CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURAMozione n. 189
MOZIONE PITTALIS - RUBIU - DEDONI - FLORIS - TRUZZU - CAPPELLACCI - OPPI - PINNA Giuseppino - TATTI - PERU - TOCCO - FASOLINO - TEDDE - ZEDDA Alessandra - RANDAZZO - LAMPIS - COSSA - CRISPONI - LOCCI - TUNIS - CHERCHI Oscar sulla richiesta dell'immediata revoca della delega all'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- in data 26 settembre 2015, il quotidiano La Nuova Sardegna ha pubblicato un articolo, intitolato "Se l'Assessore chiede i fondi a se stessa", in cui ha riferito che l'Assessore Elisabetta Falchi "ha presentato domanda per accedere ai fondi del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 attraverso due aziende. Una, quella di famiglia "Azienda agricola Falchi, società semplice", richiedendo un contributo per 185 mila euro. L'altra è quella intestata a lei: Falchi Elisabetta Giuseppina. Richiesta di contributo: 300 mila euro";
- la notizia non è stata smentita dall'Assessore; lo stesso quotidiano riporta le dichiarazioni di un non meglio precisato "entourage", secondo il quale la domanda di contributo risalirebbe all'anno 2012, quando ella non era ancora Assessore;
- tuttavia, La Nuova Sardegna riferisce un particolare rilevante e grave, almeno sul piano politico: infatti le domande, originariamente non ammesse al contributo, sono state oggetto di un "ripescaggio" avvenuto durante il mandato della dottoressa Falchi come Assessore; la determinazione dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale è infatti del 17 luglio 2015;
CONSIDERATO che:
- la stessa determinazione fa riferimento al decreto dell'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale n. 1672/44 del 19 novembre 2014, che autorizza l'agenzia ARGEA Sardegna a effettuare lo scorrimento della graduatoria unica della misura 121, terzo bando, per un importo di euro 15.000.000 e che abbrevia da 60 a 30 giorni i progetti di dettaglio, con un termine finale che scade in pieno mese di agosto e immaginabili conseguenze sulla pubblicità e la trasparenza dell'azione amministrativa;
- l'Assessore è intervenuta in materia, modificando nuovamente le modalità attuative, anche con un successivo decreto, sempre a sua firma (n. 12165/838 del 17 luglio 2015);
- non solo l'Assessore non si è astenuta da un'attività che configura un evidente conflitto di interessi, ma ha partecipato a tutte te fasi politiche del procedimento, compresa la deliberazione della Giunta regionale n. 34/26 del 7 luglio 2015 "Chiusura del ciclo di programmazione comunitaria 2007-2013: adempimenti di chiusura e iniziative di accelerazione della spesa dei Programmi;
RILEVATO che:
- il procedimento che consente alle aziende dell'Assessore di beneficiare dei contributi si completa con atti compiuti dalla Giunta Pigliaru e dall'Assessore in prima persona, senza i quali le imprese in questione sarebbero rimaste escluse;
- tali azioni escono dall'alveo della questione di mera opportunità e configurano un palese conflitto di interessi;
- appare discutibile, quanto meno sul piano politico, che sia stato deciso originariamente lo scorrimento per la misura 121, ovvero quella riguardante le aziende dell'Assessore, e solo in un momento successivo per altre misure;
PRESO ATTO che, alla luce degli atti citati, la condotta dell'Assessore stride con quanto affermato dal Presidente della Regione riguardo alla trasparenza dell'azione amministrativa e che pone in capo alla Giunta regionale un caso evidente e grave di conflitto di interessi,impegna il Presidente della Regione
a revocare immediatamente la delega all'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale in quanto, nel disporre lo scorrimento delle graduatorie del PSR 2007-2013, ha consentito ad aziende riconducibili alla sua persona di beneficiare di contributi, dai quali altrimenti sarebbero rimaste escluse.
Cagliari, 22 ottobre 2015