CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Mozione n. 199

MOZIONE LOCCI - ZEDDA Alessandra - PITTALIS - CAPPELLACCI - CHERCHI Oscar - FASOLINO - PERU - RANDAZZO - TEDDE - TOCCO - TUNIS sulla penalizzazione degli studenti universitari e delle loro famiglie, vittime di una grave situazione di disagio economico e sociale venutasi a creare a causa dell'introduzione dei nuovi parametri ISEE, e sulla conseguente necessità di ridefinire i criteri generali per i bandi relativi all'anno accademico 2015/2016.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- a partire dal 1° gennaio 2015 sono entrate in vigore le modalità di calcolo dell'ISEE per le prestazioni erogate nell'ambito del diritto allo studio universitario, come definite dall'articolo 8 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, relativo al "Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)";
- la Giunta regionale, con la deliberazione n. 33/23 del 30 giugno 2015, ha definito i criteri generali per i bandi relativi all'anno accademico 2015/2016 per l'assegnazione di benefici messi a concorso agli studenti, capaci e meritevoli e privi di mezzi, iscritti presso le università, alle istituzioni dell'alta formazione artistica e musicale, alle scuole superiori per mediatori linguistici, alla Pontificia facoltà teologica e agli istituti superiori di scienze religiose abilitati a rilasciare titoli universitari, aventi sede legale nella Regione;
- nel dettaglio, la Giunta regionale, con la deliberazione n. 33/23 del 30 giugno 2015, ha aggiornato per l'anno accademico 2015/2016 gli importi delle borse di studio e dei limiti ISEE/ISPE in relazione alle intervenute variazioni del costo della vita, di cui all'indice dei prezzi al consumo per le famiglie e gli operai ed impiegati, per l'anno 2015, pari a +0,2 per cento;
- nello specifico, il limite dell'Indicatore per la situazione economica equivalente per le prestazioni erogate nell'ambito del diritto allo studio universitario, aggiornato per effetto della variazione dell'indice generale ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie e gli operai ed impiegati, corrispondente al valore del +0,2, è stato stabilito in euro 17.472;

CONSIDERATO che:
- con il nuovo meccanismo di conteggio entrato in vigore a partire dal gennaio 2015 per valutare la ricchezza delle famiglie italiane, l'ISEE di molte persone assume un valore più alto rispetto a quello dell'anno precedente; la conseguenza è che la ricchezza formale risultante è di gran lunga superiore a quella reale, con un evidente effetto concreto e causando l'esclusione dalle prestazioni sociali, anche senza aver guadagnato di più;
- i dati relativi alle graduatorie definitive del bando ''borse di studio e alloggi", pubblicate il 1° ottobre 2015 dall'ERSU di Cagliari, mostrano nel dettaglio quanto grave sia la situazione generatasi in seguito alla riforma del calcolo ISEE;
- nell'anno accademico 2014/2015 sono state presentante 6.170 domande, nel 2015/2016 5.219, pari al -15,41 per cento di domande rispetto all'anno precedente;
- gli studenti risultati idonei nel 2014/2015 sono stati 5.131, nel 2015/2016 invece 4.018, pari al
-21,69 per cento di idonei rispetto all'anno precedente;
- tale situazione non rappresenta solo un grave attacco al diritto allo studio di tutti i sardi, ma limita anche la capacità degli atenei sardi di adempiere al ruolo di presidio della formazione di alto livello, erogatore di cultura e facilitatore di sviluppo;

DATO ATTO che:
- la Giunta regionale non ha mostrato una chiara volontà di intervenire e prendere atto dell'importante numero di studenti e potenziali studenti che si sono visti negare la possibilità di accedere a quegli strumenti che garantiscono di intraprendere il percorso universitario indipendentemente dalle condizioni socio-economiche di provenienza;
- la Giunta regionale non ha saputo rispondere alla crescente necessità delle famiglie di essere sostenute nei costi per accedere all'istruzione universitaria e non sta adeguatamente investendo sul futuro della Sardegna motivando e incentivando i giovani studenti sardi alla formazione universitaria;
- il mancato diritto allo studio in Sardegna rappresenta una reale emergenza sociale, culturale ed economica nel presente, ipotecando di fatto anche il futuro delle nostre generazioni,

impegna la Giunta regionale

1) a ridefinire i criteri generali per i bandi relativi all'anno accademico 2015/2016 ed elevare il limite dell'Indicatore per la situazione economica equivalente per le prestazioni erogate nell'ambito del diritto allo studio universitario affinché un più elevato numero di studenti sardi possa permettersi di accedere agli studi universitari;
2) ad adoperarsi concretamente affinché il diritto allo studio diventi realisticamente un diritto di tutti i giovani sardi.

Cagliari, 12 novembre 2015