CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Mozione n. 133

MOZIONE COCCO Pietro - SABATINI - COMANDINI - TENDAS - FORMA - LOTTO - RUGGERI - PISCEDDA - MELONI Giuseppe - DEMONTIS - PINNA Rossella - COZZOLINO - COLLU - MANCA Gavino - MORICONI - MANCA Pier Mario - CHERCHI Augusto - USULA - ZEDDA Paolo Flavio - ANEDDA - SALE - DESINI - BUSIA - COCCO Daniele Secondo - PIZZUTO - AGUS - LAI - AZARA - LEDDA - ARBAU - PERRA - DERIU - SOLINAS Antonio - UNALI sulla contrarietà a ospitare nel territorio della Sardegna la sede del deposito nazionale di rifiuti radioattivi a bassa e media attività, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che è imminente la pubblicazione da parte del Governo della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI) alla localizzazione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, sulla base dello studio effettuato dalla SOGIN spa e consegnato all'ISPRA il 2 gennaio 2015, il quale, dopo la verifica di coerenza del documento con i criteri dettati nella Guida tecnica n. 29 "Criteri per la localizzazione di un impianto di smaltimento superficiale di rifiuti radioattivi a bassa e media attività", lo trasmette al Ministero dello sviluppo economico che, entro i successivi 30 giorni, darà il proprio nullaosta per la pubblicazione della CNAPI;

CONSIDERATO che anche la Sardegna potrebbe risultare inserita nella CNAPI tra le potenziali sedi di detto deposito nazionale;

TENUTO presente che la Sardegna ha sempre affermato con forza il proprio dissenso alla realizzazione di un sito di raccolta e stoccaggio di rifiuti radioattivi nel proprio territorio, con azioni e dimostrazioni della popolazione e delle istituzioni;

CONSIDERATO che in occasione del Referendum consultivo regionale, svoltosi il 15 e il 16 maggio 2011, recante il seguente quesito: "Sei contrario all'installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti", la popolazione sarda, con 848.634 "SI", corrispondenti al 97,13 per cento dei votanti, affermò la ferma volontà di non volere nel proprio territorio installazioni di questo tipo;

PRESO ATTO delle dichiarazioni pronunciate dallo stesso Assessore regionale della difesa dell'ambiente che ha manifestato la assoluta contrarietà della Regione a qualunque ipotesi di installazione del Deposito nazionale di rifiuti radioattivi nel proprio territorio, per una serie di precise motivazioni, tra le quali quella della grave penalizzazione che la Sardegna già subisce a causa degli oneri eccessivi rappresentati dalle servitù militari, le quali occupano oltre 35 mila ettari di terreno, con conseguenti compromissioni di tipo ambientale; inoltre, la posizione di insularità della Sardegna determina una penalizzazione per la popolazione in ordine alle ben note difficoltà dei trasporti che potrebbero determinare gravi problemi in potenziali situazioni di emergenza e messa in sicurezza delle persone, considerati anche i reali pericoli del trasporto dei materiali radioattivi via mare che potrebbero determinare implicazioni catastrofiche in caso di incidente, come denunciato a suo tempo dallo stesso ENEA;

TENUTO CONTO della posizione assunta dall'ANCI Sardegna il 19 gennaio 2015 che, all'unanimità, ha deliberato di "dire NO a ogni ipotesi di dislocazione e deposito di materiale nucleare in Sardegna";

RITENUTO che è sempre stato parte del programma di governo dell'attuale Giunta regionale la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio ambientale e naturalistico della Sardegna nella sua unicità e specificità, come elemento di crescita e sviluppo dell'economia e della valorizzazione turistica del territorio;

VALUTATI gli effetti negativi che si ripercuoterebbero sulla già grave situazione di crisi industriale in atto in Sardegna e di gap economico rispetto ad altre regioni in cui versa l'Isola e la sua popolazione, senza contare i potenziali effetti negativi sulle persone a livello sanitario,

impegna il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente

1) a condividere le preoccupazioni manifestate con la presente mozione e a porre in essere tutte le azioni che verranno ritenute opportune e necessarie per avviare un leale confronto con il Governo affinché sia rispettata la scelta effettuata dai cittadini della Sardegna, in occasione del Referendum consultivo del maggio 2011, di non volere nel proprio territorio installazioni di depositi e stoccaggio di scorie nucleari, evitando, pertanto, che la Sardegna venga individuata quale sede idonea ad ospitare il Deposito nazionale di rifiuti radioattivi;
2) a difendere in ogni sede e ambito la specificità dell'Isola, così come stabilito e riconosciuto nello Statuto speciale della Regione autonoma della Sardegna.

Cagliari, 1° aprile 2015