di un pesantissimo risarcimento che rende problematico il definitivo trasferimento alla Regione del compendio arsenalizio;
VALUTATO che:
- non è più rinviabile l'immediato intervento di recupero e riqualificazione di quelle grandi strutture, con rapida risoluzione delle diverse criticità, comprese le più compromettenti, quali ad esempio un provvedimento risolutivo per la fallita bonifica della porzione marittima, e un pronto ripristino, sia della funzionalità dei manufatti che delle destinazioni d'uso appropriate alle finalità originariamente proclamate;
- gli impianti, realizzati con risorse finanziarie pubbliche per creare lavoro ed economia, con lo sviluppo delle attività nautiche in tutte le sue possibili declinazioni (portualità, rimessaggi e manutenzioni, esposizioni ed eventi, ricerca e sperimentazione nell'impiantistica nautica con orientamenti specialistici in settori come la vela), sono stati compiegati a una banale destinazione residenziale pressoché esclusiva, nulla aggiungendo rispetto a quanto ampiamente offerto dal libero mercato in tutte le aree costiere della Sardegna;
- la stessa Giunta regionale, solo teoricamente titolare del suddetto patrimonio, deve essere messa nella condizione di esercitare a pieno le sue prerogative senza vincoli e condizionamenti pregiudizievoli;
SOTTOLINEATO, inoltre, che il patrimonio della Regione nell'Arcipelago di La Maddalena non si limita alle strutture realizzate per il G8, ma comprende moltissime aree e manufatti di enorme pregio che richiedono interventi di messa in sicurezza e destinazioni d'uso coerenti con le esigenze di sviluppo del territorio, che possono e devono essere oggetto di un ampio e compiuto progetto di valorizzazione anche legato all'evento G7,impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) a esercitare una ferma e convinta sollecitazione sul Governo affinché sia assunta una decisione irrevocabile e tempestiva che stabilisca lo svolgimento del prossimo G7 nell'isola di La Maddalena, sede legittimamente e naturalmente deputata a ospitare il Summit 2017, oltre che per le considerazioni che già avevano condotto alla sua scelta per il G8 del 2009, oggi valide a maggior ragione, per non meno pregnanti considerazioni di ordine morale, di carattere risarcitorio e di riscatto per la drammatica situazione e i segni devastanti che l'incredibile vicenda del 2009 del cambio di sede "last minute" ha lasciato sul territorio e sull'ambiente;
2) a ottenere, altresì, una concreta garanzia, con individuazione ed assegnazione delle relative risorse finanziarie, per l'avvio ormai indifferibile della reale riconversione economica e sociale dell'isola, già sancita nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 Settembre 2007, sostenuta dalla Regione e mai avviata per gravi inadempienze dello Stato.Cagliari, 17 novembre 2015